Ritratto di Anton Giulio Brignole-Sale
Il ritratto, fra i più noti della produzione di Van Dyck, rappresenta la consacrazione degli stili di vita magnificenti dell’aristocrazia: Anton Giulio è infatti ritratto a cavallo nella posa generalmente riservata ai sovrani. In coppia con il ritratto di Paolina Adorno, questo dipinto rappresenta uno dei rari casi in cui Van Dyck si cimenta nel ritratto doppio, sempre sviluppato in due tele differenti. Diretto è il richiamo ad alcune opere del maestro e amico Pieter Paul Rubens.
COMMENTI
LE OPERE
Ritratto di Ansaldo Pallavicino
1625 | Olio su tela
Anversa • Antoon Van Dyck, Salita al Calvario
1617 | Olio su tela
Anversa • Antoon van Dyck, Autoritratto
1635 | Olio su tavola
Vergine col Bambino e Due Angeli Musicanti
1622 | Olio su tela
Le età dell’uomo
Olio su tela
Ritratto di Paolina Adorno-Brignole-Sale
1627 | Olio su tela
Ritratto di Anton Giulio Brignole-Sale
1627 | Olio su tela
Ritratto di Caterina Balbi Durazzo
1624 | Olio su tela
Madonna del Rosario e santi
Olio su tela
Santa Rosalia incoronata dagli angeli
Olio su tela
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