Oratorio dei Filippini

Francesco Castelli Brumino

 
DESCRIZIONE:
Il Palazzo dei Filippini occupa una vasta zona compresa tra Via della Chiesa Nuova, Via del Governo Vecchio, Piazza dell’Orologio, Via dei Filippini e Piazza della Chiesa Nuova. La prima sede dei padri della Congregazione dell’Oratorio si trovava a fianco di S. Maria in Vallicella, lungo la odierna Via della Chiesa Nuova. La costruzione della nuova sede fu decisa nel 1611, ma i lavori ebbero inizio solo nel 1621 con le fondamentaIl Palazzo dei Filippini occupa una vasta zona compresa tra Via della Chiesa Nuova, Via del Governo Vecchio, Piazza dell’Orologio, Via dei Filippini e Piazza della Chiesa Nuova. La prima sede dei padri della Congregazione dell’Oratorio si trovava a fianco di S. Maria in Vallicella, lungo la odierna Via della Chiesa Nuova. La costruzione della nuova sede fu decisa nel 1611, ma i lavori ebbero inizio solo nel 1621 con le fondamenta della sagrestia, sul lato occidentale della chiesa, su progetto di Marco Antonio, cui subentrò ben presto Paolo Maruscelli, che rimase a servizio della Congregazione per circa tredici anni realizzando l’impianto planimetrico di tutto il convento e la costruzione della sagrestia. Nel 1637 venne indetto un concorso pubblico, vinto dal progetto del Borromini, che negli anni successivi si dedicò alla realizzazione della facciata dell’Oratorio, del primo e secondo cortile, del Refettorio e della Sala di ricreazione, della Libreria, della Torre dell’Orologio e di tutti gli ambienti sul cortile di servizio. Nel 1650, a causa di dissapori con la Congregazioni, Borromini abbandonò i lavori e venne sostituito da Camillo Artucci, che ne rispettò il progetto. Nel 1873 l’intero complesso della Chiesa Nuova e dell’Oratorio fu espropriato dal Demanio dello Stato che ne assegnò la proprietà al Comune di Roma. Inizialmente fu però adibito a sede della Corte d’ Assise e in seguito vi si installò l’alloggio per il corpo militare di Guardia Regia. Il comune ne entrò effettivamente in possesso solo nel 1911. Oggi vi sono ospitati l’Archivio storico capitolino, che vi ha sede dal 1922 e che conserva oltre i documenti prodotti negli anni dall’Amministrazione, le serie antiche e gli archivi di numerose famiglie romane, la Società Romana di Storia Patria, la Biblioteca Vallicelliana, la Biblioteca e l’Emeroteca Romana, la Casa delle Letterature, varie società culturali e i Filippini. della sagrestia, sul lato occidentale della chiesa, su progetto di Marco Antonio, cui subentrò ben presto Paolo Maruscelli, che rimase a servizio della Congregazione per circa tredici anni realizzando l’impianto planimetrico di tutto il convento e la costruzione della sagrestia. Nel 1637 venne indetto un concorso pubblico, vinto dal progetto del Borromini, che negli anni successivi si dedicò alla realizzazione della facciata dell’Oratorio, del primo e secondo cortile, del Refettorio e della Sala di ricreazione, della Libreria, della Torre dell’Orologio e di tutti gli ambienti sul cortile di servizio. Nel 1650, a causa di dissapori con la Congregazioni, Borromini abbandonò i lavori e venne sostituito da Camillo Artucci, che ne rispettò il progetto. Nel 1873 l’intero complesso della Chiesa Nuova e dell’Oratorio fu espropriato dal Demanio dello Stato che ne assegnò la proprietà al Comune di Roma. Inizialmente fu però adibito a sede della Corte d’ Assise e in seguito vi si installò l’alloggio per il corpo militare di Guardia Regia. Il comune ne entrò effettivamente in possesso solo nel 1911. Oggi vi sono ospitati l’Archivio storico capitolino, che vi ha sede dal 1922 e che conserva oltre i documenti prodotti negli anni dall’Amministrazione, le serie antiche e gli archivi di numerose famiglie romane, la Società Romana di Storia Patria, la Biblioteca Vallicelliana, la Biblioteca e l’Emeroteca Romana, la Casa delle Letterature, varie società culturali e i Filippini.
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