A settembre un nuovo allestimento dedicato al Cinquecento
Le Gallerie dell’Accademia riaprono con la Pala di Sant’Anna
Jacopo da Ponte detto Bassano (1510 - 1591), Sant’Anna in trono con la Vergine Bambina tra i Santi Girolamo e Francesco, 1541, Olio su tela, 147 x 103 cm | © Musei Civici Bassano del Grappa e Gallerie dell'Accademia di Venezia | Foto: Luigi Baldin
Francesca Grego
25/05/2020
Venezia - Dopo oltre due mesi di chiusura in seguito all’emergenza Covid-19, le Gallerie dell’Accademia di Venezia sono pronte a riaprire i battenti. Da domani, martedì 26 maggio, i visitatori torneranno ad ammirare “la più grande collezione di pittura veneziana del mondo”, come recita il messaggio di benvenuto presente sul sito del museo. Ingressi contingentati e dispositivi di sicurezza individuale ridisegnano l’esperienza di fruizione, offrendo una possibilità inedita: ammirare i capolavori delle Gallerie in una dimensione più tranquilla del consueto, senza l’affollamento che caratterizza le sale per gran parte dell’anno.
Tiziano Vecellio, Presentazione di Maria al Tempio, 1534-1538, Venezia, Gallerie dell’Accademia
La Tempesta di Giorgione, l’Uomo vitruviano di Leonardo, la Presentazione della Vergine al Tempio di Tiziano, San Marco libera uno schiavo di Tintoretto sono alcune delle meraviglie che si offriranno agli occhi dei visitatori in questa nuova modalità.
Vedi anche:
• Tra i Capolavori delle Gallerie dell'Accademia di Venezia
Breve viaggio tra alcuni dei capolavori custoditi alle Gallerie dell'Accademia di Venezia: un tesoro da riscoprire.
Con un grande ritorno a sorpresa: quello di Sant’Anna in trono con la Vergine Bambina tra i Santi Girolamo e Francesco di Jacopo da Ponte, noto come Jacopo Bassano.
La tela fa parte della collezione delle Gallerie dell’Accademia dal 1812, ma fu ceduta in deposito alla fine dell’Ottocento alla Chiesa parrocchiale di Sossano e nel 1956 al Museo Civico di Bassano del Grappa, città d’origine dell’autore. Di grandi dimensioni (147 x 103 centimetri), la Pala di Sant’Anna spicca per l’iconografia inusuale, che ci presenta una Madonna di pochi anni rosea e paffutella, dallo sguardo distratto, l’espressione tra il malinconico e l’imbronciato.
Jacopo Bassano, Adorazione dei Pastori, 1550 circa, Olio su tela, 97 x 142 cm, Venezia, Gallerie dell'Accademia
È un’opera giovanile del Maestro cinquecentesco, dove l’influenza del Pordenone si mescola alle prime sperimentazioni manieriste e alle suggestioni del naturalismo lombardo. Il suo arrivo colma un vuoto nelle collezioni del museo lagunare, che finora disponeva solo di opere appartenenti a fasi più mature del pittore. Nasce di qui la scelta di riappropriarsi fisicamente dell’opera nell’ambito del riallestimento della sezione dedicata alla Pittura del Cinquecento. Dal prossimo autunno alle Gallerie dell’Accademia sarà possibile seguire l’intera evoluzione di Jacopo Bassano in una sala apposita nell’Ala palladiana. In attesa che i nuovi ambienti siano pronti, la Pala di Sant’Anna sarà esposta nell’Ex Chiesa di Santa Maria della Carità, che lascerà per un intervento di manutenzione prima di prendere il suo posto definitivo.
Vedi anche:
• FOTO - Tra i Capolavori delle Gallerie dell'Accademia di Venezia
• VIDEO - Le Gallerie dell'Accademia di Venezia presentano Jacopo Bassano
• Con Carpaccio nella Venezia del Rinascimento: il Miracolo della reliquia della Croce al Ponte di Rialto
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Jacopo Bassano, Adorazione dei Pastori, 1550 circa, Olio su tela, 97 x 142 cm, Venezia, Gallerie dell'Accademia
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