Presentazione del Padiglione Vaticano
La Santa Sede alla Biennale di Venezia
![](http://www.arte.it/foto/600x450/2d/31407-KOUDELKA4.jpg)
Josef Koudelka, De-Creazione, Padiglione Santa Sede 2013
La Redazione
10/04/2015
Venezia - Per la seconda volta, quest’anno, la Santa Sede parteciperà alla Biennale d’Arte di Venezia con un Padiglione ispirato al Nuovo Testamento sul tema “In Principio... la parola si fece carne”, sintesi di una ricerca che incrocia la dimensione verticale della trascendenza (In Principio, ovvero il Verbo di Dio) a quella orizzontale dell’immanenza (carne, ovvero la presenza di Dio tra gli uomini).
Il riferimento al Prologo del Vangelo di Giovanni, sarà quindi la fonte d’ispirazione dei tre artisti incaricati di sviluppare una
riflessione attraverso le loro creazioni: Monika Bravo (1964), nata e cresciuta in Colombia e oggi stabile a New York; la macedone Elpida Hadzi-Vasileva (1971), attiva a Londra; e il fotografo Mario Macilau (1984) nato e cresciuto in Mozambico.
Tre artisti di diversa estrazione e provenienza che, per usare le parole del Presidente della Biennale Paolo Baratta, schiuderanno “nuovi modi di percezione e visioni” con linguaggi visivi differenti e, sotto le cure di Micol Forti, daranno vita ad un dialogo tra i due poli contracontrapposti su cui si tende l’umanità: l’eterno e perfetto, e il caduco e mortale.
Il Padiglione, che verrà inaugurato il prossimo 8 maggio, si avvarrà di un account twitter e di una app che consentiranno ai visitatori di essere in contatto con le creazioni tramite pc, tablet e smartphone.
Il riferimento al Prologo del Vangelo di Giovanni, sarà quindi la fonte d’ispirazione dei tre artisti incaricati di sviluppare una
riflessione attraverso le loro creazioni: Monika Bravo (1964), nata e cresciuta in Colombia e oggi stabile a New York; la macedone Elpida Hadzi-Vasileva (1971), attiva a Londra; e il fotografo Mario Macilau (1984) nato e cresciuto in Mozambico.
Tre artisti di diversa estrazione e provenienza che, per usare le parole del Presidente della Biennale Paolo Baratta, schiuderanno “nuovi modi di percezione e visioni” con linguaggi visivi differenti e, sotto le cure di Micol Forti, daranno vita ad un dialogo tra i due poli contracontrapposti su cui si tende l’umanità: l’eterno e perfetto, e il caduco e mortale.
Il Padiglione, che verrà inaugurato il prossimo 8 maggio, si avvarrà di un account twitter e di una app che consentiranno ai visitatori di essere in contatto con le creazioni tramite pc, tablet e smartphone.
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