Un anno all’insegna di mostre e valorizzazione

El Greco e Casanova nel 2025 dei Musei Civici di Venezia

El Greco, La Fuga in Egitto, 1570, Museo Nacional del Prado. Madrid. © Photographic Archive, Museo Nacional del Prado, Madrid
 

Samantha De Martin

19/02/2025

Venezia - Custodi della memoria collettiva, motori di cultura per le generazioni di oggi e di domani, i Musei Civici di Venezia annunciano il programma delle attività 2025, con un significativo cambio di passo che vede l’impresa culturale e creativa di MUVE, in continua evoluzione, sempre più attenta alla realizzazione di progetti scientifici per la valorizzazione delle collezioni e delle sedi.
Mentre presso la Casa di Carlo Goldoni prosegue fino a gennaio 2026 il progetto di valorizzazione dedicato al Fondo Vendramin, tappa fondamentale per raccontare la storia del teatro a Venezia, oltre al legame della famiglia con Carlo Goldoni nel periodo di nascita delle più celebri commedie, il Museo di Palazzo Mocenigo - Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo si appresta a celebrare i 300 anni dalla nascita di Casanova. Chiamando a raccolta storia, moda e cinema, il Museo veneziano farà rivivere in due mostre la straordinaria vicenda di un personaggio carismatico attraverso una selezione di abiti maschili e femminili del Settecento. Il primo appuntamento, in programma dal 7 marzo al 27 luglio 2025, sarà con l’esposizione Il rinnovamento dell’immagine maschile al tempo di Casanova, mentre dal 29 agosto al 02 novembre si potrà visitare il percorso Casanova 1725-2025: l’eredità di un mito tra storia e cinema e nei luoghi di Venezia.
Sempre il Museo di Palazzo Mocenigo, dal 5 dicembre al 5 aprile 2026, schiuderà la porte al fenomeno del Giapponismo tra fine Ottocento e Novecento con un approfondimento su il Kimono maschile (una mostra in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia).


Gastone Novelli, Il re del sole, 1961, Tecnica mista su tela, 220 x 165 cm. Collezione privata. Foto Luca Borrelli, Roma / Courtesy Archivio Gastone Novelli

Ca’ Rezzonico tornerà invece a raccontarsi aprendo agli ospiti il Gabinetto dei disegni e delle stampe con la mostra dedicata all’Album Cicognara (dal 26 settembre 2025 al 12 gennaio 2026). Il liber amicorum riunito da Leopoldo Cicognara accoglie disegni di Appiani, Bossi, il giovane Hayez, autori francesi e i disegni dell’amico di una vita Antonio Canova.

La primavera di Palazzo Ducale avanzerà tra le sale dell’Appartamento del Doge con una grande esposizione dal titolo L'oro dipinto. El Greco e la pittura tra Creta e Venezia, un viaggio dedicato alla stagione pittorica fiorita nell’isola Creta nel periodo di conquista veneziana.(dal 30 aprile al 29 settembre). Il percorso accenderà i riflettori su un momento di straordinaria unione artistica tra la Grecia e Venezia, toccando argomenti legati al mondo artistico nello “Stato da Mar” tra la seconda metà del Quattrocento e la seconda metà del Seicento. Doppio appuntamento al Museo Correr che ne Il Correr di Carlo Scarpa 1953-1960 ospiterà la dedica all’eccezionale capacità di Scarpa di coniugare forma e funzione in realizzazioni di alto impegno artigianale con la sua inconfondibile cifra stilistica.
Dal 23 ottobre a febbraio 2026 prenderà invece il via la prima iniziativa dedicata ai Dialoghi canoviani con Karen LaMonte. Nocturnes, riflessione dell’artista visiva americana sul patrimonio classico e neoclassicismo canoviano in un percorso tra visioni notturne a tinte blu.

L’indagine sulla storia dell’Arte Moderna si farà strada a Ca’ Pesaro dove, dal 16 maggio al 28 settembre, sarà nuovamente riunito il Poema della vita umana di Giulio Aristide Sartorio, il ciclo decorativo realizzato per il Salone centrale dell’Esposizione Internazionale d’Arte del 1907. Un dialogo continuo con autori contemporanei, Raoul Schultz. Opere 1953-1970 (dal 22 marzo all’8 giugno) e Antonello Viola. L’oro della laguna (dal 20 giugno al 28 settembre).

L’autunno del 2026 (dal 25 ottobre – 22 febbraio) si aprirà con la grande dedica a Gastone Novelli (1925-1968) per proseguire con Terry Atkinson. Arte e linguaggio (dal 14 novembre al 22 febbraio).

“Fondazione Musei Civici di Venezia è l’istituzione che custodisce e valorizza il più rilevante patrimonio storico, artistico e culturale della città di Venezia – ha detto Mariacristina Gribaudi, presidente Fondazione Musei Civici di Venezia -. Una responsabilità e un impegno di inestimabile valore che con visione ha intrapreso, già da alcuni anni, un cambio di passo decisivo. Un percorso che parte dalla sua missione primaria di tutela, conservazione e promozione, ma che si configura anche per una nuova funzione di impresa culturale e creativa: MUVE è diventata una realtà capace di valorizzare le produzioni d’eccellenza, le bellezze storico artistiche, le radici culturali nazionali, del territorio e della città di Venezia, finalizzati alla crescita di ogni individuo ma anche allo sviluppo sociale ed economico. In termini concreti, è capace di sostenersi autonomamente, di attrarre risorse terze da privati, di generare un valore economico aggiunto per il territorio, di reinvestire risorse proprie in interventi infrastrutturali di grande impatto in città, tanto nel centro storico e nelle isole quanto a Mestre e in terraferma".


Edvard Munch, La vanità, 1899, Litografia, 262 × 459 mm. Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna, inv. 1488

In attesa di vedere la realizzazione dei nuovi spazi dedicati alle mostre temporanee e destinati ad ospitare la collezione permanente, il Centro Culturale Candiani di Mestre sfodera un ultimo affondo sui maestri delle Avanguardie, con Munch. L’urlo espressionista nel Novecento (dal 29 settembre 2024 a marzo 2025).

Il Museo Fortuny celebra invece il 50° anniversario dalla sua nascita come istituzione (1975-2025) frutto del lascito al Comune di Venezia da parte di Henriette Nigrin (1877-1965), vedova di Mariano Fortuny, con una serie dialoghi, confronti, interazioni. L’ampio programma che vedrà un intreccio di racconti e vicende biografiche e artistiche dei protagonisti di un'epoca vedrà il momento celebrativo ufficiale il 10 giugno 2025, oltre ad assistere a importanti incursioni nell'età contemporanea che testimonieranno l’attualità del messaggio di Mariano, di Henriette e di quanti li hanno accompagnati nel loro viaggio creativo ed imprenditoriale.
Accanto alle mostre Sergio Monari. Sincronie (dal 26 febbraio al 5 maggio), il compendio di opere dell’artista Alberto Rodríguez Serrano. Ars Gratia Artis Venezia (dal 14 maggio al 5 ottobre), l’agenda 2025 assisterà al ritorno della fotografia. Si intitolerà Antonio Beato. Ritorno a Venezia. Fotografie tra viaggio, architettura e paesaggio il percorso che (dal 15 ottobre al 15 marzo 2026) porterà in mostra una serie di immagini dei templi e dei siti archeologici dell’Egitto, della sofisticata architettura della Cittadella del Cairo, degli edifici dei Mamelucchi e dei paesaggi circostanti. La vita degli abitanti della laguna in epoca imperiale romana sarà invece al centro del progetto di ricerca dedicato a Un ostriarium romano nella laguna di Venezia  i cui risultati saranno presentati da aprile a ottobre 2025 presso Il Museo di Storia Naturale “Giancarlo Ligabue” attraverso l’esposizione di alcuni reperti, immagini, video delle operazioni di scavo subacqueo e delle attività di ricerca.

Dall’8 maggio al 28 settembre l’arte contemporanea si farà spazio con l’installazione Megaflora di Alice Channer, una scultura autoportante che rappresenta uno stelo di rovo nel giardino del museo, che introduce in modo coinvolgente ai segreti della natura e degli esseri viventi.
Ci spostiamo idealmente a Murano e nella colorata Burano. Se il Museo del Vetro porta avanti il racconto delle Storie di fabbriche, storie di famiglie. Fratelli Toso (dal 12 luglio al 24 novembre) in attesa dell’apertura del nuovo percorso permanente, in programma dal 12 dicembre nelle rinnovate Ex Conterie, il Museo del Merletto di Burano torna ad accogliere il concorso Un merletto per Venezia (dal 14 giugno 2025 all’8 gennaio 2026).


Giulio Aristide Sartorio, Cariatide, 1907, Tecnica mista su tela, 510.5 × 203.5 cm, Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna, inv. 443

Attraverso il progetto MUVE Academy si potenziano, infine, i percorsi di formazione per studenti, studiosi e professionisti, con workshop, visite guidate e laboratori interattivi, masterclass ed esperienze pratiche in grado di offrire nuove prospettive sulla storia, sul mondo, sull’attualità, condividendo il patrimonio di collezioni e di saperi dei Musei Civici.

Con 150 proposte in tutte le sedi museali di Fondazione Musei Civici dedicate a scuole, famiglie e adulti, il programma di MUVE Education si caratterizza sempre per una particolare attenzione all’accessibilità e inclusione. Percorsi plurisensoriali, rivolti a tutti, conversazioni d’arte al museo, visite inclusive dedicate in particolare a piccoli gruppi di persone con Alzheimer e anziani con condizioni neurodegenerativa sono occasioni preziose non solo per l’impatto sociale positivo, ma anche per letture e riletture delle collezioni, per scoprire nuovi significati e nuove narrazioni dell’arte, della storia e della cultura, osservate con uno sguardo diverso.