Appuntamenti estivi da non perdere
La colonia dai mille volti si accende d'estate
Fondo Pasqualis-Mercati di Aquileia | Foto: © Gianluca Baronchelli
Samantha De Martin
10/07/2017
Udine - Porto d'ingresso per l'Italia, come la definiva lo storico Erodiano, città di frontiera, passaggio privilegiato della pregiata via dell'ambra, Aquileia raccoglie ancora oggi i fasti che, a partire dalla sua fondazione romana, nel lontano 181 a.C. le conferirono il titolo di nona città dell'Impero, e oggi, quello di uno dei maggiori siti archeologici del Nord-Est.
UN ANTICO CROCEVIA
Sembra quasi di sfogliare le diverse epoche storiche, aggirandosi tra i resti del Foro romano, che già nel II secolo a.C era il cuore pulsante della vita politica, sociale e amministrativa della città, visitando la Basilica, custode del più grande pavimento musivo dell'Occidente romano, attraversando strade e siti dell'antica capitale della X regione augustea, metropoli della chiesa cristiana, testa di ponte per la conquista romana dei territori danubiani.
Il fiorente crocevia commerciale tra il bacino del Mediterraneo orientale e i paesi transalpini, strenua sentinella dei confini orientali, posta a salvaguardia dell'Impero dall'irriverente minaccia dei barbari, racconta - attraverso i suoi celebri mosaici paleocrstiani, gli affreschi, le domus romane, le Mura bizantine - un'eroica epopea di epoche che affiora dagli strati del suo ventre come un raffinato dono del tempo.
TRA ARCHEOLOGIA E LABORATORI PER I PICCOLI: LA RICCA ESTATE DI AQUILEIA
A tenere accesi i motori della storia dando voce ai monumenti dell'intera area archeologica considerata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, la Fondazione Aquileia, grazie a un intenso programma di eventi rivolti ad adulti e bambini, e destinati a tenere viva l'attenzione di visitatori e cittadini sull'intero patrimonio storico-artistico del sito che, ogni anno, supera le 200mila presenze.
Oltre all'Aquileia Film Festival, rassegna internazionale del cinema archeologico, in programma dal 26 al 28 luglio, per la colonia fondata dai triumviri Lucio Manlio Acidino, Publio Scipione Nasica e Gaio Flaminio, la Fondazione snocciola interessanti eventi per l'estate.
Aquileia Lab è l'iniziativa che offre ai bambini tra i 5 e gli 11 anni - massimo 22 per turno - una serie di laboratori gratuiti, ma con prenotazione obbligatoria, negli spazi di Casa Bertoli. Si comincia il 15 luglio con Macchine e tecnologia dei Romani, un giocoso appuntamento che consente ai piccoli partecipanti di scoprire come gru e carri da guerra abbiano migliorato la vita nel mondo antico.
Il 26 agosto sarà invece la volta di Stelle e presagi, un curioso laboratorio tra sacro e profano, che farà luce sull'interpretazione, da parte degli antichi, di alcuni fenomeni visibili in cielo.
A chiudere il calendario di appuntamenti per i più piccoli, il 9 settembre, La città romana, un viaggio appassionante tra reticoli stradali e luoghi simbolo, per riconoscere ciò che resta di questi importanti centri del passato.
LE MOSTRE DA NON PERDERE
Fino al 3 ottobre, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ospita una straordinaria mostra, la prima allestita in Europa e dedicata alla “Venezia delle sabbie” reduce dalle distruzioni perpetrate di recente dal fondamentalismo islamico contro i simboli considerati espressione di eresia e idolatria. Volti di Palmira ad Aquileia, promossa dalla Fondazione Aquileia, riunirà sedici pezzi originari della città siriana e otto “gioielli” provenienti da Aquileia, a dimostrazione del fatto che, pur nella distanza geografica e stilistico-formale, c'è un medesimo sostrato culturale che unisce i due luoghi. Nel percorso espositivo, i volti degli antichi cittadini aquilesi incrociano la ricchezza delle fibulae e dei diademi delle donne palmirene, si mescolano agli anelli, agli amuleti, ma anche alle acconciature e agli abiti fortemente influenzati dalla moda greca.
Durante tutto il mese di luglio si terranno, su prenotazione, visite guidate lungo il percorso espositivo che ospita la mostra.
Il 14, il 21 e il 28 luglio il Museo Archeologico Nazionale, sede dell'esposizione, resterà aperto fino alle 22.30.
Ad affiancare Volti di Palmira ad Aquileia, nei nuovi spazi della Domus e del Palazzo Episcopale in piazza Capitolo, sarà, fino al 3 ottobre, la mostra Sguardi su Palmira, che raccoglie venti scatti inediti del fotografo Elio Ciol, eseguiti il 29 marzo 1996, prima delle distruzioni.
Sarà inoltre esposta, sempre in piazza Capitolo, la scultura Le memorie di Zenobia dell’artista contemporaneo siriano Elias Naman, mentre illustri archeologi, nel corso di incontri e conferenze, faranno il punto su alcune importanti missioni.
Vetri, lucerne, anfore e gemme, il collare in bronzo di uno schiavo, oggetti di uso quotidiano nell'antichità, tutti caratterizzati da marchi, loghi, firme e i più diversi segni di proprietà e appartenenza, saranno alcune delle affascinanti testimonianze della mostra Made in Roma and Aquileia. Inaugurata lo scorso 11 febbraio nella sede di Palazzo Meizlik, l'esposizione si potrà ammirare anche nei mesi estivi.
Il percorso - curato da Annalisa Giovannini, Marta Novello e Cristiano Tiussi - si snoda tra i 156 pezzi aquileiesi dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia e gli oltre 150 provenienti dall’esposizione chiusa da qualche mese ai Mercati di Traiano di Roma. Un viaggio appassionante tra marchi, bolli e contrassegni che raccontano lo svolgersi nel tempo di un rapporto tra produttore e acquirente - ad Aquileia, come a Roma - e, allo stesso tempo, quello tra l'acquirente e l'oggetto comprato.
L'AFFASCINANTE VIAGGIO NEL TEMPO
La passeggiata notturna nel ventre della storia sarà possibile grazie all'apertura serale - nei mesi di luglio e agosto, dalle 8 alle 22 - del Sepolcreto. L'unico tratto di necropoli attualmente visitabile ad Aquileia è, infatti, costituito da cinque recinti funerari appartenenti a diverse famiglie aquileiesi e utilizzati a partire dal I secolo d.C.
Un emozionante viaggio nel tempo consentirà ai visitatori di fruire, con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 10 alle 19, di un interessante spaccato della vita quotidiana di Aquileia.
La nuova struttura dell'area archeologica Domus e Palazzo Episcopale, realizzata in piazza Capitolo dalla Fondazione Aquileia, continuerà ad offrire la rara opportunità di scrutare, grazie a un sapiente gioco architettonico, la sovrapposizione di livelli pavimentali risalenti a epoche diverse. Significativi resti di uno degli isolati della città romana, che si svilupparono, alla fine del I secolo a.C., fuori dalla cinta muraria originaria eretta quasi due secoli prima, incatenano gli sguardi. Ed è tra strutture e pavimenti musivi delle diverse fasi edilizie del sito, visibili a profondità diverse, che il visitatore potrà effettuare un coinvolgente viaggio nel ventre di Aquileia, ammirando le strutture della domus di I-II secolo, la grande aula absidata del IV secolo, i resti musivi e murari del palazzo episcopale del V secolo.
Come spiegano dalla Fondazione Aquileia, «quest'area archeologica è il frutto di una lunga storia di valorizzazione, iniziata con l'acquisizione di un rustico privato» e conclusasi nel 2015-2016 con gli scavi che hanno raggiunto i livelli del I-II secolo.
Sarà dunque un'estate importante per quella che ha costituito la quarta città d'Italia - dopo Roma, Milano e Capua - intorno alla quale Giulio Cesare pose, tra il 59 e il 58 a.C., gli accampamenti, e che seppe risorgere dalla distruzione perpetrata da Attila con coraggiosa ed invidiabile fierezza.
Vedi anche:
• Volti di Palmira ad Aquileia
• Volti di Palmira ad Aquileia: in mostra le meraviglie della "sposa del deserto"
• FOTO: Echi dalla "Porta d'Oriente"
• Sguardi su Palmira. Fotografie di Elio Ciol
• Guida di Aquileia
UN ANTICO CROCEVIA
Sembra quasi di sfogliare le diverse epoche storiche, aggirandosi tra i resti del Foro romano, che già nel II secolo a.C era il cuore pulsante della vita politica, sociale e amministrativa della città, visitando la Basilica, custode del più grande pavimento musivo dell'Occidente romano, attraversando strade e siti dell'antica capitale della X regione augustea, metropoli della chiesa cristiana, testa di ponte per la conquista romana dei territori danubiani.
Il fiorente crocevia commerciale tra il bacino del Mediterraneo orientale e i paesi transalpini, strenua sentinella dei confini orientali, posta a salvaguardia dell'Impero dall'irriverente minaccia dei barbari, racconta - attraverso i suoi celebri mosaici paleocrstiani, gli affreschi, le domus romane, le Mura bizantine - un'eroica epopea di epoche che affiora dagli strati del suo ventre come un raffinato dono del tempo.
TRA ARCHEOLOGIA E LABORATORI PER I PICCOLI: LA RICCA ESTATE DI AQUILEIA
A tenere accesi i motori della storia dando voce ai monumenti dell'intera area archeologica considerata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità, la Fondazione Aquileia, grazie a un intenso programma di eventi rivolti ad adulti e bambini, e destinati a tenere viva l'attenzione di visitatori e cittadini sull'intero patrimonio storico-artistico del sito che, ogni anno, supera le 200mila presenze.
Oltre all'Aquileia Film Festival, rassegna internazionale del cinema archeologico, in programma dal 26 al 28 luglio, per la colonia fondata dai triumviri Lucio Manlio Acidino, Publio Scipione Nasica e Gaio Flaminio, la Fondazione snocciola interessanti eventi per l'estate.
Aquileia Lab è l'iniziativa che offre ai bambini tra i 5 e gli 11 anni - massimo 22 per turno - una serie di laboratori gratuiti, ma con prenotazione obbligatoria, negli spazi di Casa Bertoli. Si comincia il 15 luglio con Macchine e tecnologia dei Romani, un giocoso appuntamento che consente ai piccoli partecipanti di scoprire come gru e carri da guerra abbiano migliorato la vita nel mondo antico.
Il 26 agosto sarà invece la volta di Stelle e presagi, un curioso laboratorio tra sacro e profano, che farà luce sull'interpretazione, da parte degli antichi, di alcuni fenomeni visibili in cielo.
A chiudere il calendario di appuntamenti per i più piccoli, il 9 settembre, La città romana, un viaggio appassionante tra reticoli stradali e luoghi simbolo, per riconoscere ciò che resta di questi importanti centri del passato.
LE MOSTRE DA NON PERDERE
Fino al 3 ottobre, il Museo Archeologico Nazionale di Aquileia ospita una straordinaria mostra, la prima allestita in Europa e dedicata alla “Venezia delle sabbie” reduce dalle distruzioni perpetrate di recente dal fondamentalismo islamico contro i simboli considerati espressione di eresia e idolatria. Volti di Palmira ad Aquileia, promossa dalla Fondazione Aquileia, riunirà sedici pezzi originari della città siriana e otto “gioielli” provenienti da Aquileia, a dimostrazione del fatto che, pur nella distanza geografica e stilistico-formale, c'è un medesimo sostrato culturale che unisce i due luoghi. Nel percorso espositivo, i volti degli antichi cittadini aquilesi incrociano la ricchezza delle fibulae e dei diademi delle donne palmirene, si mescolano agli anelli, agli amuleti, ma anche alle acconciature e agli abiti fortemente influenzati dalla moda greca.
Durante tutto il mese di luglio si terranno, su prenotazione, visite guidate lungo il percorso espositivo che ospita la mostra.
Il 14, il 21 e il 28 luglio il Museo Archeologico Nazionale, sede dell'esposizione, resterà aperto fino alle 22.30.
Ad affiancare Volti di Palmira ad Aquileia, nei nuovi spazi della Domus e del Palazzo Episcopale in piazza Capitolo, sarà, fino al 3 ottobre, la mostra Sguardi su Palmira, che raccoglie venti scatti inediti del fotografo Elio Ciol, eseguiti il 29 marzo 1996, prima delle distruzioni.
Sarà inoltre esposta, sempre in piazza Capitolo, la scultura Le memorie di Zenobia dell’artista contemporaneo siriano Elias Naman, mentre illustri archeologi, nel corso di incontri e conferenze, faranno il punto su alcune importanti missioni.
Vetri, lucerne, anfore e gemme, il collare in bronzo di uno schiavo, oggetti di uso quotidiano nell'antichità, tutti caratterizzati da marchi, loghi, firme e i più diversi segni di proprietà e appartenenza, saranno alcune delle affascinanti testimonianze della mostra Made in Roma and Aquileia. Inaugurata lo scorso 11 febbraio nella sede di Palazzo Meizlik, l'esposizione si potrà ammirare anche nei mesi estivi.
Il percorso - curato da Annalisa Giovannini, Marta Novello e Cristiano Tiussi - si snoda tra i 156 pezzi aquileiesi dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia e gli oltre 150 provenienti dall’esposizione chiusa da qualche mese ai Mercati di Traiano di Roma. Un viaggio appassionante tra marchi, bolli e contrassegni che raccontano lo svolgersi nel tempo di un rapporto tra produttore e acquirente - ad Aquileia, come a Roma - e, allo stesso tempo, quello tra l'acquirente e l'oggetto comprato.
L'AFFASCINANTE VIAGGIO NEL TEMPO
La passeggiata notturna nel ventre della storia sarà possibile grazie all'apertura serale - nei mesi di luglio e agosto, dalle 8 alle 22 - del Sepolcreto. L'unico tratto di necropoli attualmente visitabile ad Aquileia è, infatti, costituito da cinque recinti funerari appartenenti a diverse famiglie aquileiesi e utilizzati a partire dal I secolo d.C.
Un emozionante viaggio nel tempo consentirà ai visitatori di fruire, con ingresso gratuito, tutti i giorni dalle 10 alle 19, di un interessante spaccato della vita quotidiana di Aquileia.
La nuova struttura dell'area archeologica Domus e Palazzo Episcopale, realizzata in piazza Capitolo dalla Fondazione Aquileia, continuerà ad offrire la rara opportunità di scrutare, grazie a un sapiente gioco architettonico, la sovrapposizione di livelli pavimentali risalenti a epoche diverse. Significativi resti di uno degli isolati della città romana, che si svilupparono, alla fine del I secolo a.C., fuori dalla cinta muraria originaria eretta quasi due secoli prima, incatenano gli sguardi. Ed è tra strutture e pavimenti musivi delle diverse fasi edilizie del sito, visibili a profondità diverse, che il visitatore potrà effettuare un coinvolgente viaggio nel ventre di Aquileia, ammirando le strutture della domus di I-II secolo, la grande aula absidata del IV secolo, i resti musivi e murari del palazzo episcopale del V secolo.
Come spiegano dalla Fondazione Aquileia, «quest'area archeologica è il frutto di una lunga storia di valorizzazione, iniziata con l'acquisizione di un rustico privato» e conclusasi nel 2015-2016 con gli scavi che hanno raggiunto i livelli del I-II secolo.
Sarà dunque un'estate importante per quella che ha costituito la quarta città d'Italia - dopo Roma, Milano e Capua - intorno alla quale Giulio Cesare pose, tra il 59 e il 58 a.C., gli accampamenti, e che seppe risorgere dalla distruzione perpetrata da Attila con coraggiosa ed invidiabile fierezza.
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