In mostra a Terni dal 7 dicembre

L’amore nell’arte, da Tiziano a Banksy

Guercino (Giovanni Francesco Barbieri), Venere, Amore e Marte. Olio su tela. Gallerie Estensi, Modena
 

Francesca Grego

21/11/2023

Terni - L’amore è da sempre uno dei soggetti più frequentati dagli artisti. Ma come è cambiato nel tempo il modo di immaginarlo e rappresentarlo? Lo racconta dal prossimo 7 dicembre la mostra Amarsi. L’Amore nell’Arte da Tiziano a Banksy, a Palazzo Leoni Montani di Terni fino al 7 aprile 2024. Nella città di San Valentino, quaranta opere d’arte esploreranno l’iconografia dell’amore dall’antichità al XXI secolo, con artisti come Tintoretto, Guercino, Guido Reni, Antonio Canova, Francesco Hayez, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Mario Schifano, Alberto Burri, Banksy. In arrivo dipinti, sculture, grafiche e ceramiche provenienti da importanti musei di tutta Italia, dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, dal Museo di Capodimonte di Napoli alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma.


Tiziano Vecellio e bottega, Venere e Adone. Collezione d'Arte Carit

A cura di Costantino D’Orazio con Anna Ciccarelli, la mostra sarà anche l’occasione per presentare al pubblico per la prima volta la tela di Venere e Adone di Tiziano e bottega, recentemente entrata nella collezione della Fondazione Carit, raffinata versione di uno dei soggetti prediletti del maestro veneto. Ispirato alle Metamorfosi di Ovidio, il dipinto presenta il giovane Adone nel momento in cui abbandona la dea Venere, che, disperato, tenta invano di trattenerlo: il richiamo della caccia prevale sulle lusinghe di Eros, che dorme placidamente sotto un albero sullo sfondo. È l'alba, ma il cielo nuvoloso fa presagire il dramma che incombe sul giovane cacciatore, colpevole di aver offeso la dea dell’amore: Adone verrà ucciso da un cinghiale e dal suo sangue nascerà il fiore dell’anemone.


Francesco Hayez, Il bacio, dopo il 1859. Acquerello su carta. Pinacoteca Ambrosiana, Milano

Concepito come un emozionante viaggio nella storia, il percorso della mostra indagherà il sentimento amoroso nellle sue diverse declinazioni: l’amore cristallino ed eterno di una madre per il proprio figlio, il desiderio, la passione e la seduzione trasformati in immagini attraverso il mito, ma anche i turbamenti, le inquietudini e le ambiguità caratteristiche dell’arte del Novecento.


Giorgio De Chirico, Ettore e Andromaca. Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Dalla mitologia greca e romana, attraverso le icone dell’amore spirituale medioevale, fino al recupero dell’antico in epoca Rinascimentale, la sua trasformazione nel Barocco e lo sguardo nostalgico nell’Ottocento, l’amore si è espresso attraverso immagini e storie che soltanto nel XX secolo hanno iniziato a essere messe in discussione. Insieme alla letteratura, l’arte rappresenta perciò un mezzo formidabile per indagare l’antropologia dei sentimenti e comprendere come sia cambiato il nostro modo di viverli e di pensarli. 


Giacomo Balla, Il Dubbio, 1907-1908, Olio su carta, Roma, Galleria d’Arte Moderna

Numerose le opere da tenere d’occhio lungo l’itinerario ternano: il capolavoro di Venere, Marte e Amore del Guercino (Galleria Estense di Modena), per esempio, o il Cupido dormiente (Gallerie Nazionali d’Arte Antica, in deposito presso la Camera dei Deputati)  e l’Allegoria dell’Amore rifiutato di Guido Reni (Pinacoteca Capitolina), ma anche lo studio ad acquerello del celebre Bacio di Hayez (Pinacoteca Ambrosiana) e, venendo a secoli più recenti, Il Dubbio di Balla (Galleria Comunale d’Arte Moderna, Roma), ritratto della moglie dell’artista, o l’abbraccio d’addio di due enigmatici manichini in Ettore e Andromaca di De Chirico (Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea) e, per finire, l’iconica Balloon Girl di Banksy (Collezione Carit).


Banksy, Girl with Balloon, 2023/11/09, edizione 39/50. Collezione d'Arte Carit