A Palazzo Valdina fino al 6 dicembre
Tato futurista, inventore dell'aeropittura, in mostra a Roma
Tato, Caproni 100 in acrobazia, 1928-29, tempera su carta kraft, 74x74 cm. Courtesy Civita
Samantha De Martin
21/11/2019
Roma - Un’Italia in piena evoluzione, con i suoi luoghi e i paesaggi, scrutata da un aereo in volo.
A cento anni dal suo incontro con Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista, Guglielmo Sansoni, in arte Tato, porta alla Camera dei Deputati, a Roma, tutto l’entusiasmo, l’emotività e la forza visionaria di un’epoca.
Al fondatore dell’aeropittura - declinazione pittorica del futurismo affermatasi come espressione del mito della macchina racchiuso nel dinamismo emblematico dell'aeroplano - la Camera dei Deputati dedica una mostra, aprendo al pubblico Palazzo Valdina.
Ad accompagnare i visitatori lungo il percorso espositivo sono ventisei opere - tra oli su tela, tempere su carta, dipinti su ceramica e foto originali d’epoca - incentrate sulla visione emozionale del paesaggio italiano osservato da punti di vista nuovi e inesplorati, come gli aerei in volo.
La mostra - a cura di Salvatore Ventura su progetto di Cornelia Bujin - insiste sul ruolo primario dell’avanguardia italiana nel fermento degli albori del Novecento, riconoscendo nel collezionismo d’autore e nello studio scientifico, il custode del patrimonio della memoria storica, punto nodale dei nuovi processi di fruizione del “bene condiviso”.
In “Il sei motori su monti-mare”, “Avvitamento”, “Sensazioni di volo senza tempo”, l’entusiasmo per il volo manifestato dall’aeropittura appare evidente. Le immagini, scandite per piani di colore, trascinano l’osservatore tra luoghi e paesaggi italiani in prospettiva aerea, mentre il tema pittorico della “veduta” tra natura e modernità, si lega al racconto delle trasformazioni dello spazio tra ruralità e urbanizzazione di un’Italia in evoluzione.
La mostra vuole anche essere un viaggio agli albori del XX secolo attraverso gli occhi sensibili dell’artista bolognese che nel 1920 organizzò un finto funerale per "morire" come Guglielmo Sansoni e rinascere come Tato futurista.
Nella sua visione esaltante, Tato ci consegna un paesaggio in cui, il dinamismo di strade e ferrovie si intreccia con la staticità metafisica d’insondabili labirinti meccanici.
Il catalogo è edito da Palombi. La mostra, organizzata da Civita, si può visitare, con ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18.
A cento anni dal suo incontro con Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del movimento futurista, Guglielmo Sansoni, in arte Tato, porta alla Camera dei Deputati, a Roma, tutto l’entusiasmo, l’emotività e la forza visionaria di un’epoca.
Al fondatore dell’aeropittura - declinazione pittorica del futurismo affermatasi come espressione del mito della macchina racchiuso nel dinamismo emblematico dell'aeroplano - la Camera dei Deputati dedica una mostra, aprendo al pubblico Palazzo Valdina.
Ad accompagnare i visitatori lungo il percorso espositivo sono ventisei opere - tra oli su tela, tempere su carta, dipinti su ceramica e foto originali d’epoca - incentrate sulla visione emozionale del paesaggio italiano osservato da punti di vista nuovi e inesplorati, come gli aerei in volo.
La mostra - a cura di Salvatore Ventura su progetto di Cornelia Bujin - insiste sul ruolo primario dell’avanguardia italiana nel fermento degli albori del Novecento, riconoscendo nel collezionismo d’autore e nello studio scientifico, il custode del patrimonio della memoria storica, punto nodale dei nuovi processi di fruizione del “bene condiviso”.
In “Il sei motori su monti-mare”, “Avvitamento”, “Sensazioni di volo senza tempo”, l’entusiasmo per il volo manifestato dall’aeropittura appare evidente. Le immagini, scandite per piani di colore, trascinano l’osservatore tra luoghi e paesaggi italiani in prospettiva aerea, mentre il tema pittorico della “veduta” tra natura e modernità, si lega al racconto delle trasformazioni dello spazio tra ruralità e urbanizzazione di un’Italia in evoluzione.
La mostra vuole anche essere un viaggio agli albori del XX secolo attraverso gli occhi sensibili dell’artista bolognese che nel 1920 organizzò un finto funerale per "morire" come Guglielmo Sansoni e rinascere come Tato futurista.
Nella sua visione esaltante, Tato ci consegna un paesaggio in cui, il dinamismo di strade e ferrovie si intreccia con la staticità metafisica d’insondabili labirinti meccanici.
Il catalogo è edito da Palombi. La mostra, organizzata da Civita, si può visitare, con ingresso libero, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18.
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Pisa | A Pisa dal 24 ottobre al 23 febbraio
La Grande onda di Hokusai in arrivo a Palazzo Blu
-
Roma | Martedì 15 ottobre 2024 ore 18
L’AEROPLANO DI MARINETTI vola al MAXXI
-
Gli appuntamenti in corso e in programma nella capitale
Da Botero ai Futuristi, dieci mostre da non perdere a Roma in autunno
-
Roma | Un ponte tra Milano e Roma nel segno del contemporaneo
Siglato l’accordo tra Brera e la GNAM. Si parte con “La forza di sognare”, una grande mostra su Mario Ceroli
-
Milano | Dal 18 ottobre al 30 novembre
La modernità dei divisionisti in mostra a Milano. Parla il curatore Niccolò D’Agati
-
Firenze | A Firenze dal 24 ottobre al 26 gennaio
A Palazzo Strozzi come dentro un fiore: arriva il duo DRIFT