Il restauro a Palazzo Farnese da marzo
Nuovo splendore per gli "scandalosi" affreschi della Galleria dei Carracci
Annibale Carracci, Trionfo di Bacco e Arianna, c.1597-1602
E.B.
20/02/2014
Roma - Inizierà a marzo 2014 il restauro della Galleria dei Carracci, all'interno del prestigioso Palazzo Farnese, oggi sede dell'Ambasciata di Francia.
I lavori saranno sponsorizzati dal World Monuments Fund, la più importante organizzazione internazionale privata dedicata alla tutela dei monumenti storici, e interesseranno la volta e i dipinti parietali.
La Galleria è considerata da alcuni come una piccola Cappella Sistina per il pregio dei suoi decori, realizzati tra il 1597 e il 1608 dai fratelli Annibale e Agostino Carracci: una sorta di omaggio a Michelangelo, che aveva invece seguito i lavori per la realizzazione dell'intero Palazzo Farnese in seguito alla morte di Antonio da Sangallo, autore del progetto originario.
Il ciclo di affreschi che godranno di rinnovato splendore raffigurano soggetti ispirati alle "Metamorfosi" di Ovidio. All'epoca scandalizzarono i contemporanei per la loro natura profana, scelta proprio nel periodo successivo alla Controriforma per l'abbellimento di una sede cardinalizia.
In un gioco di volumi e profondità, in cui i marmi e i bronzi non sono altro che pitture in trompe-l'oeil, spiccano importanti scene degli "Amori degli dei", come il "Trionfo di Bacco e Arianna", raffigurate spesso con toni giocosi e irriverenti.
I lavori saranno sponsorizzati dal World Monuments Fund, la più importante organizzazione internazionale privata dedicata alla tutela dei monumenti storici, e interesseranno la volta e i dipinti parietali.
La Galleria è considerata da alcuni come una piccola Cappella Sistina per il pregio dei suoi decori, realizzati tra il 1597 e il 1608 dai fratelli Annibale e Agostino Carracci: una sorta di omaggio a Michelangelo, che aveva invece seguito i lavori per la realizzazione dell'intero Palazzo Farnese in seguito alla morte di Antonio da Sangallo, autore del progetto originario.
Il ciclo di affreschi che godranno di rinnovato splendore raffigurano soggetti ispirati alle "Metamorfosi" di Ovidio. All'epoca scandalizzarono i contemporanei per la loro natura profana, scelta proprio nel periodo successivo alla Controriforma per l'abbellimento di una sede cardinalizia.
In un gioco di volumi e profondità, in cui i marmi e i bronzi non sono altro che pitture in trompe-l'oeil, spiccano importanti scene degli "Amori degli dei", come il "Trionfo di Bacco e Arianna", raffigurate spesso con toni giocosi e irriverenti.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Roma | Dal 7 dicembre a Palazzo Chigi di Ariccia
Bernini e la pittura del Seicento, una storia da riscoprire
-
Milano | Dal 15 febbraio a Palazzo Reale
A Milano tutto Casorati in 100 opere
-
Roma | A Roma dal 6 dicembre al 16 febbraio
Un ritrattista alla corte romana. Carlo Maratti in mostra a Palazzo Barberini
-
Milano | A Milano dall’8 dicembre
Apre Palazzo Citterio. La Grande Brera diventa realtà
-
Torino | A Torino fino al 12 gennaio 2025
Gentileschi e Van Dyck, alle Gallerie d’Italia un confronto tra capolavori
-
I programmi da non perdere dal 2 all’8 dicembre
La settimana dell’arte in tv, dalla Roma di Raffaello ad Artissima 2024