Domenica 17 maggio la mostra-proiezione
Lazzaro_art doesn't sleep. L'arte del risveglio sui palazzi di Roma e New York
Lazzaro_art doesn’t sleep - Proiezione di un'opera di Diamond, Roma |
Francesca Grego
15/05/2020
Roma - Lo schermo del pc si spegne, lo smartphone tace, il traffico online si azzera. Dopo due mesi di dirette social e tour virtuali ai musei, l’arte si mostra su un’altra piattaforma: quella dei muri di Roma e di New York. È Lazzaro_art doesn’t sleep, progetto nato per dare visibilità all’arte prodotta durante il lockdown. A poche ore dalla riapertura dei musei e delle gallerie italiane, domenica 17 maggio alle 22.30 una speciale collettiva connetterà la Città Eterna e la Grande Mela. Le opere di circa 30 artisti internazionali attivi tra un capo e l’altro dell’Atlantico saranno proiettate simultaneamente sui palazzi delle due città, tornando ad animare gli spazi pubblici, negli ultimi tempi costretti al silenzio. L’idea ha origine dalla collaborazione di Claudia Pecoraro, curatrice e ricercatrice con base nella capitale, con Laura Mega, artista italiana da anni residente a New York che si è trovata a vivere a Roma la sua quarantena, e prende corpo in partnership con Alice nella città #cinemadacasa, Associazione Culturale Bianca e Lost & Found Studio.
“In questo breve tempo storico in cui il mondo è stato irrimediabilmente ridisegnato”, scrivono gli organizzatori di Lazzaro_art doesn’t sleep, “importante è la visione di chi il mondo lo disegna per mestiere e vocazione”. Perché “in questi mesi di sospensione forzata che tutti ricorderemo per sempre, tra il vuoto e il richiamo della vita all’ennesima potenza, tra la solitudine e l’iperconnessione tentacolare, gli artisti non hanno smesso di produrre. Hanno guardato dentro e fuori da sé, hanno documentato e interpretato. Sono diventati altro e sono rimasti se stessi.
Proiezione di un'opera di Leonardo Crudi, Roma | Courtesy Lazzaro_art doesn’t sleep
Quella che vedremo in città è un’arte calda, che ha urgenza di uscire allo scoperto e che tuttavia rischia di restare a lungo chiusa in un cassetto: perché non tutti gli spazi espositivi potranno riaprire il 18 maggio 2020 e perché sono in molti ad avere progetti pregressi da presentare. Chiunque abbia a disposizione un proiettore - persone, associazioni, istituzioni pubbliche o private - è invitato a partecipare a questo singolare allestimento, illuminando la propria strada o il proprio cortile con le creazioni degli artisti e diventando coautore responsabile di una diffusione sempre più capillare dell’arte in città.
Intanto, già prima del debutto, Lazzaro ha iniziato ad espandersi: è cresciuto a dismisura in pochi giorni, si è arricchito delle voci di artisti, professionisti, persone note e sconosciute, diventando un progetto di comunità. Il prossimo obiettivo è allargare ulteriormente la rete con una open call di portata globale. Per dare ancora più spazio “all’arte che non dorme, all’arte che risveglia, all’arte che solleva, all’arte che non ha paura di mostrare la paura.
Proiezione di un'opera di Poieverywere, New York | Courtesy Lazzaro_art doesn’t sleep
@lazzaro_artdoesntsleep
#LAZZARO #artdoesntsleep #art #artepubblica #quarantine #roma #newyork
“In questo breve tempo storico in cui il mondo è stato irrimediabilmente ridisegnato”, scrivono gli organizzatori di Lazzaro_art doesn’t sleep, “importante è la visione di chi il mondo lo disegna per mestiere e vocazione”. Perché “in questi mesi di sospensione forzata che tutti ricorderemo per sempre, tra il vuoto e il richiamo della vita all’ennesima potenza, tra la solitudine e l’iperconnessione tentacolare, gli artisti non hanno smesso di produrre. Hanno guardato dentro e fuori da sé, hanno documentato e interpretato. Sono diventati altro e sono rimasti se stessi.
Proiezione di un'opera di Leonardo Crudi, Roma | Courtesy Lazzaro_art doesn’t sleep
Quella che vedremo in città è un’arte calda, che ha urgenza di uscire allo scoperto e che tuttavia rischia di restare a lungo chiusa in un cassetto: perché non tutti gli spazi espositivi potranno riaprire il 18 maggio 2020 e perché sono in molti ad avere progetti pregressi da presentare. Chiunque abbia a disposizione un proiettore - persone, associazioni, istituzioni pubbliche o private - è invitato a partecipare a questo singolare allestimento, illuminando la propria strada o il proprio cortile con le creazioni degli artisti e diventando coautore responsabile di una diffusione sempre più capillare dell’arte in città.
Intanto, già prima del debutto, Lazzaro ha iniziato ad espandersi: è cresciuto a dismisura in pochi giorni, si è arricchito delle voci di artisti, professionisti, persone note e sconosciute, diventando un progetto di comunità. Il prossimo obiettivo è allargare ulteriormente la rete con una open call di portata globale. Per dare ancora più spazio “all’arte che non dorme, all’arte che risveglia, all’arte che solleva, all’arte che non ha paura di mostrare la paura.
Proiezione di un'opera di Poieverywere, New York | Courtesy Lazzaro_art doesn’t sleep
@lazzaro_artdoesntsleep
#LAZZARO #artdoesntsleep #art #artepubblica #quarantine #roma #newyork
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