Le novità sul grande schermo
L'Agenda dell'Arte – Al cinema
Lampadario centrale di sala e soffitto del Cinema Teatro Dante a Sansepolcro (Arezzo), di proprietà dell' Accademia dei Risorti, progettato dagli architetti Francesco Leoni e Salvatore Guidi, inaugurato il 1º settembre 1836 | Foto: Ajmad217 (Own work), via Wikimedia Creative Commons
Francesca Grego
31/10/2019
Roma - • Lo Schermo dell'Arte Film Festival. A Firenze dal 12 al 17 novembre
Giunge alla XII edizione il festival diretto da Silvia Lucchesi che esplora i territori di confine tra cinema e arti visive. Ancora una volta Firenze è pronta ad accogliere una comunità di artisti, registi, curatori, produttori, direttori di museo provenienti da tutto il mondo. Tanti gli ospiti di rilievo, dal Turner Prize Jeremy Deller ai Masbedo, da Luca Vitone a Flatform, Roberto Fassone e Alessandra Galletta.
Protagonista del Focus on 2019, Deller torna al festival con una selezione dei suoi lavori video, con in testa Putin's Happy (2019) sulla Brexit e l'ascesa della destra nel Regno Unito, ed Everybody in the Place: An Incomplete History of Britain (2018), viaggio nell'eredità contemporanea della Summer in Love commissionato e prodotto da Frieze e Gucci.
Tra documentari e film d'artista, emerge un'attenzione crescente verso le trasformazioni sociali, geopolitiche e ambientali di questi anni: come nelle due opere in anteprima mondiale di Masbedo (Welcome Palermo) e Luca Vitone (Romanistan).
Oltre alla mostra VISIO Moving Images After Post Internet, dedicata agli artisti under 35, si segnala il progetto speciale Lo scherzo dell'arte, rassegna performativa fuori dagli schemi che esplorerà i rapporti dell'arte contemporanea con l'umorismo, il gioco, l'ironia.
• Frida – Viva la vida. Al cinema dal 25 al 27 novembre
Interviste esclusive, documenti originali d'epoca e un viaggio nel cuore del Messico per raccontare le due anime di Frida Kahlo: da un lato un' icona e una pioniera del femminismo tormentata dal dolore fisico, dall'altra l'artista che attraverso la creatività si libera dalle costrizioni di un corpo martoriato.
Diretto da Giovanni Troilo, questo nuovo capitolo della rassegna La Grande Arte al Cinema indaga sui motivi per cui Frida è diventata così popolare, conquistando insieme al pubblico artisti, musicisti e scrittori di più generazioni. Dolore e forza, tormento e amore trovano una corrispondenza nell'anima e nella storia del Messico, che dopo la Rivoluzione anche Frida esplorò appassionandosi alla politica, ma anche all'arte e all'iconografia precolombiana.
• Il Peccato. Il Furore di Michelangelo, di Andrei Konchalovsky. Al cinema dal 28 novembre
Un Michelangelo “sporco” di polvere e di passione, un Rinascimento tutt'altro che patinato, un'arte fatta di bellezza sublime e terribile umanità: è questa secondo il regista Andrei Konchalovsky la cifra distintiva del suo kolossal d'autore, creato in otto anni di studio, riflessioni e ricerca del dettaglio. Ispirato al genere medievale della “visione” che oggi conosciamo attraverso la Divina Commedia, Il Peccato si concentra su un periodo preciso della vita del genio toscano e ne segue le vicende dalle cave del Monte Altissimo, nelle Alpi Apuane, fino a Firenze e nel Lazio.
Accanto al protagonista, interpretato da Alberto Testone, troviamo attori e persone comuni: volti “stropicciati dal tempo” che raccontano vite, alla ricerca di un'autenticità che nelle intenzioni del regista russo è anche un omaggio a Pasolini e al Neorealismo. Tra i numerosi consulenti chiamati a dire la loro su Michelangelo e sul contesto del Rinascimento nei suoi diversi aspetti, spicca il nome dell'architetto e restauratore Antonio Forcellino, in assoluto tra i massimi esperti dell'artista.
Leggi anche:
• Michelangelo torna al cinema con Il Peccato di Konchalovsky
• L'Agenda dell'Arte – In libreria
• La Grande Arte al Cinema: tutti gli appuntamenti dell'autunno
Giunge alla XII edizione il festival diretto da Silvia Lucchesi che esplora i territori di confine tra cinema e arti visive. Ancora una volta Firenze è pronta ad accogliere una comunità di artisti, registi, curatori, produttori, direttori di museo provenienti da tutto il mondo. Tanti gli ospiti di rilievo, dal Turner Prize Jeremy Deller ai Masbedo, da Luca Vitone a Flatform, Roberto Fassone e Alessandra Galletta.
Protagonista del Focus on 2019, Deller torna al festival con una selezione dei suoi lavori video, con in testa Putin's Happy (2019) sulla Brexit e l'ascesa della destra nel Regno Unito, ed Everybody in the Place: An Incomplete History of Britain (2018), viaggio nell'eredità contemporanea della Summer in Love commissionato e prodotto da Frieze e Gucci.
Tra documentari e film d'artista, emerge un'attenzione crescente verso le trasformazioni sociali, geopolitiche e ambientali di questi anni: come nelle due opere in anteprima mondiale di Masbedo (Welcome Palermo) e Luca Vitone (Romanistan).
Oltre alla mostra VISIO Moving Images After Post Internet, dedicata agli artisti under 35, si segnala il progetto speciale Lo scherzo dell'arte, rassegna performativa fuori dagli schemi che esplorerà i rapporti dell'arte contemporanea con l'umorismo, il gioco, l'ironia.
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Interviste esclusive, documenti originali d'epoca e un viaggio nel cuore del Messico per raccontare le due anime di Frida Kahlo: da un lato un' icona e una pioniera del femminismo tormentata dal dolore fisico, dall'altra l'artista che attraverso la creatività si libera dalle costrizioni di un corpo martoriato.
Diretto da Giovanni Troilo, questo nuovo capitolo della rassegna La Grande Arte al Cinema indaga sui motivi per cui Frida è diventata così popolare, conquistando insieme al pubblico artisti, musicisti e scrittori di più generazioni. Dolore e forza, tormento e amore trovano una corrispondenza nell'anima e nella storia del Messico, che dopo la Rivoluzione anche Frida esplorò appassionandosi alla politica, ma anche all'arte e all'iconografia precolombiana.
• Il Peccato. Il Furore di Michelangelo, di Andrei Konchalovsky. Al cinema dal 28 novembre
Un Michelangelo “sporco” di polvere e di passione, un Rinascimento tutt'altro che patinato, un'arte fatta di bellezza sublime e terribile umanità: è questa secondo il regista Andrei Konchalovsky la cifra distintiva del suo kolossal d'autore, creato in otto anni di studio, riflessioni e ricerca del dettaglio. Ispirato al genere medievale della “visione” che oggi conosciamo attraverso la Divina Commedia, Il Peccato si concentra su un periodo preciso della vita del genio toscano e ne segue le vicende dalle cave del Monte Altissimo, nelle Alpi Apuane, fino a Firenze e nel Lazio.
Accanto al protagonista, interpretato da Alberto Testone, troviamo attori e persone comuni: volti “stropicciati dal tempo” che raccontano vite, alla ricerca di un'autenticità che nelle intenzioni del regista russo è anche un omaggio a Pasolini e al Neorealismo. Tra i numerosi consulenti chiamati a dire la loro su Michelangelo e sul contesto del Rinascimento nei suoi diversi aspetti, spicca il nome dell'architetto e restauratore Antonio Forcellino, in assoluto tra i massimi esperti dell'artista.
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