Cultura e Turismo per rilanciare l'Italia
Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Barberini, Roma.
04/04/2012
Roma - L’investimento in Cultura rappresenta una preziosa opportunità per un rilancio effettivo del nostro Paese, soprattutto se gestito in maniera coordinata a livello centrale e, più in particolare, tra i Ministeri dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Queste le conclusioni a cui si è giunti durante il Consiglio di Amministrazione dell’Associazione Civita tenutosi a Roma presso la Sala dei Marmi di Palazzo Barberini. All’incontro hanno partecipato i Ministri Lorenzo Ornaghi e Piero Gnudi che si sono confrontati su opportunità e risorse che il nostro patrimonio culturale è in grado di mettere a disposizione per l’avvio di un nuovo modello di sviluppo economico e sociale, anche e soprattutto in una fase critica per il nostro Paese come quella attuale.
Secondo il Ministro Ornaghi la Cultura deve essere collocata al centro come fattore di innesco di un modello di sviluppo effettivamente nuovo e qualitativamente connotato. L’Italia, per crescere, ha un reale bisogno di attività culturali e, in questa direzione, “la cooperazione fra pubblico e privato non rappresenta unicamente una positiva opportunità bensì una strada ormai obbligata lungo la quale noi tutti siamo tenuti a fare il massimo possibile”. Tra le manovre necessarie occorrono, quindi, una semplificazione delle procedure di collaborazione ed un’opportuna defiscalizzazione.
Come ha sottolineato il Ministro Gnudi, in Italia è venuta a mancare, rispetto agli altri Paesi, una politica dedicata al Turismo: un settore che nel nostro Paese presenta delle potenzialità enormi ma cui non viene riservata la dovuta attenzione: “Quest’anno un miliardo di persone viaggeranno per turismo ma, senza linee politiche ben definite, rischiamo che tre delle nostre mete d’eccellenza, quali Venezia, Firenze e Roma, non ne riusciranno a cogliere a pieno le opportunità”. Puntare sul turismo culturale diviene, quindi, fondamentale e per far questo, occorre valorizzare e rendere fruibili musei e luoghi d’arte collocati su tutto il territorio nazionale: “La nostra fortuna – ha ribadito il Ministro – è proprio quella di poter vantare un turismo diffuso sul quale è necessario investire per un effettivo rilancio del Paese”.
Una forte sinergia tra settori e principalmente tra quello della cultura, del turismo, delle infrastrutture e dell’economia è ciò che Civita auspica da tempo. Il Vice Presidente Bernabò Bocca ha ribadito, infatti, che la Cultura può diventare il centro di linee politiche innovative e concertate che devono essere messe in atto con urgenza.
Secondo il Ministro Ornaghi la Cultura deve essere collocata al centro come fattore di innesco di un modello di sviluppo effettivamente nuovo e qualitativamente connotato. L’Italia, per crescere, ha un reale bisogno di attività culturali e, in questa direzione, “la cooperazione fra pubblico e privato non rappresenta unicamente una positiva opportunità bensì una strada ormai obbligata lungo la quale noi tutti siamo tenuti a fare il massimo possibile”. Tra le manovre necessarie occorrono, quindi, una semplificazione delle procedure di collaborazione ed un’opportuna defiscalizzazione.
Come ha sottolineato il Ministro Gnudi, in Italia è venuta a mancare, rispetto agli altri Paesi, una politica dedicata al Turismo: un settore che nel nostro Paese presenta delle potenzialità enormi ma cui non viene riservata la dovuta attenzione: “Quest’anno un miliardo di persone viaggeranno per turismo ma, senza linee politiche ben definite, rischiamo che tre delle nostre mete d’eccellenza, quali Venezia, Firenze e Roma, non ne riusciranno a cogliere a pieno le opportunità”. Puntare sul turismo culturale diviene, quindi, fondamentale e per far questo, occorre valorizzare e rendere fruibili musei e luoghi d’arte collocati su tutto il territorio nazionale: “La nostra fortuna – ha ribadito il Ministro – è proprio quella di poter vantare un turismo diffuso sul quale è necessario investire per un effettivo rilancio del Paese”.
Una forte sinergia tra settori e principalmente tra quello della cultura, del turismo, delle infrastrutture e dell’economia è ciò che Civita auspica da tempo. Il Vice Presidente Bernabò Bocca ha ribadito, infatti, che la Cultura può diventare il centro di linee politiche innovative e concertate che devono essere messe in atto con urgenza.
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