200 opere per un’esposizione che intreccia la vita del Cesare all’epoca nuova da lui inaugurata
Augusto, imperatore della stagione artistica romana

1 - Statua togata di Augusto capite velato come Pontefice Massimo (da via Labicana) marmo cm 217 h part. Roma, Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo alle Terme
L. Sanfelice
16/10/2013
Roma - Con qualche mese di anticipo, Roma inaugura le celebrazioni del bimillenario della morte del suo primo imperatore con una mostra che racconta la storia folgorante storia di Augusto e la genesi di un’epoca nuova.
Pronipote di Cesare e suo figlio adottivo per volontà testamentaria, Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, riuscì nell’impressa di pacificare l’intera area del Mediterraneo ponendo fine ai conflitti che divorarono la Repubblica e inaugurò una stagione politica di quarant’anni, caratterizzata da profonde riforme economiche, giuriche, militari e anche culturali che permisero all’Impero di raggiungere la sua massima prosperità.
Le Scuderie del Quirinale ospitano un percorso di circa 200 opere che raduna celebri statue del princeps richiamate da tutta Europa, preziosi cammei, argenti di Boscoreale, oltre all’inedita ricostruzione di 11 rilievi divisi oggi tra Spagna e Ungheria, e appartenenti all’edificio pubblico eretto in memoria di Augusto e raffigurante la battaglia navale di Azio, che nel 31 segnò la fine della guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio e spalancò la via al trionfo dell’Impero.
Nell’esposizione si specchiano così la biografia folgorante dell’uomo e l’impulso altrettanto incisivo che il politico esercitò sulla formazione di un gusto e sulla diffusione delle arti.
La mostra è frutto di una collaborazione tra Roma e Parigi e l’anno prossimo raggiungerà la Francia che al percorso combinerà una serie di plastici che permetteranno ai visitatori di ammirare le meraviglie dell’Augusteo, del Pantheon, del Palatino e della villa di Livia. Opere che il pubblico capitolino potrà godersi passeggiando semplicemente per la città.
Pronipote di Cesare e suo figlio adottivo per volontà testamentaria, Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto, riuscì nell’impressa di pacificare l’intera area del Mediterraneo ponendo fine ai conflitti che divorarono la Repubblica e inaugurò una stagione politica di quarant’anni, caratterizzata da profonde riforme economiche, giuriche, militari e anche culturali che permisero all’Impero di raggiungere la sua massima prosperità.
Le Scuderie del Quirinale ospitano un percorso di circa 200 opere che raduna celebri statue del princeps richiamate da tutta Europa, preziosi cammei, argenti di Boscoreale, oltre all’inedita ricostruzione di 11 rilievi divisi oggi tra Spagna e Ungheria, e appartenenti all’edificio pubblico eretto in memoria di Augusto e raffigurante la battaglia navale di Azio, che nel 31 segnò la fine della guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio e spalancò la via al trionfo dell’Impero.
Nell’esposizione si specchiano così la biografia folgorante dell’uomo e l’impulso altrettanto incisivo che il politico esercitò sulla formazione di un gusto e sulla diffusione delle arti.
La mostra è frutto di una collaborazione tra Roma e Parigi e l’anno prossimo raggiungerà la Francia che al percorso combinerà una serie di plastici che permetteranno ai visitatori di ammirare le meraviglie dell’Augusteo, del Pantheon, del Palatino e della villa di Livia. Opere che il pubblico capitolino potrà godersi passeggiando semplicemente per la città.
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