A Parigi dal 9 aprile

Un David Hockney senza precedenti presto alla Fondation Vuitton

David Hockney Painting 'Winter-Timber' in Bridlington, July 2009 © David Hockney; Photo: Jean Pierre Gonçalves de Lima
 

Francesca Grego

17/01/2025

Mondo - Sarà la più grande mostra mai allestita su David Hockney quella in arrivo questa primavera alla Fondation Louis Vuitton di Parigi. Dal 9 aprile al 1° settembre 2025 lo spazio progettato da Frank Gehry nel Bois de Boulogne riunirà oltre 400 opere del celebre pittore britannico in un allestimento inedito e originale, pensato in stretta collaborazione con l’artista. Dipinti a olio e acrilico, disegni a inchiostro, matita e carboncino, installazioni video immersive, opere realizzate in digitale su Iphone e IPad ne ripercorreranno la carriera dal 1955 ad oggi, con un’attenzione particolare agli ultimi 25 anni e una selezione di lavori iconici realizzati negli anni Sessanta e Settanta. 

In primo piano, la straordinaria capacità di rinnovarsi mostrata nel corso del tempo dal maestro ottantasettenne, che negli ultimi decenni ha stupito ancora una volta il pubblico diventando un campione nell’uso delle nuove tecnologie. “Questa mostra significa moltissimo per me perché è la più grande che mi sia mai stata dedicata, in 11 sale della Fondation Louis Vuitton. Saranno inclusi nel percorso anche alcuni dipinti a cui sto attualmente lavorando e penso che sarà molto interessante”, ha commentato Hockney. 

A cura di Suzanne Pagé, Sir Norman Rosenthal e François Michaud, il percorso espositivo è stato messo a punto coinvolgendo l’artista in ogni singola decisione, insieme ai suoi fidati collaboratori Jean-Pierre Gonçalves de Lima and Jonathan Wilkinson. Ad accogliere i visitatori saranno alcuni dipinti emblematici realizzati tra gli anni Cinquanta e i Settanta, dagli esordi a Bradford con il quadro Ritratto di mio padre al trasferimento a Londra e poi in California. Qui troveremo alcuni soggetti tipici di Hockney, come le piscine - A Bigger Splash, Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) - e i doppi ritratti. 

Proseguendo il viaggio, scopriremo come la natura sia diventata sempre più centrale nel lavoro dell’artista, con spettacolari paesaggi e dettagli rubati tra lo Yorkshire, la Normandia e Londra. Giorno dopo giorno, stagione dopo stagione, Hockney cattura le variazioni della luce, le trasformazioni di piante e fiori, evocando nel suo personalissimo stile i cieli di Van Gogh o l’Arazzo di Bayeux. Parallelamente, dipinge amici e parenti in vibranti acrilici o sull’IPad, lavorando anche sul tema dell’autoritratto. Un corpus rappresentato in mostra attraverso una galleria di circa 60 ritratti che accosterà dipinti su tela e opere digitali con tanto di cornice. 

Pop, originale e contemporaneo, in questa esposizione Hockney svelerà le sue fonti di ispirazione storiche, da Beato Angelico a Cézanne, dai fiamminghi a Picasso, introducendo l’ingresso a una sala allestita come il suo studio. Qui una nuova sorpresa attende il pubblico: appassionato di musica, danza e opera, il pittore ha trasformato l’atelier in una sala da ballo e presenterà le sue scenografie degli anni Settanta con un accompagnamento musicale ancora top secret nella Galleria 10, lo spazio più vasto della Fondation Vuitton. Un’atmosfera intima chiuderà l’itinerario con i lavori più recenti dell’artista: enigmatici dipinti ispirati a Edvard Munch e William Blake tra suggestioni astronomiche, storiche, geografiche e spirituali, nonché l’ultimo autoritratto realizzato da Hockney.