Dal 1° ottobre in una grande mostra
I 100 anni di Lucian Freud alla National Gallery
Lucian Freud, Reflection (Self Portrait), 1985 I © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images
Francesca Grego
30/08/2022
Mondo - “Cosa chiedo a un dipinto? Gli chiedo di stupire, turbare, sedurre, convincere”, affermò Lucian Freud nel 1987, quando la National Gallery lo invitò a curare la rassegna Artist’s Eye. Questa volta a stupire il pubblico di Trafalgar Square saranno proprio i suoi quadri. Dal prossimo 1° ottobre il museo britannico presenterà la più ampia esposizione che gli sia stata dedicata negli ultimi dieci anni, con oltre 65 prestiti da collezioni pubbliche e private internazionali. Nel centenario della nascita di Freud, la mostra riunirà un’ampia selezione delle sue opere più significative abbracciando ben sette decenni di carriera, in un invito a ripercorrere l’evoluzione di uno dei più grandi pittori del Novecento.
Lungo sette sezioni cronologiche troveranno spazio i primi quadri come Girl with Roses e i dipinti esposti alle Biennali di Venezia e di San Paolo negli anni Cinquanta - tra cui i celebri Woman with a Daffodil e Woman with a Tulip - che segnarono il riconoscimento internazionale dell’artista, così come le tele più intime dedicate a parenti e amici, nonché i ritratti dei potenti – a partire da HM Queen Elizabeth del 2001- che lo portarono a confrontarsi con la grande pittura di corte da Rubens a Velàsquez.
Lucian Freud, Girl with a Kitten, 1947, Olio su tela, Lucian Freud Archive / Bridgeman Images | Foto: © Tate London
Nello scenario della National Gallery il confronto con l’arte del passato è in effetti inevitabile e questa volta il curatore Daniel F. Herrmann ha deciso di andare fino in fondo. Cultore devoto della tradizione europea e visitatore abituale del museo fin dai suoi primi giorni a Londra, Freud una volta ha affermato: “Uso la Galleria come fosse un dottore. Vengo qui per idee e aiuto, per guardare le situazioni all’interno dei quadri piuttosto che i dipinti interi. Spesso queste situazioni hanno a che fare con braccia e gambe, quindi la metafora medica calza a pennello”. Nell’atelier schizzato di vernice - ad un tempo palcoscenico e soggetto pittorico – scopriremo le sfide e le ispirazioni del passato che scorrono sotterranee nel lavoro di Freud: i modelli adornati da fiori alla maniera di Hans Holbein, gli interni che ricordano le ambientazioni surrealiste, le coppie che si tengono per mano evocando i ritratti di amicizia rinascimentali…
Lucian Freud, Large Interior, Notting Hill, 1998. Oil on canvas, 215.3 x 168.9 cm. Private collection © The Lucian Freud Archive. All Rights Reserved 2022 / Bridgeman Images
Spaziando tra gli anni Sessanta con dipinti come Two Children (Self-portrait) e le ultime celebri opere come The Brigadier (2003-2004), il racconto della mostra culmina nei monumentali, iconici nudi. The Flesh – questo l’emblematico titolo della sezione finale – illustrerà il profondo interesse dell’artista per la rappresentazione e la materialità della pittura, che lo condusse a un’appassionata indagine sul corpo umano, compreso il proprio in età avanzata, come nello straordinario ed espressivo Painter Working, Reflection del 1993.
Lucian Freud, Benefits Supervisor Sleeping, 1995 © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images
“Con sguardo incrollabile e un impegno senza compromessi nel lavoro, Lucian Freud capolavori di pittura figurativa che continuano a ispirare gli artisti contemporanei”, commenta il curatore Daniel F. Herrmann: “La sua pratica artistica è stata spesso messa in ombra dalla sua storia e dalla celebrità. In questa mostra offriremo nuove prospettive sull’opera dell’artista guardando da vicino ai contesti in cui si è sviluppato e alla maestria di Freud nell’arte della pittura”.
Nata dalla collaborazione della National Gallery con il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, The Credit Suisse Exhibition. Lucian Freud: New Perspectives sarà visitabile a Londra dal 1 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023 per volare a febbraio nel museo spagnolo.
Lucian Freud, Man with a Feather, 1943, Olio su tela, 50.8 x 76.2 cm, Collezione privata | © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images
Lungo sette sezioni cronologiche troveranno spazio i primi quadri come Girl with Roses e i dipinti esposti alle Biennali di Venezia e di San Paolo negli anni Cinquanta - tra cui i celebri Woman with a Daffodil e Woman with a Tulip - che segnarono il riconoscimento internazionale dell’artista, così come le tele più intime dedicate a parenti e amici, nonché i ritratti dei potenti – a partire da HM Queen Elizabeth del 2001- che lo portarono a confrontarsi con la grande pittura di corte da Rubens a Velàsquez.
Lucian Freud, Girl with a Kitten, 1947, Olio su tela, Lucian Freud Archive / Bridgeman Images | Foto: © Tate London
Nello scenario della National Gallery il confronto con l’arte del passato è in effetti inevitabile e questa volta il curatore Daniel F. Herrmann ha deciso di andare fino in fondo. Cultore devoto della tradizione europea e visitatore abituale del museo fin dai suoi primi giorni a Londra, Freud una volta ha affermato: “Uso la Galleria come fosse un dottore. Vengo qui per idee e aiuto, per guardare le situazioni all’interno dei quadri piuttosto che i dipinti interi. Spesso queste situazioni hanno a che fare con braccia e gambe, quindi la metafora medica calza a pennello”. Nell’atelier schizzato di vernice - ad un tempo palcoscenico e soggetto pittorico – scopriremo le sfide e le ispirazioni del passato che scorrono sotterranee nel lavoro di Freud: i modelli adornati da fiori alla maniera di Hans Holbein, gli interni che ricordano le ambientazioni surrealiste, le coppie che si tengono per mano evocando i ritratti di amicizia rinascimentali…
Lucian Freud, Large Interior, Notting Hill, 1998. Oil on canvas, 215.3 x 168.9 cm. Private collection © The Lucian Freud Archive. All Rights Reserved 2022 / Bridgeman Images
Spaziando tra gli anni Sessanta con dipinti come Two Children (Self-portrait) e le ultime celebri opere come The Brigadier (2003-2004), il racconto della mostra culmina nei monumentali, iconici nudi. The Flesh – questo l’emblematico titolo della sezione finale – illustrerà il profondo interesse dell’artista per la rappresentazione e la materialità della pittura, che lo condusse a un’appassionata indagine sul corpo umano, compreso il proprio in età avanzata, come nello straordinario ed espressivo Painter Working, Reflection del 1993.
Lucian Freud, Benefits Supervisor Sleeping, 1995 © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images
“Con sguardo incrollabile e un impegno senza compromessi nel lavoro, Lucian Freud capolavori di pittura figurativa che continuano a ispirare gli artisti contemporanei”, commenta il curatore Daniel F. Herrmann: “La sua pratica artistica è stata spesso messa in ombra dalla sua storia e dalla celebrità. In questa mostra offriremo nuove prospettive sull’opera dell’artista guardando da vicino ai contesti in cui si è sviluppato e alla maestria di Freud nell’arte della pittura”.
Nata dalla collaborazione della National Gallery con il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, The Credit Suisse Exhibition. Lucian Freud: New Perspectives sarà visitabile a Londra dal 1 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023 per volare a febbraio nel museo spagnolo.
Lucian Freud, Man with a Feather, 1943, Olio su tela, 50.8 x 76.2 cm, Collezione privata | © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images
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