Fino al 28 febbraio al Museo Nazionale d’Arte di Timisoara
Caravaggio e i capolavori della Collezione Roberto Longhi in mostra in Romania
Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, Ragazzo morso da un ramarro, 1597 circa. Olio su tela, 65,8 x 52,3 cm. Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi
Samantha De Martin
11/12/2024
Mondo - C’è anche il capolavoro di Caravaggio Ragazzo morso da un ramarro, per la prima volta esposto in Romania, tra gli oltre quaranta dipinti della Collezione Roberto Longhi in mostra a Timisoara.
Fino al 28 febbraio il Museo Nazionale d’Arte della città conosciuta per la sua architettura in stile secessionista celebra Michelangelo Merisi e gli artisti della sua cerchia, protagonisti delle ricerche condotte dall’illustre critico d’arte.
Organizzata da Civita Mostre e Musei e prodotta dal MNArt, finanziata dal Consiglio della Contea di Timișoara, con l'Alto Patrocinio del Ministero della Cultura Italiano e del Ministero della Cultura della Romania, l’esposizione, curata da Cristina Acidini, Maria Cristina Bandera e Andreea Foanene, presenta una selezione di opere dalla prestigiosa collezione della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi di Firenze.
L’occasione sarà interessante per ammirare oltre quaranta dipinti di quei maestri che per tutto il Seicento beneficiarono della rivoluzione figurativa di Caravaggio, da Jusepe de Ribera a Mattia Preti, da Gerrit Van Honthorst a Valentin de Boulogne.
Monsù Bernardo, Pastorella addormentata, 1655 circa, Olio su tela, 73.2 x 62 cm © Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi
“La mostra - dichiara il direttore del MNArt Filip A. Petcu - genera un innovativo dialogo tra i capolavori delle collezioni Ormos Zsigmond, Roberto Longhi e Tenebrist. Insieme, queste collezioni rafforzano i legami storico-estetici della vecchia Europa, ricordando al pubblico le forti radici della tradizione europea, ancorate ai ricorrenti ideali di bellezza e armonia dell'antichità reinterpretata".
Come ricorda la curatrice Maria Cristina Bandera, in occasione della mostra storica tenutasi a Palazzo Reale a Milano nel 1951, Roberto Longhi, che ne fu curatore, si rivolse direttamente al pubblico invitandolo a scoprire, al cospetto dei capolavori, la modernità della pittura incentrata sulla realtà di questi stessi artisti.
“Ora - dichiara Bandera - questa opportunità è offerta per la prima volta al pubblico rumeno grazie alle fondamentali opere della collezione del grande storico dell’arte. La mostra milanese fu un grandissimo successo e rimase una tappa storica. Il nostro auspicio è che questa mostra al Museo Nazionale d’Arte di Timisoara calamiti un grande numero di visitatori e abbia uguale risonanza.”
Mattia Preti, Susanna e i vecchioni, 1656 - 1659, Olio su tela, 170 x 120 cm © Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi
Da sempre la Fondazione Longhi favorisce lo sviluppo degli studi di storia dell’arte mantenendo viva l’eredità culturale e il metodo dello storico con borse e premi di ricerca, corsi e seminari.
“Da presidente della Fondazione Longhi - ribadisce Cristina Acidini - sono davvero felice che la mostra ospitata dal Museo Nazionale d'Arte di Timisoara consenta a un vasto pubblico rumeno di entrare in contatto con due grandi personalità del mondo culturale del Novecento in Italia, Roberto Longhi e Anna Banti, e con il loro straordinario lascito. La collezione dei quadri caravaggeschi formata dai Longhi, che ha nel Ragazzo morso dal ramarro di Caravaggio il suo apice, ha coinciso con la riscoperta di questo movimento artistico, oggi apprezzato in tutto il mondo”.
Fino al 28 febbraio il Museo Nazionale d’Arte della città conosciuta per la sua architettura in stile secessionista celebra Michelangelo Merisi e gli artisti della sua cerchia, protagonisti delle ricerche condotte dall’illustre critico d’arte.
Organizzata da Civita Mostre e Musei e prodotta dal MNArt, finanziata dal Consiglio della Contea di Timișoara, con l'Alto Patrocinio del Ministero della Cultura Italiano e del Ministero della Cultura della Romania, l’esposizione, curata da Cristina Acidini, Maria Cristina Bandera e Andreea Foanene, presenta una selezione di opere dalla prestigiosa collezione della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi di Firenze.
L’occasione sarà interessante per ammirare oltre quaranta dipinti di quei maestri che per tutto il Seicento beneficiarono della rivoluzione figurativa di Caravaggio, da Jusepe de Ribera a Mattia Preti, da Gerrit Van Honthorst a Valentin de Boulogne.
Monsù Bernardo, Pastorella addormentata, 1655 circa, Olio su tela, 73.2 x 62 cm © Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi
“La mostra - dichiara il direttore del MNArt Filip A. Petcu - genera un innovativo dialogo tra i capolavori delle collezioni Ormos Zsigmond, Roberto Longhi e Tenebrist. Insieme, queste collezioni rafforzano i legami storico-estetici della vecchia Europa, ricordando al pubblico le forti radici della tradizione europea, ancorate ai ricorrenti ideali di bellezza e armonia dell'antichità reinterpretata".
Come ricorda la curatrice Maria Cristina Bandera, in occasione della mostra storica tenutasi a Palazzo Reale a Milano nel 1951, Roberto Longhi, che ne fu curatore, si rivolse direttamente al pubblico invitandolo a scoprire, al cospetto dei capolavori, la modernità della pittura incentrata sulla realtà di questi stessi artisti.
“Ora - dichiara Bandera - questa opportunità è offerta per la prima volta al pubblico rumeno grazie alle fondamentali opere della collezione del grande storico dell’arte. La mostra milanese fu un grandissimo successo e rimase una tappa storica. Il nostro auspicio è che questa mostra al Museo Nazionale d’Arte di Timisoara calamiti un grande numero di visitatori e abbia uguale risonanza.”
Mattia Preti, Susanna e i vecchioni, 1656 - 1659, Olio su tela, 170 x 120 cm © Firenze, Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi
Da sempre la Fondazione Longhi favorisce lo sviluppo degli studi di storia dell’arte mantenendo viva l’eredità culturale e il metodo dello storico con borse e premi di ricerca, corsi e seminari.
“Da presidente della Fondazione Longhi - ribadisce Cristina Acidini - sono davvero felice che la mostra ospitata dal Museo Nazionale d'Arte di Timisoara consenta a un vasto pubblico rumeno di entrare in contatto con due grandi personalità del mondo culturale del Novecento in Italia, Roberto Longhi e Anna Banti, e con il loro straordinario lascito. La collezione dei quadri caravaggeschi formata dai Longhi, che ha nel Ragazzo morso dal ramarro di Caravaggio il suo apice, ha coinciso con la riscoperta di questo movimento artistico, oggi apprezzato in tutto il mondo”.
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