Strategie per la valorizzazione

Rivoluzione Brera

James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera
 

Ludovica Sanfelice

22/01/2016

Milano - “Il mio obiettivo è far sì che i milanesi tornino a innamorarsi di Brera. Se Milano abbraccia la sua Brera, il mondo la segue”. A cento giorni dalla nomina alla direzione della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense, James Bradburne presenta le linee guida di un programma triennale per il rilancio del complesso dove sono custoditi veri e propri tesori dell'arte italiana.

Un progetto sviluppato strategicamente a livello cittadino, culturale ed economico che trasformerà Brera adeguandola alla grande sfida di ricollocarsi in dialogo con la metropoli e mettersi al servizio di un pubblico ampio e trasversale.

L’azione si propagherà dal centro verso l’esterno, a partire dal cortile napoleonico che si trasformerà in uno spazio pubblico arredato e aperto a tutti. Il progetto prevede anche il riallestimento di tutte le 38 sale che verranno attrezzate di nuove sedute e wifi.
Il primo passo però sarà il miglioramento dell’accoglienza e delle essenziali cortesie del guardaroba e dell’informazione, mentre per il 2017 il piano prevede l’apertura di un nuovo shop e di una caffetteria. Entro il 2018 si completeranno inoltre la riqualificazione dell’ingresso di via Fiori Oscuri 4 che collega la Pinacoteca all’Orto Botanico e all’Osservatorio Astronomico, e la ricollocazione delle collezioni Jesi e Vitali nella sede di Palazzo Citterio.

Un chiaro segno di rinnovamento investirà contestualmente la politica di prezzi che premieranno la relazione stabile e frequente con il pubblico attraverso l’introduzione di un biglietto intero del valore di 10 euro valido per tre mesi.

Sul piano culturale il 2016 porterà in dote il riallestimento di tre nuclei: il primo, il 17 marzo, centrato su Raffaello; il secondo, il 16 giugno, riservato a Mantegna; il terzo, il 27 ottobre focalizzato su Caravaggio. Ognuna di queste tappe permetterà di verificare l’efficacia dei nuovi approcci interpretativi attraverso lo strumento “Brera ascolta”, che aprirà la Pinacoteca ad una consultazione periodica con tutti i cittadini interessati. 

Un’altra direttiva chiave riguarderà i prestiti che per tre anni verranno congelati nell’ottica di valorizzare la collezione. Nello stesso quadro verrà rilanciata anche l’iniziativa “Brera mai vista”, che ricollocherà temporaneamente nelle sale opere provenienti dai depositi, attorno alle quali verrà costruito un percorso speciale. 
Grande cura sarà poi destinata all’attività educativa che tradizionalmente fa parte della natura di Brera. E anche in questo campo saranno attivati servizi all’avanguardia e iniziative rivolte a famiglie come “un passeggino nel museo”, tour dedicato alle mamme con bambini con meno di 18 mesi. 

Sul fronte economico, per concludere, Brera si avvarrà dell’autonomia introdotta dalla riforma del Mibact e si doterà di nuovi strumenti per accrescere il potenziale di raccolta fondi attraverso l’apertura alle aziende con l’Associazione di Partner Brera (APB), e l’offerta di deducibilità ai soggetti americani con l’Associazione American Friends of Brera.

Che la rivoluzione abbia inizio.


Per approfondimenti:
Guida d'arte di Milano 

COMMENTI