Dal 5 al 24 febbraio a Milano
Caravaggio incontra Rembrandt: due big del Seicento per l’Ottavo Dialogo di Brera
Michelangelo Merisi da Caravaggio, Cena in Emmaus
Francesca Grego
05/02/2019
Milano - Due maestri della luce sono i protagonisti dell’Ottavo Dialogo della Pinacoteca di Brera: un appuntamento ad alto tasso di emozioni, che da oggi, 5 febbraio, al 24 del mese vedrà la formidabile coppia Rembrandt-Caravaggio confrontarsi attraverso due capolavori che condividono lo stesso soggetto.
Si tratta della Cena in Emmaus di Michelangelo Merisi, gioiello del museo milanese, e della Cena dei pellegrini in Emmaus di Rembrandt van Rijn, proveniente dal Musée Jacquemart-André di Parigi, esposti insieme per la prima volta nella storia.
In comune tra le opere la potente tensione drammatica espressa in due tele dai forti contrasti. Caravaggio dipinse la sua nel 1606, anno di nascita Rembrandt, che a sua volta mostra di conoscere bene la lezione del collega nonostante abbia solo 23 anni. Dal fondo del dipinto olandese, una luce violenta svela il profilo del Cristo e delinea una scena concitata e irreale, interpretando in modo nuovo il passo dei Vangeli. Il volto del Messia tuttavia resta in ombra, in ossequio alla tradizione protestante che ne proibisce la rappresentazione.
Altrettanto intensa, ma dall’espressività più pacata, la versione di Caravaggio spicca per il notevole naturalismo e l’essenzialità cromatica, che insieme all’uso teatrale della luce danno risalto alle emozioni e alla sacralità della scena.
Tecniche, iconografie, sensibilità e scelte stilistiche dialogano nella nuova sala che la Pinacoteca di Brera ha allestito di recente proprio intorno al capolavoro caravaggesco, nel primo episodio dei Dialoghi che ha luogo dopo la ristrutturazione completa del museo.
L’evento espositivo “Attorno alla Cena in Emmaus. Caravaggio incontra Rembrandt” è frutto di accordo tra l’istituzione diretta da James Bradburne e il Museo Jacquemart-André, che negli ultimi mesi si è tradotto in un prestigioso scambio di prestiti. Dallo scorso settembre, infatti, la Cena di Rembrandt aveva sostituito nel percorso braidense il dipinto caravaggesco, volato a Parigi per la grande mostra “Caravaggio a Roma. Amici e nemici”.
Mentre in Olanda si celebrano l’anno di Rembrandt e il Secolo d’Oro, in Italia è per la prima volta è possibile ammirare insieme i due capolavori, in uno scorcio inedito della grande stagione del Seicento europeo.
Leggi anche:
• Un’altra Cena in Emmaus: in arrivo a Brera il capolavoro di Rembrandt
• Inaugura con Rembrandt il 2019 del Louvre Abu Dhabi
• Viaggi d’Arte – In Olanda per l’anno di Rembrandt
• Completato il riallestimento della Pinacoteca: riparte dall’Ottocento il futuro di Brera
Si tratta della Cena in Emmaus di Michelangelo Merisi, gioiello del museo milanese, e della Cena dei pellegrini in Emmaus di Rembrandt van Rijn, proveniente dal Musée Jacquemart-André di Parigi, esposti insieme per la prima volta nella storia.
In comune tra le opere la potente tensione drammatica espressa in due tele dai forti contrasti. Caravaggio dipinse la sua nel 1606, anno di nascita Rembrandt, che a sua volta mostra di conoscere bene la lezione del collega nonostante abbia solo 23 anni. Dal fondo del dipinto olandese, una luce violenta svela il profilo del Cristo e delinea una scena concitata e irreale, interpretando in modo nuovo il passo dei Vangeli. Il volto del Messia tuttavia resta in ombra, in ossequio alla tradizione protestante che ne proibisce la rappresentazione.
Altrettanto intensa, ma dall’espressività più pacata, la versione di Caravaggio spicca per il notevole naturalismo e l’essenzialità cromatica, che insieme all’uso teatrale della luce danno risalto alle emozioni e alla sacralità della scena.
Tecniche, iconografie, sensibilità e scelte stilistiche dialogano nella nuova sala che la Pinacoteca di Brera ha allestito di recente proprio intorno al capolavoro caravaggesco, nel primo episodio dei Dialoghi che ha luogo dopo la ristrutturazione completa del museo.
L’evento espositivo “Attorno alla Cena in Emmaus. Caravaggio incontra Rembrandt” è frutto di accordo tra l’istituzione diretta da James Bradburne e il Museo Jacquemart-André, che negli ultimi mesi si è tradotto in un prestigioso scambio di prestiti. Dallo scorso settembre, infatti, la Cena di Rembrandt aveva sostituito nel percorso braidense il dipinto caravaggesco, volato a Parigi per la grande mostra “Caravaggio a Roma. Amici e nemici”.
Mentre in Olanda si celebrano l’anno di Rembrandt e il Secolo d’Oro, in Italia è per la prima volta è possibile ammirare insieme i due capolavori, in uno scorcio inedito della grande stagione del Seicento europeo.
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