Una vita al massimo... dello stile

Jackie Kennedy
 

11/04/2005

Jacqueline Lee Bouvier nasce nel 1928 a East Hampton, nello stato di New York. Il mondo la conosce nel 1953, quando sposa il bello e giovane John Fitzgerald Kennedy. Il pianeta la acclama nel 1960 quando diventa First Lady. Le donne la imitano da allora. Bastano un tailleur bon ton con maniche a tre quarti di Oleg Cassini e un cappellino a scatola di pillole di Roy Halston per trasformare Jackie da ‘semplice’ moglie del presidente a “Sua Eleganza” secondo un’azzeccata definizione dell'autorevole rivista di moda 'Wwd'. Indimenticabile il tailleur rosa che la signora Kennedy indossava il 22 novembre del 1963 a Dallas quando venne ucciso il marito. Ma è dell’italianissmo Valentino (che nel 1967 ha disegnato un’intera collezione solo per lei) l’abito delle sue seconde nozze nel 1968 con il ricco armatore greco Aristotele Onassis. L’America si sente tradita da quella che forse avrebbe voluto rimanesse l'eterna vedova di JFK. Ma non smette di volerle bene, e soprattutto di copiarla. Le tracolle di Hermès con la fibbia a forma di H vanno a ruba. Così come gli occhiali da sole ovali. Jackie sfrutta le sue vacanze a Capri per far conoscere al mondo intero i sandali di Canfora, calzolaio locale che confezionava per lei dozzine di modelli, a qualunque ora del giorno e della notte, se necessario. E se richiesto dalla bella Jaqueline. Seconda vedovanza. E da allora l’esistenza intensa e mondana di Jackie O' viene vissuta in sordina, lontano dai clamori del jet set, ma mai dimenticata. La sudamericana Carolina Herrera diventa amica e stilista di fiducia. Sino al 1994 quando un male incurabile spegne la più elegante e duraturo trend setter che l’America e il mondo abbiano mai avuto.

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