Teatro Marchetti il volo della Fenice

Il Teatro Filippo Marchetti di Camerino
 

05/08/2002

Fino al 1728 non esiste un teatro a Camerino. Il primo teatro pubblico viene costruito nel Palazzo Comunale con il nome di “Teatro la Fenice”, una struttura interamente in legno e dalle dimensioni molto ridotte, con una forma circolare e quattro ordini di palchi. Il nuovo impianto diventa presto la sede di un’intensa attività teatrale caratterizzata soprattutto dalla rappresentazione di oratori drammatici e di drammi musicali. Nell’Ottocento l’opera lirica si afferma come la regina incontrastata della scena, richiamando un pubblico sempre più vasto e Camerino registra la presenza di autori del calibro di Pietro Carlo Guglielmi, Giovanni Simone Mayr e il grande Rossini. Di fronte alle nuove esigenze il vecchio teatro comincia a manifestare la sua carenza in termini di spazio e di sicurezza. Nasce così, nel 1845, il progetto di un nuovo teatro da parte dell'architetto Vincenzo Ghinelli di Senigallia, autore, tra l’altro, del teatro di Senigallia. Il teatro ha una pianta a ferro di cavallo con tre ordini di palchi e un loggione a balconata. Artisti come il Domenichini, il Recanatini e il Migliori sono i decoratori della sala dei palchi, di gusto neoclassico. Il nuovo Teatro la Fenice riapre nel 1857 con una importante stagione lirica che comprende la prima opera composta da Filippo Marchetti appena l’anno prima, il Gentile da Varano, diretta dall’autore. Nel 1872 si procede ad un completo restauro del teatro affidato ai pittori camerinesi Filippo Serafini e Giuseppe Rinaldi. Ad inaugurare il nuovo edificio due celebri rappresentazioni: il Faust di Gounod e il Rigoletto di Verdi. È del 1881 la dedica del teatro a Filippo Marchetti, per onorare il successo che aveva riscosso il loro concittadino. L’avvenimento viene celebrato con la messa in scena della sua opera più nota ed apprezzata, il Ruy Blas. Il nuovo secolo, che si apre con un secondo restauro (1902-1905) affidato al pittore Francesco Ferranti, consacra definitivamente l’appartenenza simbolica del teatro a Filippo Marchetti con solenni celebrazioni in suo onore. Dal centenario della nascita del compositore, nel maggio 1931, alle Celebrazioni rossiniane del 9 settembre 1934 che includono l’esecuzione della “Grande aria” dal Ruy Blas. Dopo almeno quattro stagioni liriche di folgorante successo il degrado che l’edificio subisce durante gli anni Settanta conduce inesorabilmente alla sua chiusura. Il lungo restauro si protrae sino al 1990 quando finalmente il teatro viene riaperto al pubblico con una serata di inaugurazione affidata alla celebre voce di Cecilia Gasdia e alle armonie della Budapest Philarmonic Orchestra. 1990-2000: dieci anni d’oro per il teatro comunale Filippo Marchetti che su uno stesso palco ha realizzato la sintesi di opere classiche e moderne, musicali e di prosa, allegre e drammatiche. Dieci anni alle nostre spalle: dieci anni di un grande teatro dieci anni del “Nostro Teatro” per rivedere storie di oggi e di ieri e ritrovare, in una comune emozione, la gioia di vivere insieme. (Mario Giannella, sindaco di Camerino)