Dall’8 gennaio Pompei. La città viva
Pompei, tra storie e gloria, in un podcast in sei episodi

La cover della serie podcast "Pompei. La città viva"
Samantha De Martin
07/01/2021
Parole e bellezza. Dalla frenesia dei mercati e delle taverne ai suoi luoghi proibiti, l’eterna Pompei si racconta attraverso un podcast in sei episodi che unisce antico e moderno, mito e storia, Goethe, Winckelmann e Robert Harris.
Da domani, 8 gennaio, ogni venerdì, e per sei settimane, sarà possibile scaricare gli episodi di Pompei la città viva, un podcast prodotto da Piano P per il Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con Electa, in occasione della prossima riapertura al pubblico dell'Antiquarium.
Per ascoltare gli episodi basterà sintonizzarsi su Spotify, Spreaker, Apple Podcast e su tutte le principali app gratuite per l’ascolto dei podcast.
La fine, la scoperta e la rinascita della città, sepolta, in meno di venti ore, da dieci miliardi di tonnellate di magma, vapori e gas, in quello sciagurato 24 ottobre del 79 d.C, si raccontano per la prima volta nei sei episodi condotti da Carlo Annese, attraverso le voci di ventisei tra accademici, archeologi, artisti scrittori. Saranno loro, assieme al direttore Massimo Osanna, a ripercorrere la storia e la suggestiva evoluzione della città fino al rilancio del suo Parco Archeologico.

Leda e il Cigno | Courtesy Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il fermento tra le strade, i sussurri dentro le domus e nei lupanari, l’epopea degli scavi iniziata nel 1748 sotto Re Carlo di Borbone, la vita, oggi, che continua a scorrere all’ombra del vulcano, sotto la minaccia incombente della catastrofe, rivivono nelle voci di Valeria Parrella, Pappi Corsicato, Catharine Edwards, Maurizio De Giovanni, Andrea Marcolongo.
Ci sarà modo di assaggiare il vino che si è ripreso a produrre da alcuni anni, e di osservare gli edifici, ancora intatti, che, a inizio Novecento, offrirono a Le Corbusier le basi per la sua idea di architettura.
In questa saga, illuminata ancora oggi dalla prospettiva di altri importanti ritrovamenti nei 22 ettari ancora da scoprire, non mancano gli uomini e le donne che - da Giuseppe Fiorelli, primus inventor della tecnica dei calchi, ad Annamaria Ciarallo, che ha ricostruito la flora del tempo - hanno riportato Pompei alla vita.
L’ultimo episodio sarà dedicato al fascino esercitato dalla città, dal Grand Tour a Lonely Planet, dalla lirica al cinema di Sergio Leone, da Picasso ai Pink Floyd. Il museo a cielo aperto che il mondo ci invidia diventa così un generatore di storie, che i nuovi ritrovamenti continuano a rendere inesauribile.

Parco Archeologico di Pompei | Foto: © Graham-H via Pixabay
Leggi anche:
• L'ultima meraviglia di Pompei: riemerge per intero il "fast food" della Regio V
Da domani, 8 gennaio, ogni venerdì, e per sei settimane, sarà possibile scaricare gli episodi di Pompei la città viva, un podcast prodotto da Piano P per il Parco Archeologico di Pompei in collaborazione con Electa, in occasione della prossima riapertura al pubblico dell'Antiquarium.
Per ascoltare gli episodi basterà sintonizzarsi su Spotify, Spreaker, Apple Podcast e su tutte le principali app gratuite per l’ascolto dei podcast.
La fine, la scoperta e la rinascita della città, sepolta, in meno di venti ore, da dieci miliardi di tonnellate di magma, vapori e gas, in quello sciagurato 24 ottobre del 79 d.C, si raccontano per la prima volta nei sei episodi condotti da Carlo Annese, attraverso le voci di ventisei tra accademici, archeologi, artisti scrittori. Saranno loro, assieme al direttore Massimo Osanna, a ripercorrere la storia e la suggestiva evoluzione della città fino al rilancio del suo Parco Archeologico.

Leda e il Cigno | Courtesy Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Il fermento tra le strade, i sussurri dentro le domus e nei lupanari, l’epopea degli scavi iniziata nel 1748 sotto Re Carlo di Borbone, la vita, oggi, che continua a scorrere all’ombra del vulcano, sotto la minaccia incombente della catastrofe, rivivono nelle voci di Valeria Parrella, Pappi Corsicato, Catharine Edwards, Maurizio De Giovanni, Andrea Marcolongo.
Ci sarà modo di assaggiare il vino che si è ripreso a produrre da alcuni anni, e di osservare gli edifici, ancora intatti, che, a inizio Novecento, offrirono a Le Corbusier le basi per la sua idea di architettura.
In questa saga, illuminata ancora oggi dalla prospettiva di altri importanti ritrovamenti nei 22 ettari ancora da scoprire, non mancano gli uomini e le donne che - da Giuseppe Fiorelli, primus inventor della tecnica dei calchi, ad Annamaria Ciarallo, che ha ricostruito la flora del tempo - hanno riportato Pompei alla vita.
L’ultimo episodio sarà dedicato al fascino esercitato dalla città, dal Grand Tour a Lonely Planet, dalla lirica al cinema di Sergio Leone, da Picasso ai Pink Floyd. Il museo a cielo aperto che il mondo ci invidia diventa così un generatore di storie, che i nuovi ritrovamenti continuano a rendere inesauribile.

Parco Archeologico di Pompei | Foto: © Graham-H via Pixabay

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