La vera faccia di Hollywood

Disastro a Hollywood
 

21/04/2009

Un cast d’eccezione, capitanato da un evergreen Robert De Niro e con una scia di grandi attori al seguito: da Sean Penn a Bruce Willis, da John Turturro, Stanley Tucci  a donne bellissime come Robin Wright Penn, Catherine Keener e Kristen Stewart. Il film, che riesce a combinare commedia e drammaticità, racconta Hollywood dal punto di vista di Ben (Robert De Niro), noto produttore cinematografico alle prese con problemi sul lavoro ed una vita privata che non gli lascia un attimo di respiro. Due settimane immersi nella sua vita.

A vederla dal di  fuori, la vita ad Hollywood si mostra così affascinante tanto da stuzzicare l’invidia. In realtà Barry Levinson e gli stessi attori sono abilissimi a dare la reale idea della frenesia e delle fandonie che girano intorno a questo mondo. C’è Ben, che deve farsi in quattro per cercare finanziamenti per i suoi nuovi progetti e che in tutto questo tram tram, dovrà barcamenarsi anche tra i problemi di casa, per esempio quelli con le sue ex mogli e con dei figli che faticosamente riesce a gestire. Poi ci sono Sean Penn e Bruce Willis che, con grande auto-ironia, riescono in maniera eccellente ad interpretare loro stessi. Un divertente John Turturro, agente dei divi, che incarna splendidamente  la realtà che si nasconde dietro lo star system: un uomo impaurito dai suoi stessi clienti, che si ritrova a convivere con i tempi ristretti che caratterizzano il mondo cinematografico e con i problemi psicosomatici ogni qual volta debba affrontare dei problemi. In breve, tutto quello che un agente di successo dovrebbe evitare per essere riconosciuto tale.

Una pellicola che non può essere considerata una parodia dello star biz hollywoodiano, quanto piuttosto una reale dissacrazione di quanto davvero si nasconda dietro le luci sfavillanti che ci sottraggono alla vista della realtà per proporci qualcosa che, di fatto, è solo finzione. Il personaggio di De Niro è chiaramente una vittima del sistema: sommerso dalle mille conversazioni al cellulare, dalle paure delle sue azioni e dalle menzogne costretto a volte a raccontare per venire fuori da situazioni imbarazzanti. In poche parole: un equilibrio precario!

Quanti di noi riuscirebbero ad uscire sani da un mondo che di luccicante ha ben poco? Fama, successo, denaro, tutto ciò che chiunque vorrebbe fosse suo. Ma ci chiediamo: “ A quale prezzo?”.


 
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