Dal 20 al 26 gennaio sul piccolo schermo
La settimana dell'arte in tv, dalla "Nave dei folli" e Dorothea Lange ai capolavori perduti di Klimt
Dorothea Lange, Destitute pea pickers in California. Mother of seven children. Age thirty-two. Nipomo, California, 1936 The New York Public Library | Library of Congress Prints and Photographs Division Washington
Samantha De Martin
20/01/2025
Su Sky Arte la nuova docuserie Sky Exclusive
C’è anche la scultrice francese Camille Claudel a guidare la “Nave dei folli”, la nuova docuserie Sky Exclusive che, a partire da oggi, 20 gennaio, su Sky Arte, ripercorrerà in sei puntate lo stigma della diversità nel corso della storia.
Perché secondo gli antichi, coloro che non ubbidivano alle convenzioni sociali sarebbero stati condannati a una vita errante, allontanati per sempre dalla città, abbandonati a bordo di una nave, senza possibilità di ritorno sulla terra ferma.
Protagonisti delle sei puntate saranno sei personaggi del passato dalle vite incredibili: Nerone, Camille Claudel, Robert Schumann, Madeleine Pelletier, Cesare Lombroso e Lev Tolstoj, Giovanna di Castiglia.
Il racconto di Carlo Lucarelli, arricchito da ricostruzioni storiche animate che coniugano illustrazioni digitali e proiezioni analogiche, intreccerà i fatti storici con le testimonianze di esperti che hanno condotto studi psichiatrici recenti, scavando nella dimensione umana di personaggi del passato.
Carlo Lucarelli | Courtesy Sky Arte
Ad arricchire la narrazione saranno alcune testimonianze di studiosi, dallo psicoterapeuta e divulgatore Michele Mezzanotte all’attivista Cathy La Torre, dallo storico della medicina all’Università di Pavia, Paolo Mazzarello a Gaspare Palmieri, psichiatra e psicoterapeuta.
“La nave dei folli. Oltre la ragione”, questo il titolo della docuserie, sarà l’occasione per aprire una riflessione sulla neurodiversità, questione ancora oggi fraintesa e segnata dal pregiudizio. Nella prima puntata in onda questa sera (alle 21.15) Carlo Lucarelli introdurrà Nerone, imperatore romano emblema della follia al potere. Ma cosa c’è di vero nella leggenda più nera dell’antica Roma?
A seguire, il secondo episodio (alle 21.50) racconterà la scultrice Camille Claudel, le cui idee innovative sulla materia e il movimento hanno influenzato l’intera arte di Auguste Rodin.
Giovedì 23 gennaio alle 21.15 e venerdì 24 alle 14.30 il film Maledetto Modigliani renderà omaggio al pittore livornese dalla vita breve e tormentata, in occasione dell’anniversario della morte avvenuta il 24 gennaio del 1920. A presentare il maestro dei colli lunghi è l’originale punto di vista di Jeanne Hébuterne, la sua ultima giovane compagna.
Sabato 25 gennaio alle 16.20, una produzione Sky Arte dal titolo Il Mistero dei Capolavori Perduti - Klimt e il Terzo Reich ci guiderà alla scoperta delle accattivanti storie di sette grandi dipinti tragicamente scomparsi. Nell'episodio, un team di esperti rimaterializzerà "Medicina" di Gustav Klimt, capolavoro distrutto in un incendio alla fine della Seconda guerra mondiale.
Frame dal docu-film Maledetto Modigliani
Su Rai 5 va in scena la fotografia d'autore
La sua celebre The Migrant Mother è senza dubbio una delle immagini più riconosciute al mondo, un ritratto commovente nello sguardo tormentato di una madre rivolto verso un futuro incerto, divenuto emblema della Grande Depressione.
L’autrice di questo potente scatto è la fotografa statunitense Dorothea Lange, al centro del documentario “Dorothea Lange. Catturare la luce”, in onda mercoledì 22 gennaio alle 21.15 in prima visione su Rai 5 per “Art Night” con Neri Marcorè.
Diretto e narrato dalla nipote della Lange, Dyanna Taylor, pluripremiata regista, il documentario esplora la vita, le passioni e la visione intransigente di una donna che attraverso la sua macchina fotografica ha documentato cinque decenni turbolenti di storia americana. La stessa Dyanna Taylor - che ha imparato a vedere il mondo visivo attraverso gli occhi della nonna - all’interno del documentario intreccia ricordi familiari intimi, diari frutto di con una ricerca approfondita e filmati inediti per fare emergere la vita e l’opera della Lange, i suoi trionfi e le sue sofferenze. Molto più di un semplice racconto della biografia di un’artista, il documentario mette in luce le convinzioni profonde che permisero alla Lange di trasmettere una così straordinaria potenza attraverso le sue fotografie. Divenendo quasi invisibile di fronte ai suoi soggetti, la fotografa riusciva a ottenere l'intimità, marchio distintivo del suo lavoro, dando vita a immagini che avrebbero spinto l'America verso la giustizia sociale.
C’è anche la scultrice francese Camille Claudel a guidare la “Nave dei folli”, la nuova docuserie Sky Exclusive che, a partire da oggi, 20 gennaio, su Sky Arte, ripercorrerà in sei puntate lo stigma della diversità nel corso della storia.
Perché secondo gli antichi, coloro che non ubbidivano alle convenzioni sociali sarebbero stati condannati a una vita errante, allontanati per sempre dalla città, abbandonati a bordo di una nave, senza possibilità di ritorno sulla terra ferma.
Protagonisti delle sei puntate saranno sei personaggi del passato dalle vite incredibili: Nerone, Camille Claudel, Robert Schumann, Madeleine Pelletier, Cesare Lombroso e Lev Tolstoj, Giovanna di Castiglia.
Il racconto di Carlo Lucarelli, arricchito da ricostruzioni storiche animate che coniugano illustrazioni digitali e proiezioni analogiche, intreccerà i fatti storici con le testimonianze di esperti che hanno condotto studi psichiatrici recenti, scavando nella dimensione umana di personaggi del passato.
Carlo Lucarelli | Courtesy Sky Arte
Ad arricchire la narrazione saranno alcune testimonianze di studiosi, dallo psicoterapeuta e divulgatore Michele Mezzanotte all’attivista Cathy La Torre, dallo storico della medicina all’Università di Pavia, Paolo Mazzarello a Gaspare Palmieri, psichiatra e psicoterapeuta.
“La nave dei folli. Oltre la ragione”, questo il titolo della docuserie, sarà l’occasione per aprire una riflessione sulla neurodiversità, questione ancora oggi fraintesa e segnata dal pregiudizio. Nella prima puntata in onda questa sera (alle 21.15) Carlo Lucarelli introdurrà Nerone, imperatore romano emblema della follia al potere. Ma cosa c’è di vero nella leggenda più nera dell’antica Roma?
A seguire, il secondo episodio (alle 21.50) racconterà la scultrice Camille Claudel, le cui idee innovative sulla materia e il movimento hanno influenzato l’intera arte di Auguste Rodin.
Giovedì 23 gennaio alle 21.15 e venerdì 24 alle 14.30 il film Maledetto Modigliani renderà omaggio al pittore livornese dalla vita breve e tormentata, in occasione dell’anniversario della morte avvenuta il 24 gennaio del 1920. A presentare il maestro dei colli lunghi è l’originale punto di vista di Jeanne Hébuterne, la sua ultima giovane compagna.
Sabato 25 gennaio alle 16.20, una produzione Sky Arte dal titolo Il Mistero dei Capolavori Perduti - Klimt e il Terzo Reich ci guiderà alla scoperta delle accattivanti storie di sette grandi dipinti tragicamente scomparsi. Nell'episodio, un team di esperti rimaterializzerà "Medicina" di Gustav Klimt, capolavoro distrutto in un incendio alla fine della Seconda guerra mondiale.
Frame dal docu-film Maledetto Modigliani
Su Rai 5 va in scena la fotografia d'autore
La sua celebre The Migrant Mother è senza dubbio una delle immagini più riconosciute al mondo, un ritratto commovente nello sguardo tormentato di una madre rivolto verso un futuro incerto, divenuto emblema della Grande Depressione.
L’autrice di questo potente scatto è la fotografa statunitense Dorothea Lange, al centro del documentario “Dorothea Lange. Catturare la luce”, in onda mercoledì 22 gennaio alle 21.15 in prima visione su Rai 5 per “Art Night” con Neri Marcorè.
Diretto e narrato dalla nipote della Lange, Dyanna Taylor, pluripremiata regista, il documentario esplora la vita, le passioni e la visione intransigente di una donna che attraverso la sua macchina fotografica ha documentato cinque decenni turbolenti di storia americana. La stessa Dyanna Taylor - che ha imparato a vedere il mondo visivo attraverso gli occhi della nonna - all’interno del documentario intreccia ricordi familiari intimi, diari frutto di con una ricerca approfondita e filmati inediti per fare emergere la vita e l’opera della Lange, i suoi trionfi e le sue sofferenze. Molto più di un semplice racconto della biografia di un’artista, il documentario mette in luce le convinzioni profonde che permisero alla Lange di trasmettere una così straordinaria potenza attraverso le sue fotografie. Divenendo quasi invisibile di fronte ai suoi soggetti, la fotografa riusciva a ottenere l'intimità, marchio distintivo del suo lavoro, dando vita a immagini che avrebbero spinto l'America verso la giustizia sociale.
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