I programmi da non perdere dal 28 ottobre al 3 novembre
La settimana dell’arte in tv, da Tiziano a Boccioni
Umberto Boccioni, Rissa in galleria, 1910, Milano, Pinacoteca di Brera, Dalla Collezione Emilio e Maria Jesi. Dimensioni: 76×64 cm
Francesca Grego
28/10/2024
Formidabile Boccioni, il genio futurista apre la settimana su Rai 5
Un viaggio nell’arte rivoluzionaria e nella vita avventurosa di Umberto Boccioni, anima del Futurismo, artista inquieto e geniale: l’appuntamento è per martedì 29 ottobre alle 19.35 su Rai 5. Nel documentario Formidabile Boccioni di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà, diretto da Franco Rado, a restituire il ritratto di Boccioni sono illustri studiosi del Futurismo, collezionisti e direttori di musei, ma anche eccezionali testimoni come Romana Severini, figlia del pittore Gino Severini. Tra filmati d’epoca, episodi poco noti e immagini di celebri capolavori scorre la parabola dell’artista, mentre sullo sfondo prendono vita l’Italia della Grande Guerra e l’Europa delle avanguardie. Fino alla misteriosa storia della scultura Forme uniche della continuità nello spazio, un giallo ancora da indagare.
Dalla parte del naufragio: tutta l’arte di Emilio Vedova
Una Venezia quasi eterea fa da sfondo al ritratto di uno dei più significativi pittori del Novecento italiano nel documentario di Tomaso Pessina Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio, in onda su Rai 5 mercoledì 30 ottobre alle 19.10. La voce di Toni Servillo dà vita ai scritti dell’artista tra video inediti, rare registrazioni audio, interviste illuminanti.
Figura chiave del contemporaneo non solo in Italia, l'artista veneziano ha attraversato l'ultimo secolo con il pennello caparbiamente in mano, la passione per l'insegnamento, l'energia di una ricerca intima e dispendiosa, protesa fuori dalla tela per confrontarsi con lo spazio e dare voce al movimento con segni vibranti “come nervi tesi”. Partecipa alla sua prima Biennale di Venezia nel 1948, nel 1960 riceve il Gran Premio per la pittura e nel 1997 il Leone d’Oro alla carriera.
“Dipingere vuol dire trovarsi sempre senza fissa dimora, con i diavoli alle spalle che spingono avanti la tua mano, il tuo braccio, tutto il tuo corpo”, dice: “Chissà che cosa si registra alla fine sulla tela: sgorbi, lava, sesso, impossibilità, sbarre, segni... Un territorio imprendibile che mi cambia in continuazione davanti agli occhi come fosse abitato da un animismo tremendo”.
Emilio Vedova dal film "Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio" | Courtesy © 2019 Fondazione Emilio e Annabianca Vedova
Lucio Fontana superstar ad Art Night
Torna anche mercoledì 30 l’appuntamento serale con Art Night, questa settimana dedicato a uno degli artisti italiani più dirompenti del XX secolo: scritto da Valeria Schiavoni con la regia di Barbara Pozzoni, il documentario Lucio Fontana condensa in poco meno di un’ora la ricchezza della ricerca del maestro e la varietà delle sue sperimentazioni, in un periodo di grande fermento e in una città in piena espansione: Milano, dove oggi è ancora possibile vedere le sue opere nel Cimitero Monumentale, in alcune abitazioni private, chiese e importanti musei.
Non c’è materiale che Fontana non abbia sperimentato nel corso della sua carriera: la ceramica, il bronzo, il mosaico, vernici diverse e persino la luce. Nel ’52 accolse la sfida della tv, su cui scrisse un manifesto. E le Teche Rai conservano alcune sue preziose interviste, dove l’artista appare con il suo caratteristico sorriso e le sue argute riflessioni sull’arte.
Se oggi i Concetti spaziali di Fontana - universalmente noti come “Buchi” e “Tagli” - sono opere iconiche battute all’asta in tutto il mondo a cifre da capogiro, a quei tempi furono davvero in pochi ad apprezzarli. Il documentario ne ripercorre la genesi con interviste a esperti come Luca Massimo Barbero, direttore scientifico della Fondazione Lucio Fontana, studiosi e artisti contemporanei, in un viaggio a 360 gradi nell’universo dell’artista.
Dal documentario "Lucio Fontana" di Valeria Schiavoni per la regia di Barbara Pozzoni I Courtesy Rai Cultura
Un grande maestro da riscoprire, Duilio Cambellotti
Da Roma alla Sicilia, passando per la Pianura Pontina, Duilio Cambellotti (1876-1960) ha decorato dimore nobiliari e scuole di campagna, creato scenografie e lampioni stradali, ridisegnando la quotidianità degli italiani. Pittore, scultore, grafico, ceramista, scenografo, costumista, arredatore, incisore, il poliedrico maestro è pronto a raccontarsi in tutta la sua attualità nel documentario Duilio Cambellotti Arte senza fine, in onda giovedì 31 ottobre alle 19.30 su Rai 5.
Artista di respiro europeo con oltre 8000 opere all’attivo, Cambellotti ha sempre posto l’uomo e la natura al centro della sua ricerca. Si è espresso con le tecniche e negli ambiti creativi più disparati, eppure a guidarlo è stata una sola urgenza: comunicare la bellezza al maggior numero di persone possibile. Il doc scritto e diretto da Claudia Pampinella con la consulenza della storica Caterina Brazzi Castracane ci invita a viaggiare nel lavoro del maestro, evidenziandone il contributo al rinnovamento delle arti decorative secondo il principio di unità e sintesi delle arti che oggi si conferma di estrema modernità.
Le forme della meraviglia secondo Mario Ceroli
A breve lo vedremo in mostra a Palazzo Citterio, il nuovo, attesissimo spazio della Pinacoteca di Brera dedicato al Moderno e al Contemporaneo. Nel frattempo Mario Ceroli si racconta in tv nel documentario Le forme della meraviglia di Guido Talarico, in onda venerdì 1° novembre alle 19.10 su Rai 5. “All’inizio ho scelto il legno perché ero molto povero, dovevo lavorare con i materiali di scarto”, ricorda il maestro, che da giovane artista con pochi mezzi divenne presto un instancabile sperimentatore. Tra le personalità più innovative della scena contemporanea italiana e tra i principali esponenti della scuola di Piazza del Popolo, Ceroli ha sempre dimostrato un’originalità che lo rende refrattario alle definizioni. La forte artigianalità del suo lavoro, lontana dalle tecniche industriali utilizzate dalla Pop americana, lo avvicinerà agli artisti della nascente Arte Povera, nella quale sarà presto cooptato. A distinguere il maestro abruzzese è l’amore per la materia, ma anche la passione per il teatro, che lo porterà a lavorare per il Riccardo III di Ronconi, per Orgia di Pasolini, per il Trovatore con Patroni Griffi, per Norma con Bolognini. Il palco e il set diventeranno così il luogo ideale dove ospitare mostre troppo grandi e complesse per essere chiuse in una galleria.
Tiziano Vecellio, Flora. Dal docufilm "Tiziano. L'impero del colore" I Courtesy Nexo Digita
Da Tiziano a Edward Hopper, i programmi da non perdere su Sky Arte
Un viaggio attorno al mondo in compagnia dei più grandi artisti di tutti i tempi, o alla scoperta di capolavori e luoghi d’arte da una sponda all’altra dell’Oceano: è questa la promessa della settimana di Sky Arte, che inizia con un documentario dedicato a uno dei più conosciuti monumenti del globo. L’appuntamento è per lunedì 28 ottobre alle 21.15 con Statua della Libertà. Madre degli esuli di Fenton Bailey e Randy Barbato, che ripercorre la storia della statua fin dalla sua ideazione, tra aneddoti curiosi, incredibili dettagli tecnici e fascinose immagini d’archivio.
Martedì 29 restiamo negli States con Hopper: una storia d’amore americana di Phil Grabsky, per conoscere meglio un artista simbolo dell’arte statunitense, mentre giovedì 31 si torna in Italia per una serata interamente dedicata al Rinascimento con i docufilm Tiziano. L’impero del colore (21.15), Botticelli. Inferno (22.55) e Michelangelo - Santo e Peccatore (00.35).
Domenica 3 novembre si viaggia invece alla volta di due città d’arte per antonomasia con i documentari Parigi - La città dell’amore (in onda alle 11) e Colosseo - Il gioiello di Roma (alle 12).
Per tutta la settimana la serie Sky Grandi Maestri ci terrà compagnia con i ritratti dei grandi pittori del passato, da Giotto ad Andrea Mantegna, da Giovanni Bellini a Guido Reni, passando per Antonello da Messina, Correggio, Paolo Uccello, Luca Signorelli, Pontormo, Parmigianino (da lunedì a venerdì alle 13.10).
Edward Hopper, Nighthawks, 1942, Olio su tela, 152.4 x 84.1 cm | Courtesy of Friends of American Art Collection, Art Institute Chicago
Un viaggio nell’arte rivoluzionaria e nella vita avventurosa di Umberto Boccioni, anima del Futurismo, artista inquieto e geniale: l’appuntamento è per martedì 29 ottobre alle 19.35 su Rai 5. Nel documentario Formidabile Boccioni di Eleonora Zamparutti e Piero Muscarà, diretto da Franco Rado, a restituire il ritratto di Boccioni sono illustri studiosi del Futurismo, collezionisti e direttori di musei, ma anche eccezionali testimoni come Romana Severini, figlia del pittore Gino Severini. Tra filmati d’epoca, episodi poco noti e immagini di celebri capolavori scorre la parabola dell’artista, mentre sullo sfondo prendono vita l’Italia della Grande Guerra e l’Europa delle avanguardie. Fino alla misteriosa storia della scultura Forme uniche della continuità nello spazio, un giallo ancora da indagare.
Dalla parte del naufragio: tutta l’arte di Emilio Vedova
Una Venezia quasi eterea fa da sfondo al ritratto di uno dei più significativi pittori del Novecento italiano nel documentario di Tomaso Pessina Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio, in onda su Rai 5 mercoledì 30 ottobre alle 19.10. La voce di Toni Servillo dà vita ai scritti dell’artista tra video inediti, rare registrazioni audio, interviste illuminanti.
Figura chiave del contemporaneo non solo in Italia, l'artista veneziano ha attraversato l'ultimo secolo con il pennello caparbiamente in mano, la passione per l'insegnamento, l'energia di una ricerca intima e dispendiosa, protesa fuori dalla tela per confrontarsi con lo spazio e dare voce al movimento con segni vibranti “come nervi tesi”. Partecipa alla sua prima Biennale di Venezia nel 1948, nel 1960 riceve il Gran Premio per la pittura e nel 1997 il Leone d’Oro alla carriera.
“Dipingere vuol dire trovarsi sempre senza fissa dimora, con i diavoli alle spalle che spingono avanti la tua mano, il tuo braccio, tutto il tuo corpo”, dice: “Chissà che cosa si registra alla fine sulla tela: sgorbi, lava, sesso, impossibilità, sbarre, segni... Un territorio imprendibile che mi cambia in continuazione davanti agli occhi come fosse abitato da un animismo tremendo”.
Emilio Vedova dal film "Emilio Vedova. Dalla parte del naufragio" | Courtesy © 2019 Fondazione Emilio e Annabianca Vedova
Lucio Fontana superstar ad Art Night
Torna anche mercoledì 30 l’appuntamento serale con Art Night, questa settimana dedicato a uno degli artisti italiani più dirompenti del XX secolo: scritto da Valeria Schiavoni con la regia di Barbara Pozzoni, il documentario Lucio Fontana condensa in poco meno di un’ora la ricchezza della ricerca del maestro e la varietà delle sue sperimentazioni, in un periodo di grande fermento e in una città in piena espansione: Milano, dove oggi è ancora possibile vedere le sue opere nel Cimitero Monumentale, in alcune abitazioni private, chiese e importanti musei.
Non c’è materiale che Fontana non abbia sperimentato nel corso della sua carriera: la ceramica, il bronzo, il mosaico, vernici diverse e persino la luce. Nel ’52 accolse la sfida della tv, su cui scrisse un manifesto. E le Teche Rai conservano alcune sue preziose interviste, dove l’artista appare con il suo caratteristico sorriso e le sue argute riflessioni sull’arte.
Se oggi i Concetti spaziali di Fontana - universalmente noti come “Buchi” e “Tagli” - sono opere iconiche battute all’asta in tutto il mondo a cifre da capogiro, a quei tempi furono davvero in pochi ad apprezzarli. Il documentario ne ripercorre la genesi con interviste a esperti come Luca Massimo Barbero, direttore scientifico della Fondazione Lucio Fontana, studiosi e artisti contemporanei, in un viaggio a 360 gradi nell’universo dell’artista.
Dal documentario "Lucio Fontana" di Valeria Schiavoni per la regia di Barbara Pozzoni I Courtesy Rai Cultura
Un grande maestro da riscoprire, Duilio Cambellotti
Da Roma alla Sicilia, passando per la Pianura Pontina, Duilio Cambellotti (1876-1960) ha decorato dimore nobiliari e scuole di campagna, creato scenografie e lampioni stradali, ridisegnando la quotidianità degli italiani. Pittore, scultore, grafico, ceramista, scenografo, costumista, arredatore, incisore, il poliedrico maestro è pronto a raccontarsi in tutta la sua attualità nel documentario Duilio Cambellotti Arte senza fine, in onda giovedì 31 ottobre alle 19.30 su Rai 5.
Artista di respiro europeo con oltre 8000 opere all’attivo, Cambellotti ha sempre posto l’uomo e la natura al centro della sua ricerca. Si è espresso con le tecniche e negli ambiti creativi più disparati, eppure a guidarlo è stata una sola urgenza: comunicare la bellezza al maggior numero di persone possibile. Il doc scritto e diretto da Claudia Pampinella con la consulenza della storica Caterina Brazzi Castracane ci invita a viaggiare nel lavoro del maestro, evidenziandone il contributo al rinnovamento delle arti decorative secondo il principio di unità e sintesi delle arti che oggi si conferma di estrema modernità.
Le forme della meraviglia secondo Mario Ceroli
A breve lo vedremo in mostra a Palazzo Citterio, il nuovo, attesissimo spazio della Pinacoteca di Brera dedicato al Moderno e al Contemporaneo. Nel frattempo Mario Ceroli si racconta in tv nel documentario Le forme della meraviglia di Guido Talarico, in onda venerdì 1° novembre alle 19.10 su Rai 5. “All’inizio ho scelto il legno perché ero molto povero, dovevo lavorare con i materiali di scarto”, ricorda il maestro, che da giovane artista con pochi mezzi divenne presto un instancabile sperimentatore. Tra le personalità più innovative della scena contemporanea italiana e tra i principali esponenti della scuola di Piazza del Popolo, Ceroli ha sempre dimostrato un’originalità che lo rende refrattario alle definizioni. La forte artigianalità del suo lavoro, lontana dalle tecniche industriali utilizzate dalla Pop americana, lo avvicinerà agli artisti della nascente Arte Povera, nella quale sarà presto cooptato. A distinguere il maestro abruzzese è l’amore per la materia, ma anche la passione per il teatro, che lo porterà a lavorare per il Riccardo III di Ronconi, per Orgia di Pasolini, per il Trovatore con Patroni Griffi, per Norma con Bolognini. Il palco e il set diventeranno così il luogo ideale dove ospitare mostre troppo grandi e complesse per essere chiuse in una galleria.
Tiziano Vecellio, Flora. Dal docufilm "Tiziano. L'impero del colore" I Courtesy Nexo Digita
Da Tiziano a Edward Hopper, i programmi da non perdere su Sky Arte
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Martedì 29 restiamo negli States con Hopper: una storia d’amore americana di Phil Grabsky, per conoscere meglio un artista simbolo dell’arte statunitense, mentre giovedì 31 si torna in Italia per una serata interamente dedicata al Rinascimento con i docufilm Tiziano. L’impero del colore (21.15), Botticelli. Inferno (22.55) e Michelangelo - Santo e Peccatore (00.35).
Domenica 3 novembre si viaggia invece alla volta di due città d’arte per antonomasia con i documentari Parigi - La città dell’amore (in onda alle 11) e Colosseo - Il gioiello di Roma (alle 12).
Per tutta la settimana la serie Sky Grandi Maestri ci terrà compagnia con i ritratti dei grandi pittori del passato, da Giotto ad Andrea Mantegna, da Giovanni Bellini a Guido Reni, passando per Antonello da Messina, Correggio, Paolo Uccello, Luca Signorelli, Pontormo, Parmigianino (da lunedì a venerdì alle 13.10).
Edward Hopper, Nighthawks, 1942, Olio su tela, 152.4 x 84.1 cm | Courtesy of Friends of American Art Collection, Art Institute Chicago
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