Carol Rama a Venezia
dipinto carol Rama
18/09/2006
“CAROL RAMA. L’opera incisa 1944-2005”: una mostra che a Venezia, fino al 29 ottobre, rende omaggio all’artista torinese vincitrice del Leone d’Oro alla carriera alla 50° Biennale di Venezia del 2003, con circa trentacinque incisioni e una ventina fra disegni e dipinti, realizzati tra il 1944 e il 2005. Presente, in oltre, una scelta di pezzi unici degli ultimi anni, che mescolano pittura, oggetti e materiali diversi. L’attività incisoria corrisponde ai due periodi figurativi dell’artista: le serie realizzate negli anni ’40 e quelle dal 1993 a oggi, quando riprende a incidere producendo acqueforti, acquetinte e vernici molli.
Se le donne della serie Le Parche (1944 - 1947), esposte alla Biennale del 1948, danno il via alla rassegna, Le Amiche completano il percorso. Un mondo di ossessioni e angosce genera motivi ricorrenti: ginocchia, mani, piedi, organi sessuali, ma anche le dentature della Mucca pazza o le lingue rosse delle Malelingue vengono composti in un ritmo lieve ed elegante, spesso incline all’ironia e al grottesco. Nei pezzi unici degli ultimi anni troviamo invece anche setole di scopa, che richiamano l’irta pelliccia dei tori, o acquetinte su tela, base strutturale e suggestiva per collages bizzarri e pitture delicate.
Carol Rama (Torino 1918) è un'artista autobiografica, che in corpi femminili troncati, dentiere, letti, sedie a rotelle, animali, scarpe riflette gli aspetti più traumatici della vita, dopo l'infanzia protetta nella casa paterna. Talmente innovativa la sua Opera che la prima personale nel 1945 fu bloccata e le opere sequestrate. Negli anni '50 esce dall’autobiografismo per entrare nel gruppo del MAC (Movimento Arte Concreta) torinese, elaborando un personale concetto di astrazione, ma a partire dagli anni '60 torna al repertorio intimo, generando i dipinti definiti "bricolages" dall'amico Edoardo Sanguineti, che da allora l’accompagna con poesie e presentazioni.
Gli amici restano centrali nella vita della Rama, a cominciare dalle persone conosciute a Torino, come Felice Casorati, Albino Galvano, Italo Calvino, Massimo Mila. Negli anni '70, a Parigi e a New York con il suo gallerista Anselmino, conosce Andy Warhol, Orson Welles e soprattutto Man Ray, che frequenta fino alla morte di lui. Ed è nel 1980 che l'artista ha un incontro fondamentale con Lea Vergine, che la include, con numerosi lavori degli anni '30 e '40, nella sua mostra itinerante sulle grandi artiste del Novecento, "L'altra metà dell'avanguardia".
CAROL RAMA. L’opera incisa 1944-2005
Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna - Santa Croce, 2076
16 settembre/ - 29 ottobre 2006
a cura di Franco Masoero
Orario: 10/18 (biglietteria 10/17), chiuso lunedì
Info: www.museiciviciveneziani.it
Call center 0415209070; mkt.musei@comune.venezia.it
Se le donne della serie Le Parche (1944 - 1947), esposte alla Biennale del 1948, danno il via alla rassegna, Le Amiche completano il percorso. Un mondo di ossessioni e angosce genera motivi ricorrenti: ginocchia, mani, piedi, organi sessuali, ma anche le dentature della Mucca pazza o le lingue rosse delle Malelingue vengono composti in un ritmo lieve ed elegante, spesso incline all’ironia e al grottesco. Nei pezzi unici degli ultimi anni troviamo invece anche setole di scopa, che richiamano l’irta pelliccia dei tori, o acquetinte su tela, base strutturale e suggestiva per collages bizzarri e pitture delicate.
Carol Rama (Torino 1918) è un'artista autobiografica, che in corpi femminili troncati, dentiere, letti, sedie a rotelle, animali, scarpe riflette gli aspetti più traumatici della vita, dopo l'infanzia protetta nella casa paterna. Talmente innovativa la sua Opera che la prima personale nel 1945 fu bloccata e le opere sequestrate. Negli anni '50 esce dall’autobiografismo per entrare nel gruppo del MAC (Movimento Arte Concreta) torinese, elaborando un personale concetto di astrazione, ma a partire dagli anni '60 torna al repertorio intimo, generando i dipinti definiti "bricolages" dall'amico Edoardo Sanguineti, che da allora l’accompagna con poesie e presentazioni.
Gli amici restano centrali nella vita della Rama, a cominciare dalle persone conosciute a Torino, come Felice Casorati, Albino Galvano, Italo Calvino, Massimo Mila. Negli anni '70, a Parigi e a New York con il suo gallerista Anselmino, conosce Andy Warhol, Orson Welles e soprattutto Man Ray, che frequenta fino alla morte di lui. Ed è nel 1980 che l'artista ha un incontro fondamentale con Lea Vergine, che la include, con numerosi lavori degli anni '30 e '40, nella sua mostra itinerante sulle grandi artiste del Novecento, "L'altra metà dell'avanguardia".
CAROL RAMA. L’opera incisa 1944-2005
Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna - Santa Croce, 2076
16 settembre/ - 29 ottobre 2006
a cura di Franco Masoero
Orario: 10/18 (biglietteria 10/17), chiuso lunedì
Info: www.museiciviciveneziani.it
Call center 0415209070; mkt.musei@comune.venezia.it
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