In mostra i paesaggi del periodo trascendente
Carlo Carrà oltre il futurismo
Pino sul mare, Carlo Carrà
L.S.
08/09/2013
La prima retrospettiva allestita in territorio svizzero e dedicata a Carlo Carrà sarà in mostra al Museo d’Arte di Mendrisio dal 22 settembre 2013 al 19 gennaio 2014.
Il percorso espositivo curato da Elena Pontiggia e Simone Soldini, con la collaborazione di Chiara Gatti e Luca Carrà, si focalizzerà in particolare sulla produzione del periodo compreso tra il 1921 e il 1964.
Con la fine del Futurismo, movimento che Carrà contribuì a fondare all’inizio del Novecento, l’artista attraversò una fase di riflessione metafisica a cui seguì un’intensa meditazione dulla pittura del Trecento e del Quattrocento di cui si trova testimonianza negli scritti su Paolo Uccello, Masaccio, Piero della Francesca e Giotto. Proprio l’interpretazione in chiave moderna di Giotto in particolare lo portò a concentrarsi sulla rappresentazione della natura nella sua essenza spirituale, sintesi alla base del “realismo mitico”. Ad inaugurare questa stagione fu l’opera “Pino sul mare” (1921), capolavoro in mostra a Mendrisio insieme ad una lunga serie di paesaggi che a partire dal 1930 accolsero anche la figura umana come documentano “Estate”, “I nuotatori” e “I contadini della Versilia”.
Insieme alla retrospettiva verrà presentata una selezione di opere realizzate da autori ticinesi tra il 1920 e il 1950, capace di raccontare la forte influenza esercitata da Carrà.
Il percorso espositivo curato da Elena Pontiggia e Simone Soldini, con la collaborazione di Chiara Gatti e Luca Carrà, si focalizzerà in particolare sulla produzione del periodo compreso tra il 1921 e il 1964.
Con la fine del Futurismo, movimento che Carrà contribuì a fondare all’inizio del Novecento, l’artista attraversò una fase di riflessione metafisica a cui seguì un’intensa meditazione dulla pittura del Trecento e del Quattrocento di cui si trova testimonianza negli scritti su Paolo Uccello, Masaccio, Piero della Francesca e Giotto. Proprio l’interpretazione in chiave moderna di Giotto in particolare lo portò a concentrarsi sulla rappresentazione della natura nella sua essenza spirituale, sintesi alla base del “realismo mitico”. Ad inaugurare questa stagione fu l’opera “Pino sul mare” (1921), capolavoro in mostra a Mendrisio insieme ad una lunga serie di paesaggi che a partire dal 1930 accolsero anche la figura umana come documentano “Estate”, “I nuotatori” e “I contadini della Versilia”.
Insieme alla retrospettiva verrà presentata una selezione di opere realizzate da autori ticinesi tra il 1920 e il 1950, capace di raccontare la forte influenza esercitata da Carrà.
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Milano | Dal 29 ottobre ai Chiostri di Sant'Eustorgio - Museo Diocesano
L’Adorazione dei Magi di Botticelli è il Capolavoro per Milano 2024
-
Dal 9 al 15 settembre sul piccolo schermo
La settimana in tv, da Umberto Boccioni a Egon Schiele
-
Padova | Dal 30 novembre al 9 marzo
Un Canova mai visto in mostra al Museo diocesano di Padova
-
Napoli | A partire dal 7 settembre
La grande Pompei si accende di notte tra rievocazioni storiche e passeggiate al chiaro di luna
-
Milano | Da novembre al Museo della Permanente
Presto a Milano i vincitori del 60° Wildlife Photographer of the Year
-
Dal 2 all’8 settembre sul piccolo schermo
La settimana in tv, dai segreti di Turner alla fotografia impegnata di Paola Agosti