Dal 27 marzo al 10 luglio
Superbarocco: il Secolo d'Oro di Genova si svela tra mostre e percorsi in città

Lorenzo De Ferrari a Palazzo Carrega Cataldi I Courtesy VisitGenoa
Francesca Grego
04/03/2022
Genova - Una grande mostra e una rassegna diffusa ricca di sorprese celebrano i fasti di Genova tra il Seicento e il Settecento, quando la Repubblica ligure, all’apice della sua potenza, conobbe un’irripetibile stagione di fioritura delle arti. In poco più di un secolo pittori come Rubens, Van Dyck, Grechetto e Bernardo Strozzi impreziosirono le chiese e i palazzi della Superba con capolavori fatti per stupire ed emozionare, mentre una nuova idea di bellezza prendeva forma in pittura come in scultura, in affreschi monumentali o in minuscoli e fragili disegni, fino a coinvolgere le arti del tessuto e della maiolica.

Anton Van Dyck, Maddalena Cattaneo. National Gallery of Arts, Washington
Dal 27 marzo al 10 luglio il progetto Superbarocco svelerà al pubblico genovese le testimonianze di un passato splendente, in contemporanea con l’evento romano Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco, frutto della collaborazione tra le Scuderie del Quirinale, i Musei di Genova e la National Gallery of Arts di Washington. Negli storici spazi di Palazzo Ducale la mostra La forma della meraviglia. Capolavori a Genova tra il 1600 e il 1750 illustrerà la vivacità e l’altissimo livello artistico raggiunto dalla scena genovese attraverso le opere di maestri europei legati alla città come Rubens, Pugé e Van Dyck, da ammirare a confronto con i lavori di brillanti talenti locali, da Bernardo Strozzi a Gregorio De Ferrari. Al centro del progetto, una selezione di dipinti di grande formato - pale d’altare, ma soprattutto “quadri da stanza” di argomento sacro e profano - pronta a stimolare la curiosità con diversi inediti. Accanto a loro troveremo un prezioso campionario di sculture in marmo e in legno firmate da rinomati maestri dell’epoca, testimoni delle interessanti relazioni tra le arti che caratterizzarono gli atelier genovesi soprattutto dopo la metà del Seicento.

Orazio De Ferrari, La cattura di Sansone. Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno
Strettamente legato alla mostra di Palazzo Ducale è il percorso I Protagonisti. Capolavori a Genova 1600-1750, checondurrà i visitatori tra palazzi e musei cittadini alla scoperta dei singoli artisti o di particolari aspetti del Secolo d’Oro genovese. Dalle Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola ai Musei di Strada Nuova, passando per il Museo del’Accademia Ligustica di Belle Arti, Palazzo Reale, Palazzo Lomellino, Palazzo Tobia Pallavicino e l’Albergo dei Poveri, conosceremo da vicino i dipinti del Grechetto, dei De Ferrari, di Bartolomeo Guidobono e di Gioacchino Assereto, nonché le sculture di Filippo e Domenico Parodi e di Pierre Puget. In evidenza, la varietà e la ricchezza della scena artistica della Superba, ma anche la fitta trama di relazioni che la collega alle esperienze internazionali coeve, dalla pittura nordica alla scultura di Bernini: nasce di qui il linguaggio singolare e ricercato del Barocco genovese, nutrito dal continuo confronto tra artisti e botteghe spesso collegate tra loro.

Gioacchino Assereto, Giuseppe venduto dai fratelli I Courtesy Galerie Canesso, Parigi
E se ai Musei di Strada Nuova la mostra Superbe Maioliche ricostruirà il lusso delle tavole imbandite barocche, al Museo Diocesano il progetto Adorna d’oro, d’argento e di seta svelerà le meraviglie dei tessuti del Seicento. Il viaggio continua a Palazzo della Meridiana con l’esposizione Barocco Segreto e presso la sede di Fondazione Carige con la mostra Genova pittrice, dove ammirare i capolavori conservati nelle collezioni della banca. Tutte da scoprire le chiese del centro storico, spesso custodi di autentiche gemme: come gli affreschi di Domenico e Paolo Gerolamo Piola in San Luca, o la straordinaria quadreria che adorna la Chiesa del Gesù, dove sugli altari troneggiano le pale di Simon Vouet e del maestro barocco per eccellenza, Pieter Paul Rubens.

Filippo Parodi, Adone. Palazzo Reale, Genoa I Courtesy VisitGenoa
Leggi anche:
• Il maestro e la Superba. Il grande ritorno di Rubens a Genova
• Genova e il Barocco: intervista ai curatori della mostra alle Scuderie del Quirinale

Anton Van Dyck, Maddalena Cattaneo. National Gallery of Arts, Washington
Dal 27 marzo al 10 luglio il progetto Superbarocco svelerà al pubblico genovese le testimonianze di un passato splendente, in contemporanea con l’evento romano Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco, frutto della collaborazione tra le Scuderie del Quirinale, i Musei di Genova e la National Gallery of Arts di Washington. Negli storici spazi di Palazzo Ducale la mostra La forma della meraviglia. Capolavori a Genova tra il 1600 e il 1750 illustrerà la vivacità e l’altissimo livello artistico raggiunto dalla scena genovese attraverso le opere di maestri europei legati alla città come Rubens, Pugé e Van Dyck, da ammirare a confronto con i lavori di brillanti talenti locali, da Bernardo Strozzi a Gregorio De Ferrari. Al centro del progetto, una selezione di dipinti di grande formato - pale d’altare, ma soprattutto “quadri da stanza” di argomento sacro e profano - pronta a stimolare la curiosità con diversi inediti. Accanto a loro troveremo un prezioso campionario di sculture in marmo e in legno firmate da rinomati maestri dell’epoca, testimoni delle interessanti relazioni tra le arti che caratterizzarono gli atelier genovesi soprattutto dopo la metà del Seicento.

Orazio De Ferrari, La cattura di Sansone. Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno
Strettamente legato alla mostra di Palazzo Ducale è il percorso I Protagonisti. Capolavori a Genova 1600-1750, checondurrà i visitatori tra palazzi e musei cittadini alla scoperta dei singoli artisti o di particolari aspetti del Secolo d’Oro genovese. Dalle Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola ai Musei di Strada Nuova, passando per il Museo del’Accademia Ligustica di Belle Arti, Palazzo Reale, Palazzo Lomellino, Palazzo Tobia Pallavicino e l’Albergo dei Poveri, conosceremo da vicino i dipinti del Grechetto, dei De Ferrari, di Bartolomeo Guidobono e di Gioacchino Assereto, nonché le sculture di Filippo e Domenico Parodi e di Pierre Puget. In evidenza, la varietà e la ricchezza della scena artistica della Superba, ma anche la fitta trama di relazioni che la collega alle esperienze internazionali coeve, dalla pittura nordica alla scultura di Bernini: nasce di qui il linguaggio singolare e ricercato del Barocco genovese, nutrito dal continuo confronto tra artisti e botteghe spesso collegate tra loro.

Gioacchino Assereto, Giuseppe venduto dai fratelli I Courtesy Galerie Canesso, Parigi
E se ai Musei di Strada Nuova la mostra Superbe Maioliche ricostruirà il lusso delle tavole imbandite barocche, al Museo Diocesano il progetto Adorna d’oro, d’argento e di seta svelerà le meraviglie dei tessuti del Seicento. Il viaggio continua a Palazzo della Meridiana con l’esposizione Barocco Segreto e presso la sede di Fondazione Carige con la mostra Genova pittrice, dove ammirare i capolavori conservati nelle collezioni della banca. Tutte da scoprire le chiese del centro storico, spesso custodi di autentiche gemme: come gli affreschi di Domenico e Paolo Gerolamo Piola in San Luca, o la straordinaria quadreria che adorna la Chiesa del Gesù, dove sugli altari troneggiano le pale di Simon Vouet e del maestro barocco per eccellenza, Pieter Paul Rubens.

Filippo Parodi, Adone. Palazzo Reale, Genoa I Courtesy VisitGenoa
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