Dal 22 marzo a Firenze
Leoncillo e Arturo Martini, un omaggio alle donne e ai giovani talenti: il 2021 del Museo Novecento
Arturo Martini, La Pisana, 1933 ca., terraglia patinata chiara. Collezione Alberto Della Ragione I Ph. NicolaNeri
Samantha De Martin
08/03/2021
Firenze - Tante mostre, uno spazio dedicato al dialogo multidisciplinare, duelli dialettici tra giovani artisti internazionali e le opere della collezione permanente, ma soprattutto occhi puntati sull’arte al femminile e sulle creatività emergenti.
Nell’annunciare gli appuntamenti del 2021, nell’ottica di un museo che non sia solo deposito d’arte, ma anche luogo di sperimentazione e di sostegno al talento creativo, il Museo Novecento di Firenze snocciola un mix di ampio respiro che punta sulla nuova generazione di artisti contemporanei.
Il Museo fiorentino, il primo ad avere inaugurato una nuova mostra all’inizio del 2021, con un omaggio allo scultore inglese Henry Moore, (in corso fino al 18 luglio), inserisce nel suo palinsesto Arturo Martini e Leoncillo, due artisti che hanno segnato la storia dell’arte moderna.
Giulia Cenci, senza titolo, pietraia 2021 | Foto: © Giulia Cenci
Dal 22 marzo Giulia Cenci dialoga con Arturo Martini
Le creature ‘mostruose’ di Giulia Cenci, frutto di incroci meticci tra natura e tecnologia, simili a esseri primordiali che sbucano da un altrove biologico, dialogano con il Leone di Monterosso – Chimera di Arturo Martini, rielaborazione in chiave moderna di un’immagine fantastica nata dalla mente dei Greci. Il Tallone di ferro dell’artista di Cortona, classe 1988, finalista al Maxxi Bvlgari Prize 2020, che rivela una decisa critica al recente passato post-industriale, con il suo bagaglio di violenza e di carica distruttiva, sarà in mostra fino al 6 giugno.
Dal 29 marzo Ali Banisadr tra il Museo Bardini e Palazzo Vecchio
L’uso del colore allude a una sorta orientalismo fiabesco, ma anche al caos di un attacco da bombardamento, accentuando quella connessione sinestetica tra memoria uditiva e visualizzazione coerente in tutto il suo lavoro. Originario di Teheran, Ali Banisadr - conosciuto per i suoi dipinti che mescolano riferimenti a Bosch e al surrealismo - porta al Museo Bardini le sue opere profondamente influenzate dalla sua condizione di rifugiato di guerra. Il suo approccio all'astrazione evoca temi legati alla memoria, alla violenza, all’isolamento.
Il dialogo dell’artista, dal Museo Bardini, si estenderà alla Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio con una sezione di opere che lo stesso ha voluto dedicare alla Divina Commedia di Dante, in occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del poeta.
Ali Banisadr, UNDERWORLD, 2021 | Courtesy Thaddaeus Ropac London-Paris-Salzburg
Il 25 aprile il Guerriero ferito di Henry Moore arriva a Palazzo Vecchio
Nell’ambito dei Progetti Speciali OFF che il Museo Novecento organizza per il 2021, in altre sedi, coinvolgendo importanti istituzioni del tessuto cittadino, si inserisce l’atteso ritorno del Guerriero ferito di Henry Moore, dal Chiostro di Santa Croce, dove attualmente si trova, al Terrazzino di Saturno a Palazzo Vecchio, luogo originariamente voluto da Moore, dove resterà esposta per sei mesi.
Ad aprile il Museo Novecento sarà una fucina di talenti
A partire da aprile il museo fiorentino diventerà una sorta palestra-laboratorio per la valorizzazione dei giovani talenti. Dal 12 aprile al 26 settembre Chiara Gambirasio presenta il suo progetto site-specific per il ciclo Ora et Labora, ideato appositamente per il loggiato al primo piano del Museo.
Sempre ad aprile due sale al primo piano del Museo di Piazza Santa Maria Novella accoglieranno un Atelier des Beaux-Arts nel quale, per sei mesi, saranno attivi due giovani artisti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, partner del progetto.
Una riflessione sulle donne nel mondo dell’architettura
Fino al 26 settembre il loggiato al piano terra del museo accoglierà GENDER GAP, a cura di Laura Andreini, una galleria allestita con i progetti e le maquettes di 20 architette internazionali che apriranno una riflessione sulla figura professionale delle donne nel mondo dell’architettura.
Arturo Martini e Firenze
A partire dal 15 giugno (e fino al 17 ottobre) il ciclo SOLO, dedicato ai protagonisti del Novecento, proporrà la mostra Arturo Marini e Firenze, a cura di Lucia Mannini e Stefania Rispoli, con la collaborazione di Margherita Scheggi e Valentina Torrigiani. Il legame tra Firenze e l’artista - presente nella Raccolta Alberto Della Ragione con opere significative, dalla Pisana al Leone di Monterosso, oltre a un nucleo di piccole terrecotte - si declina nella presenza, e nel ritorno, di alcune sue opere fondamentali degli anni Trenta.
La mostra Arturo Martini e Firenze è frutto di una collaborazione tra il Museo Novecento e il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze.
Verso la metà di luglio, un nuovo appuntamento del ciclo DUEL sarà invece dedicato a Vinicio Berti, un importante, sebbene spesso trascurato, maestro dell'arte toscana del Novecento di cui ricorre il centenario della nascita e di cui il Museo Novecento conserva un importante fondo di opere.
Jenny Saville dialoga con Michelangelo
A partire dal 16 settembre, fino al 13 febbraio 2022, Jenny Saville, tra i maggiori esponenti del movimento Young British Artists, innescherà a Casa Buonarroti un dialogo con Michelangelo. Al Museo Novecento, nella Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio e in altre sedi della città, la pittrice di Cambridge sarà invece presente con una serie di dipinti e disegni. Ispirandosi alle teorie femministe, infrangendo i ruoli storicamente assegnati alle donne nel mondo dell’arte, l’artista focalizza il suo interesse sulle "imperfezioni" della carne, dettagli che l'hanno affascinata fin da bambina, quando vide per la prima volta i dipinti di Tiziano e Tintoretto durante un viaggio in Italia.
Anj Smith al Museo Bardini
In un contesto in cui la pittura si fa campo di azione in cui tempo, spazio, gravità diventano caratteristiche mutevoli e instabili, l’artista britannica Anj Smith crea la sua personale cosmologia dove oggetti e ambienti diversi evocano molteplici narrazioni frammentate. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, con la loro moltitudine di dettagli, colori e consistenze restituiscono al visitatore esperienze personali, emozioni e ansie vissute.
Dal 30 Settembre 2021 a gennaio 2022 la mostra pensata dell’artista per gli spazi del Museo Bardini presenterà opere recenti e nuove produzioni, realizzate durante il lockdown ed esposte per la prima volta a Firenze all'interno di una istituzione pubblica italiana.
Esercizi di euritmia sul Monte Verità, Fondazione Monte Verità, Fondo Harald Szeemann
L’autunno 2021 è di Leoncillo
L’autunno del Museo Novecento parlerà linguaggi diversi. A partire dal 29 ottobre il Monte Verità - collina del Canton Ticino che fu cenacolo multidisciplinare, fervida culla della controcultura europea - sarà al centro della mostra Monte Verità, Anarchia, danza e architettura, a cura di Sergio Risaliti, Nicoletta Mongini e Chiara Gatti. Un secolo di utopia e ideali, esperienze eterodosse in campo coreografico e architettonico conquisterà il pubblico attraverso immagini d'epoca, abiti, proiezioni, testimonianze.
Il secondo appuntamento con il progetto SOLO - nato per valorizzare gli artisti del Novecento presenti nelle collezioni civiche - sarà invece all’insegna di Leoncillo. Le curatrici Martina Corgnati e Enrico Mascelloni si soffermeranno sulla complessità dei richiami all’antico e al classico che hanno animato il lavoro dello scultore spoletino Leoncillo Leonardi.
“Il museo come luogo di sperimentazione e di sostegno al talento creativo”
Tra le tante novità annunciate dal museo, anche la nascita della Scuola del Pensiero Interdisciplinare, il corso per curatori, realizzato in collaborazione con l’Università di Firenze, la pubblicazione di GONG, la rivista ufficiale del museo, accanto allo sviluppo di convenzioni e progetti con il Maggio Musicale Fiorentino e con la FAF- Fondazione Alinari per la Fotografia.
“Come nel 2020, anno complicatissimo in cui abbiamo portato comunque a compimento i progetti prefissati, dobbiamo fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per compiere il lavoro avviato - commenta Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento -. Oltre alla valorizzazione delle collezioni permanenti, è necessario investire sulla ricerca, sulla produzione di eventi e sulla formazione. Per questo abbiamo puntato tanto su mostre internazionali, quanto sui giovani artisti nell’ottica di un museo che non sia solo deposito d’arte o macchina spettacolare ma anche luogo di sperimentazione e di sostegno al talento creativo”.
Laura Andreini, Archea Associati, Alban Tower, Tirana, 2020
Nell’annunciare gli appuntamenti del 2021, nell’ottica di un museo che non sia solo deposito d’arte, ma anche luogo di sperimentazione e di sostegno al talento creativo, il Museo Novecento di Firenze snocciola un mix di ampio respiro che punta sulla nuova generazione di artisti contemporanei.
Il Museo fiorentino, il primo ad avere inaugurato una nuova mostra all’inizio del 2021, con un omaggio allo scultore inglese Henry Moore, (in corso fino al 18 luglio), inserisce nel suo palinsesto Arturo Martini e Leoncillo, due artisti che hanno segnato la storia dell’arte moderna.
Giulia Cenci, senza titolo, pietraia 2021 | Foto: © Giulia Cenci
Dal 22 marzo Giulia Cenci dialoga con Arturo Martini
Le creature ‘mostruose’ di Giulia Cenci, frutto di incroci meticci tra natura e tecnologia, simili a esseri primordiali che sbucano da un altrove biologico, dialogano con il Leone di Monterosso – Chimera di Arturo Martini, rielaborazione in chiave moderna di un’immagine fantastica nata dalla mente dei Greci. Il Tallone di ferro dell’artista di Cortona, classe 1988, finalista al Maxxi Bvlgari Prize 2020, che rivela una decisa critica al recente passato post-industriale, con il suo bagaglio di violenza e di carica distruttiva, sarà in mostra fino al 6 giugno.
Dal 29 marzo Ali Banisadr tra il Museo Bardini e Palazzo Vecchio
L’uso del colore allude a una sorta orientalismo fiabesco, ma anche al caos di un attacco da bombardamento, accentuando quella connessione sinestetica tra memoria uditiva e visualizzazione coerente in tutto il suo lavoro. Originario di Teheran, Ali Banisadr - conosciuto per i suoi dipinti che mescolano riferimenti a Bosch e al surrealismo - porta al Museo Bardini le sue opere profondamente influenzate dalla sua condizione di rifugiato di guerra. Il suo approccio all'astrazione evoca temi legati alla memoria, alla violenza, all’isolamento.
Il dialogo dell’artista, dal Museo Bardini, si estenderà alla Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio con una sezione di opere che lo stesso ha voluto dedicare alla Divina Commedia di Dante, in occasione delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del poeta.
Ali Banisadr, UNDERWORLD, 2021 | Courtesy Thaddaeus Ropac London-Paris-Salzburg
Il 25 aprile il Guerriero ferito di Henry Moore arriva a Palazzo Vecchio
Nell’ambito dei Progetti Speciali OFF che il Museo Novecento organizza per il 2021, in altre sedi, coinvolgendo importanti istituzioni del tessuto cittadino, si inserisce l’atteso ritorno del Guerriero ferito di Henry Moore, dal Chiostro di Santa Croce, dove attualmente si trova, al Terrazzino di Saturno a Palazzo Vecchio, luogo originariamente voluto da Moore, dove resterà esposta per sei mesi.
Ad aprile il Museo Novecento sarà una fucina di talenti
A partire da aprile il museo fiorentino diventerà una sorta palestra-laboratorio per la valorizzazione dei giovani talenti. Dal 12 aprile al 26 settembre Chiara Gambirasio presenta il suo progetto site-specific per il ciclo Ora et Labora, ideato appositamente per il loggiato al primo piano del Museo.
Sempre ad aprile due sale al primo piano del Museo di Piazza Santa Maria Novella accoglieranno un Atelier des Beaux-Arts nel quale, per sei mesi, saranno attivi due giovani artisti provenienti dall’Accademia di Belle Arti di Firenze, partner del progetto.
Una riflessione sulle donne nel mondo dell’architettura
Fino al 26 settembre il loggiato al piano terra del museo accoglierà GENDER GAP, a cura di Laura Andreini, una galleria allestita con i progetti e le maquettes di 20 architette internazionali che apriranno una riflessione sulla figura professionale delle donne nel mondo dell’architettura.
Arturo Martini e Firenze
A partire dal 15 giugno (e fino al 17 ottobre) il ciclo SOLO, dedicato ai protagonisti del Novecento, proporrà la mostra Arturo Marini e Firenze, a cura di Lucia Mannini e Stefania Rispoli, con la collaborazione di Margherita Scheggi e Valentina Torrigiani. Il legame tra Firenze e l’artista - presente nella Raccolta Alberto Della Ragione con opere significative, dalla Pisana al Leone di Monterosso, oltre a un nucleo di piccole terrecotte - si declina nella presenza, e nel ritorno, di alcune sue opere fondamentali degli anni Trenta.
La mostra Arturo Martini e Firenze è frutto di una collaborazione tra il Museo Novecento e il Dipartimento SAGAS dell’Università degli Studi di Firenze.
Verso la metà di luglio, un nuovo appuntamento del ciclo DUEL sarà invece dedicato a Vinicio Berti, un importante, sebbene spesso trascurato, maestro dell'arte toscana del Novecento di cui ricorre il centenario della nascita e di cui il Museo Novecento conserva un importante fondo di opere.
Jenny Saville dialoga con Michelangelo
A partire dal 16 settembre, fino al 13 febbraio 2022, Jenny Saville, tra i maggiori esponenti del movimento Young British Artists, innescherà a Casa Buonarroti un dialogo con Michelangelo. Al Museo Novecento, nella Sala dei Gigli in Palazzo Vecchio e in altre sedi della città, la pittrice di Cambridge sarà invece presente con una serie di dipinti e disegni. Ispirandosi alle teorie femministe, infrangendo i ruoli storicamente assegnati alle donne nel mondo dell’arte, l’artista focalizza il suo interesse sulle "imperfezioni" della carne, dettagli che l'hanno affascinata fin da bambina, quando vide per la prima volta i dipinti di Tiziano e Tintoretto durante un viaggio in Italia.
Anj Smith al Museo Bardini
In un contesto in cui la pittura si fa campo di azione in cui tempo, spazio, gravità diventano caratteristiche mutevoli e instabili, l’artista britannica Anj Smith crea la sua personale cosmologia dove oggetti e ambienti diversi evocano molteplici narrazioni frammentate. I dipinti, spesso di piccole dimensioni, con la loro moltitudine di dettagli, colori e consistenze restituiscono al visitatore esperienze personali, emozioni e ansie vissute.
Dal 30 Settembre 2021 a gennaio 2022 la mostra pensata dell’artista per gli spazi del Museo Bardini presenterà opere recenti e nuove produzioni, realizzate durante il lockdown ed esposte per la prima volta a Firenze all'interno di una istituzione pubblica italiana.
Esercizi di euritmia sul Monte Verità, Fondazione Monte Verità, Fondo Harald Szeemann
L’autunno 2021 è di Leoncillo
L’autunno del Museo Novecento parlerà linguaggi diversi. A partire dal 29 ottobre il Monte Verità - collina del Canton Ticino che fu cenacolo multidisciplinare, fervida culla della controcultura europea - sarà al centro della mostra Monte Verità, Anarchia, danza e architettura, a cura di Sergio Risaliti, Nicoletta Mongini e Chiara Gatti. Un secolo di utopia e ideali, esperienze eterodosse in campo coreografico e architettonico conquisterà il pubblico attraverso immagini d'epoca, abiti, proiezioni, testimonianze.
Il secondo appuntamento con il progetto SOLO - nato per valorizzare gli artisti del Novecento presenti nelle collezioni civiche - sarà invece all’insegna di Leoncillo. Le curatrici Martina Corgnati e Enrico Mascelloni si soffermeranno sulla complessità dei richiami all’antico e al classico che hanno animato il lavoro dello scultore spoletino Leoncillo Leonardi.
“Il museo come luogo di sperimentazione e di sostegno al talento creativo”
Tra le tante novità annunciate dal museo, anche la nascita della Scuola del Pensiero Interdisciplinare, il corso per curatori, realizzato in collaborazione con l’Università di Firenze, la pubblicazione di GONG, la rivista ufficiale del museo, accanto allo sviluppo di convenzioni e progetti con il Maggio Musicale Fiorentino e con la FAF- Fondazione Alinari per la Fotografia.
“Come nel 2020, anno complicatissimo in cui abbiamo portato comunque a compimento i progetti prefissati, dobbiamo fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per compiere il lavoro avviato - commenta Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento -. Oltre alla valorizzazione delle collezioni permanenti, è necessario investire sulla ricerca, sulla produzione di eventi e sulla formazione. Per questo abbiamo puntato tanto su mostre internazionali, quanto sui giovani artisti nell’ottica di un museo che non sia solo deposito d’arte o macchina spettacolare ma anche luogo di sperimentazione e di sostegno al talento creativo”.
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