Dal 9 giugno al 7 gennaio Plessi sposa Brixia
Suoni e gorghi di luce: a Brescia arriva Fabrizio Plessi
Fabrizio Plessi, Plessi sposa Brixia, 2022-2023, immagine digitale
Samantha De Martin
19/04/2023
Brescia - Un viaggio immersivo scandito da colate dorate, fondali neri, gorghi di luce, suoni e movimenti si accinge ad abbracciare le vestigia di Brescia reinterpretando il patrimonio della città attraverso il caratteristico alfabeto tecnologico e multimediale di Fabrizio Plessi.
Dal 9 giugno al 7 gennaio luci, suoni, immagini in movimento affiancheranno disegni, tavole e schizzi originali di progetto del pioniere della videoarte e delle videoinstallazioni in Italia in occasione del progetto inedito Plessi sposa Brixia.
Fabrizio Plessi si appresta a sbarcare a Brescia per celebrare un matrimonio con la città e i suoi abitanti, consegnando al pubblico un messaggio di responsabilità e di consapevolezza del patrimonio storico, archeologico e iconografico di Brixia. L’iniziativa, a cura di Ilaria Bignotti, promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei e inserita nell’agenda di appuntamenti di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023, è il nuovo capitolo del format Palcoscenici archeologici, inaugurato nel 2021 con le monografiche su Francesco Vezzoli e andato avanti, l’anno dopo, con Emilio Isgrò.
Il Capitolium o Tempio Capitolino, 73 d.C., Brescia, Piazza del Foro | Courtesy Brescia Musei
Il percorso, che coinvolgerà diversi ambienti del complesso museale di Brescia romana, si aprirà nella Sala delle sculture del Tempio Capitolino che accoglie Capita aurea, presentando ai visitatori tre grandi opere multimediali, dove le teste in bronzo di imperatori romani si scioglieranno lentamente finendo a terra come oro liquido. In questa sorta di vanitas contemporanea il metallo assurge a metafora del tempo che scorre, della gloria terrena che passa e del potere che si dissolve. Proseguendo, nell’abside della Chiesa di San Salvatore il pubblico si troverà a tu per tu con il grande anello nuziale, fulcro e nucleo narrativo dell’intero progetto, che coinvolge idealmente anche le colonne del Tempio Capitolino sposando simbolicamente il Museo, i suoi beni e i suoi valori.
All’opera - che diventa allegoria della ciclicità del tempo e della trasformazione e simbolo positivo di rinascita dopo il periodo della pandemia - l’artista affida un profondo messaggio di fedeltà, amore e rispetto per il passato, fonte e sorgente della sua ricerca artistica. Per realizzare Underwater treasure, un lavoro ispirato al patrimonio musivo bresciano presso le Domus dell’Ortaglia, Plessi ha invece selezionato alcuni mosaici antichi, dando vita a un’opera nella quale i motivi grafici si trasformano in maree dalle onde dorate che si stagliano su fondi neri.
Brescia. Veduta aerea del Complesso monastico di Santa Giulia che ospita il Museo della Città
La colonna, simbolo di potere ed elemento portante dell’architettura è protagonista di Colonne colanti, l’installazione che lavora sui frammenti di colonne all’interno del percorso museale di Brescia romana. Nel lavoro del maestro della videoarte questo elemento architettonico si liquefà lentamente fino a scomparire in una pozza dorata, invitando chi osserva a meditare sulla vanagloria e sul potere, ma anche sulla grande bellezza e sulle costruzioni dell’umanità.
Colpito dall’iconografia della Santa Giulia crocifissa, un tempo parte del corredo della chiesa, Plessi si è concentrato sulla sua figura e sul panneggio scolpito. Con Floating Santa Giulia, l’artista ha riprodotto digitalmente la figura della santa inducendo a riflettere sulle violenze della storia e sulla potenza comunicativa di questa scultura, rendendo fluide le movenze del suo vestito attraverso le tecnologie. Nella Sala dell’Affresco del Museo di Santa Giulia schizzi, progetti, disegni accompagnati da pensieri sul senso della mostra e delle installazioni, realizzati in oltre due anni di lavoro per il progetto bresciano chiudono il percorso. La mostra, accompagnata da un un catalogo edito da Skira, a cura di Ilaria Bignotti, è un’occasione interessante per entrare nella mente dell’artista, comprendere come elabori le idee delle sue opere, e interpretare i processi cognitivi e immaginifici che si muovono dietro un’installazione artistica, ripercorrendo le riflessioni e i sogni di un autore contemporaneo nei confronti delle sue origini e della nostra storia.
Fabrizio Plessi, Plessi sposa Brixia, 2022-2023, immagine digitale
"Con Plessi sposa Brixia – commenta Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei – prosegue la straordinaria esperienza di Fondazione Brescia Musei nella contaminazione tra archeologia e arte contemporanea. Con Fabrizio Plessi portiamo anche a compimento il grandioso progetto del Corridoio Unesco: i contrappunti contemporanei e digitali e immersivi di Fabrizio Plessi fanno comprendere il senso stesso della valorizzazione dell’archeologia. Immaginare nuove funzioni, coerenti con lo spazio antico, nelle quali l’estetica del nostro presente possa cortocircuitare con quella di 2000 anni fa, che a propria volta fu, all’epoca, quanto di più contemporaneo esistesse”.
In coincidenza con il percorso espositivo Fondazione Brescia Musei inaugura infatti il Corridoio Unesco, una passeggiata di quasi un chilometro attraverso 1700 anni di storia, che unisce in un unico percorso pedonale, aperto gratuitamente al pubblico, l’area del Capitolium al complesso monumentale di Santa Giulia, oggi fruibili solo separatamente. Il Corridoio Unesco farà sì che, per la prima volta in assoluto, tutti i visitatori possano immergersi tra le architetture monumentali storiche, dall’età romana, narrata attraverso il nuovo allestimento della Sezione romana, fino all’alto medioevo e al rinascimento.
Il progetto è promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, con la collaborazione e il supporto di Camera di Commercio di Brescia e Fondazione CAB, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Bergamo e Brescia e con il supporto di Regione Lombardia.
Leggi anche:
• L'arte che cura. I musei di Brescia tra inclusione e partecipazione
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Fabrizio Plessi si appresta a sbarcare a Brescia per celebrare un matrimonio con la città e i suoi abitanti, consegnando al pubblico un messaggio di responsabilità e di consapevolezza del patrimonio storico, archeologico e iconografico di Brixia. L’iniziativa, a cura di Ilaria Bignotti, promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei e inserita nell’agenda di appuntamenti di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023, è il nuovo capitolo del format Palcoscenici archeologici, inaugurato nel 2021 con le monografiche su Francesco Vezzoli e andato avanti, l’anno dopo, con Emilio Isgrò.
Il Capitolium o Tempio Capitolino, 73 d.C., Brescia, Piazza del Foro | Courtesy Brescia Musei
Il percorso, che coinvolgerà diversi ambienti del complesso museale di Brescia romana, si aprirà nella Sala delle sculture del Tempio Capitolino che accoglie Capita aurea, presentando ai visitatori tre grandi opere multimediali, dove le teste in bronzo di imperatori romani si scioglieranno lentamente finendo a terra come oro liquido. In questa sorta di vanitas contemporanea il metallo assurge a metafora del tempo che scorre, della gloria terrena che passa e del potere che si dissolve. Proseguendo, nell’abside della Chiesa di San Salvatore il pubblico si troverà a tu per tu con il grande anello nuziale, fulcro e nucleo narrativo dell’intero progetto, che coinvolge idealmente anche le colonne del Tempio Capitolino sposando simbolicamente il Museo, i suoi beni e i suoi valori.
All’opera - che diventa allegoria della ciclicità del tempo e della trasformazione e simbolo positivo di rinascita dopo il periodo della pandemia - l’artista affida un profondo messaggio di fedeltà, amore e rispetto per il passato, fonte e sorgente della sua ricerca artistica. Per realizzare Underwater treasure, un lavoro ispirato al patrimonio musivo bresciano presso le Domus dell’Ortaglia, Plessi ha invece selezionato alcuni mosaici antichi, dando vita a un’opera nella quale i motivi grafici si trasformano in maree dalle onde dorate che si stagliano su fondi neri.
Brescia. Veduta aerea del Complesso monastico di Santa Giulia che ospita il Museo della Città
La colonna, simbolo di potere ed elemento portante dell’architettura è protagonista di Colonne colanti, l’installazione che lavora sui frammenti di colonne all’interno del percorso museale di Brescia romana. Nel lavoro del maestro della videoarte questo elemento architettonico si liquefà lentamente fino a scomparire in una pozza dorata, invitando chi osserva a meditare sulla vanagloria e sul potere, ma anche sulla grande bellezza e sulle costruzioni dell’umanità.
Colpito dall’iconografia della Santa Giulia crocifissa, un tempo parte del corredo della chiesa, Plessi si è concentrato sulla sua figura e sul panneggio scolpito. Con Floating Santa Giulia, l’artista ha riprodotto digitalmente la figura della santa inducendo a riflettere sulle violenze della storia e sulla potenza comunicativa di questa scultura, rendendo fluide le movenze del suo vestito attraverso le tecnologie. Nella Sala dell’Affresco del Museo di Santa Giulia schizzi, progetti, disegni accompagnati da pensieri sul senso della mostra e delle installazioni, realizzati in oltre due anni di lavoro per il progetto bresciano chiudono il percorso. La mostra, accompagnata da un un catalogo edito da Skira, a cura di Ilaria Bignotti, è un’occasione interessante per entrare nella mente dell’artista, comprendere come elabori le idee delle sue opere, e interpretare i processi cognitivi e immaginifici che si muovono dietro un’installazione artistica, ripercorrendo le riflessioni e i sogni di un autore contemporaneo nei confronti delle sue origini e della nostra storia.
Fabrizio Plessi, Plessi sposa Brixia, 2022-2023, immagine digitale
"Con Plessi sposa Brixia – commenta Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei – prosegue la straordinaria esperienza di Fondazione Brescia Musei nella contaminazione tra archeologia e arte contemporanea. Con Fabrizio Plessi portiamo anche a compimento il grandioso progetto del Corridoio Unesco: i contrappunti contemporanei e digitali e immersivi di Fabrizio Plessi fanno comprendere il senso stesso della valorizzazione dell’archeologia. Immaginare nuove funzioni, coerenti con lo spazio antico, nelle quali l’estetica del nostro presente possa cortocircuitare con quella di 2000 anni fa, che a propria volta fu, all’epoca, quanto di più contemporaneo esistesse”.
In coincidenza con il percorso espositivo Fondazione Brescia Musei inaugura infatti il Corridoio Unesco, una passeggiata di quasi un chilometro attraverso 1700 anni di storia, che unisce in un unico percorso pedonale, aperto gratuitamente al pubblico, l’area del Capitolium al complesso monumentale di Santa Giulia, oggi fruibili solo separatamente. Il Corridoio Unesco farà sì che, per la prima volta in assoluto, tutti i visitatori possano immergersi tra le architetture monumentali storiche, dall’età romana, narrata attraverso il nuovo allestimento della Sezione romana, fino all’alto medioevo e al rinascimento.
Il progetto è promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, con la collaborazione e il supporto di Camera di Commercio di Brescia e Fondazione CAB, d’intesa con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Bergamo e Brescia e con il supporto di Regione Lombardia.
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