Fino al 9 ottobre alla Mole Vanvitelliana
Quando la fotografia è rock. Guido Harari in mostra ad Ancona
Guido Harari, Tom Waits, in Guido Harari. Remain in Light. 50 anni di fotografia e incontri
Francesca Grego
03/06/2022
Ancona - Mezzo secolo di musica, arte, cinema e poesia rivive alla Mole Vanvitelliana di Ancona: a raccontarcelo è Guido Harari, il fotografo che più di ogni altro è riuscito a cogliere l’anima delle star del nostro tempo. Da Bob Dylan a Lou Reed, da Fabrizio De André a Vasco Rossi, fino a Dario Fo, José Saramago, Carla Fracci, Alda Merini, Wim Wenders, ognuno gli ha regalato una parte segreta di sé. Nato al Cairo nel ’52 e cresciuto a Milano, negli anni Settanta Harari trasforma in professione due grandi passioni, la fotografia e la musica. Il suo talento di ritrattista farà il resto: con innata empatia, il fotografo conquista anche la complicità dei più diffidenti, tirando fuori i tratti nascosti della personalità. Ogni scatto è la testimonianza di un incontro, di un’alchimia, e presto Harari allarga il campo dalla scena musicale ai protagonisti del cinema e alla letteratura, fino ai territori dell’editoria, della pubblicità, della moda e del reportage. Nel 2011 fonda ad Alba la Wall of Sound Gallery, la prima galleria fotografica in Italia interamente dedicata alla musica.
Guido Harari, Patti Smith I © Guido Harari
Remain in Light, che nel titolo cita un celebre album dei Talking Heads, è un caleidoscopio di storie, un ottovolante di emozioni, il diario di una vita da osservatore per professione e per sensibilità, da scoprire accompagnati da un’audioguida dove è lo stesso Harari a fare da voce narrante. A fotografie iconiche e chicche sorprendenti - in totale oltre 300 scatti - si affiancano una serie di videointerviste e un documentario Sky, che hanno il compito di condurre i visitatori fino al cuore dei processi creativi dell’artista. Si parte dalla cameretta del fotografo in erba, tra poster, dischi, riviste e memorabilia, per andare avanti con le immagini dei grandi concerti documentati, dagli Stones ai Pink Floyd, da Bob Marley a David Bowie, fino ai Queen e ai Led Zeppelin, con un occhio al backstage di artisti come Mark Knopfler, Frank Zappa, Peter Gabriel, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Vasco Rossi, Kate Bush. Lou Reed ha dichiarato con convinzione: “Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento. Le cose che Guido cattura nei suoi ritratti vengono generalmente ignorate dagli altri fotografi. Considero Guido un amico, non un semplice fotografo”. E lo schivo Fabrizio De André l’ha voluto come fotografo personale, offrendo all’obiettivo inattesi momenti di intimità.
Guido Harari, Vasco Rossi I © Guido Harari
Il ritratto, specialità di Harari, è al centro di una sezione dedicata, con personaggi che vanno da Allen Ginsberg a Wim Wenders, Lindsay Kemp a Pina Bausch, Frank Gehry, Zygmunt Bauman, Madre Teresa di Calcutta, Greta Thunberg, Robert Altman, Richard Gere, fino a star della fotografia come Richard Avedon, Sebastiao Salgado, Helmut Newton: immagini nate da lunghe amicizie o da incontri isolati rimasti impressi sulla pellicola. E poi ci sono i grandi protagonisti della cultura e della società italiana, fotografati come rockstar: Mastroianni, Antonioni, Monica Vitti, la Loren, ma anche Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, l’avvocato Agnelli, Umberto Eco, Carmelo Bene, Pavarotti, Gin Strada, Lina Wertmuller nella vasca da bagno e uno scherzoso Ennio Morricone. Chiudono il percorso due sezioni dedicate alla passione di Harari per l’editoria, sfociata nella curatela di libri e nel restauro di achivi dimenticati, e le sue fughe dalla fotografia commerciale nei territori del reportage e della sperimentazione.
Guido Harari, Leonard Cohen I © Guido Harari
In alcune giornate, infine, su prenotazione sarà possibile farsi ritrarre dal maestro nella “Caverna magica” allestita come uno studio fotografico e ricevere una stampa firmata dall’autore. I ritratti realizzati saranno esposti in tempo reale, in una mostra nella mostra dedicata ai visitatori.
A cura di Denis Curti, Guido Harari. Remain in Light. 50 anni di fotografie e incontri sarà visitabile alla Mole Vanvitelliana di Ancona fino al prossimo 9 ottobre.
Guido Harari, Tom Waits I © Guido Harari
Guido Harari, Patti Smith I © Guido Harari
Remain in Light, che nel titolo cita un celebre album dei Talking Heads, è un caleidoscopio di storie, un ottovolante di emozioni, il diario di una vita da osservatore per professione e per sensibilità, da scoprire accompagnati da un’audioguida dove è lo stesso Harari a fare da voce narrante. A fotografie iconiche e chicche sorprendenti - in totale oltre 300 scatti - si affiancano una serie di videointerviste e un documentario Sky, che hanno il compito di condurre i visitatori fino al cuore dei processi creativi dell’artista. Si parte dalla cameretta del fotografo in erba, tra poster, dischi, riviste e memorabilia, per andare avanti con le immagini dei grandi concerti documentati, dagli Stones ai Pink Floyd, da Bob Marley a David Bowie, fino ai Queen e ai Led Zeppelin, con un occhio al backstage di artisti come Mark Knopfler, Frank Zappa, Peter Gabriel, Paolo Conte, Vinicio Capossela, Vasco Rossi, Kate Bush. Lou Reed ha dichiarato con convinzione: “Sono sempre felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento. Le cose che Guido cattura nei suoi ritratti vengono generalmente ignorate dagli altri fotografi. Considero Guido un amico, non un semplice fotografo”. E lo schivo Fabrizio De André l’ha voluto come fotografo personale, offrendo all’obiettivo inattesi momenti di intimità.
Guido Harari, Vasco Rossi I © Guido Harari
Il ritratto, specialità di Harari, è al centro di una sezione dedicata, con personaggi che vanno da Allen Ginsberg a Wim Wenders, Lindsay Kemp a Pina Bausch, Frank Gehry, Zygmunt Bauman, Madre Teresa di Calcutta, Greta Thunberg, Robert Altman, Richard Gere, fino a star della fotografia come Richard Avedon, Sebastiao Salgado, Helmut Newton: immagini nate da lunghe amicizie o da incontri isolati rimasti impressi sulla pellicola. E poi ci sono i grandi protagonisti della cultura e della società italiana, fotografati come rockstar: Mastroianni, Antonioni, Monica Vitti, la Loren, ma anche Margherita Hack, Rita Levi Montalcini, l’avvocato Agnelli, Umberto Eco, Carmelo Bene, Pavarotti, Gin Strada, Lina Wertmuller nella vasca da bagno e uno scherzoso Ennio Morricone. Chiudono il percorso due sezioni dedicate alla passione di Harari per l’editoria, sfociata nella curatela di libri e nel restauro di achivi dimenticati, e le sue fughe dalla fotografia commerciale nei territori del reportage e della sperimentazione.
Guido Harari, Leonard Cohen I © Guido Harari
In alcune giornate, infine, su prenotazione sarà possibile farsi ritrarre dal maestro nella “Caverna magica” allestita come uno studio fotografico e ricevere una stampa firmata dall’autore. I ritratti realizzati saranno esposti in tempo reale, in una mostra nella mostra dedicata ai visitatori.
A cura di Denis Curti, Guido Harari. Remain in Light. 50 anni di fotografie e incontri sarà visitabile alla Mole Vanvitelliana di Ancona fino al prossimo 9 ottobre.
Guido Harari, Tom Waits I © Guido Harari
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