Palazzo Thiene Bonin Longare
Vicenza, Corso Palladio 13
- Artista: Palladio
- Dove: Vicenza, Corso Palladio 13
- Indirizzo: corso Palladio 13
- Apertura: Visitabile solo dall'esterno
DESCRIZIONE:
Il palazzo è una tipica struttura palladiana. Si tratta infatti di un grosso quadrilatero con un pianterreno rustico liscio con un portale caratterizzato da un arco a tutto sesto. Al primo piano si alternano finestre sormontate da timpani triangolari e convessi. Entrambi i livelli nel prospetto sono arricchiti da otto semicolonne di ordine corinzio. In alto, dopo una seconda trabeazione, sono delle semplici finestre quadrate corrispondenti ai sottotetti.
Nella corte interna, quello che in facciata era un “pieno” diventa “vuoto” cosicché si ha uno splendido doppio loggiato su colonne corinzie che fiancheggiano due archi centrali.
Tutti questi elementi confermano la paternità palladiana del progetto, che venne eseguito intorno al 1572, mentre è più difficile accertare quando esso venne eseguito dal principale allievo di Andrea Palladio, Vincenzo Scamozzi. Sappiamo che nel 1593, anno della morte del committente Francesco Thiene, era completo per un terzo, e che fu il nipote di questi, Enea, a portare a termine il cantiere intorno al 1610.
Il resto del nome con cui l’edificio è oggi noto si deve al passaggio del palazzo a Lelio Bonin Longare, che lo acquistò nel 1835.
Oggi è sede della Confindustria di Vicenza.
Il palazzo è una tipica struttura palladiana. Si tratta infatti di un grosso quadrilatero con un pianterreno rustico liscio con un portale caratterizzato da un arco a tutto sesto. Al primo piano si alternano finestre sormontate da timpani triangolari e convessi. Entrambi i livelli nel prospetto sono arricchiti da otto semicolonne di ordine corinzio. In alto, dopo una seconda trabeazione, sono delle semplici finestre quadrate corrispondenti ai sottotetti.
Nella corte interna, quello che in facciata era un “pieno” diventa “vuoto” cosicché si ha uno splendido doppio loggiato su colonne corinzie che fiancheggiano due archi centrali.
Tutti questi elementi confermano la paternità palladiana del progetto, che venne eseguito intorno al 1572, mentre è più difficile accertare quando esso venne eseguito dal principale allievo di Andrea Palladio, Vincenzo Scamozzi. Sappiamo che nel 1593, anno della morte del committente Francesco Thiene, era completo per un terzo, e che fu il nipote di questi, Enea, a portare a termine il cantiere intorno al 1610.
Il resto del nome con cui l’edificio è oggi noto si deve al passaggio del palazzo a Lelio Bonin Longare, che lo acquistò nel 1835.
Oggi è sede della Confindustria di Vicenza.
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