Civici Musei e Gallerie di Storia e Arte
Udine, Piazzale del Castello
- Indirizzo: Piazzale del castello
- E-Mail: civici.musei@comune.udine.it
- Telefono: +39 0432 1272591
- Apertura: dal 1 ottobre al 30 aprile
da martedì a domenica 10.30 - 17 (la biglietteria chiude 30 minuti prima)
dal 1 Maggio al 30 Settembre
da martedì a domenica 10.30 - 19 (la biglietteria chiude 30 minuti prima) - Costo: intero € 8, ridotto € 4
DESCRIZIONE:
La prima notizia scritta sulle origini del castello risale al 983, quando l'imperatore Ottone II donò al patriarca di Aquileia il castrum di Udine. Allo scorcio del XII secolo nella zona superiore del colle venne edificato il palatium patriarcale, con una torre triangolare. Essa era ancora dimora occasionale del patriarca d’Aquileia che a quell'epoca aveva sede a Cividale.
A partire dalla fine del XIII, durante il patriarcato di Raimondo della Torre, si volle costruire un nuovo palazzo posto più a nord. La nuova costruzione, più grande e più lussuosa, fu dotata di una cappella privata e di un salone o caminata, utilizzato per ospitare i membri della nobiltà, del clero e delle comunità, ovvero il parlamento della Patria del Friuli, assemblea consultiva che affiancava il patriarca nelle funzioni giuridiche e amministrative.
In seguito al terremoto del 1976 il castello subì gravi danni strutturali e fu riaperto solo nel 1980 con un nuovo allestimento.
Attualmente il castello, divenuto sede museale nel 1906, ospita i Civici Musei. Al piano terra sono allestiti il Museo Archeologico e il Museo del Risorgimento, lungo tutto il piano nobile si snoda la Galleria d'Arte Antica. Al terzo piano si può ammirare il Museo della Fotografia.
Su prenotazione è possibile accedere alle Raccolte Numismatiche, alla Gallerie di Disegni e Stampe, alle Raccolte di Scultura e Gipsoteca.
La Biblioteca d'Arte con oltre 45.000 volumi e la Fototeca sono aperte al pubblico.
La prima notizia scritta sulle origini del castello risale al 983, quando l'imperatore Ottone II donò al patriarca di Aquileia il castrum di Udine. Allo scorcio del XII secolo nella zona superiore del colle venne edificato il palatium patriarcale, con una torre triangolare. Essa era ancora dimora occasionale del patriarca d’Aquileia che a quell'epoca aveva sede a Cividale.
A partire dalla fine del XIII, durante il patriarcato di Raimondo della Torre, si volle costruire un nuovo palazzo posto più a nord. La nuova costruzione, più grande e più lussuosa, fu dotata di una cappella privata e di un salone o caminata, utilizzato per ospitare i membri della nobiltà, del clero e delle comunità, ovvero il parlamento della Patria del Friuli, assemblea consultiva che affiancava il patriarca nelle funzioni giuridiche e amministrative.
In seguito al terremoto del 1976 il castello subì gravi danni strutturali e fu riaperto solo nel 1980 con un nuovo allestimento.
Attualmente il castello, divenuto sede museale nel 1906, ospita i Civici Musei. Al piano terra sono allestiti il Museo Archeologico e il Museo del Risorgimento, lungo tutto il piano nobile si snoda la Galleria d'Arte Antica. Al terzo piano si può ammirare il Museo della Fotografia.
Su prenotazione è possibile accedere alle Raccolte Numismatiche, alla Gallerie di Disegni e Stampe, alle Raccolte di Scultura e Gipsoteca.
La Biblioteca d'Arte con oltre 45.000 volumi e la Fototeca sono aperte al pubblico.
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