Premio Centro 2014. V Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee
Dal 16 Agosto 2014 al 23 Agosto 2014
Soriano nel Cimino | Viterbo
Luogo: Castello Orsini
Indirizzo: via del Giardino
Enti promotori:
- Regione Lazio
- Provincia di Viterbo
- Ass. Cult. Premio Centro
- Comune di Soriano nel Cimino
Telefono per informazioni: +39 346 6765060
E-Mail info: premiocentro@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.premiocentro.org
Già attesa, la V Rassegna di Mostre, eventi e performances dell'Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee e del Premio Centro, giunta alla sua V edizione, quest'anno si prepara per coinvolgere, nei giorni migliori dell'Estate 2014, tra il 16e il 23 agosto, in decine di eventi di ogni tipo, tutti i numerosi protagonisti e spettatori che affluiranno nel Capoluogo Cimino in quei giorni, con Mostre, Eventi, Convegni, Perfomances, Readings, Concerti e tanto altro. Una vera e propria grande Festa dell'Arte, che coinvolge centinaia di personalità artistiche e culturali da tutta Italia. Il Premio Centro in particolare avrà tre Sezioni, Arti Figurative, Poesia e Drammaturgia. E' in contemporanea con la grande Mostra Collettiva La Città e l'Umano e con le Perfomances Artistiche dei Writers di Beyond The City Walls.
L’Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee e il collegato Premio Centro sono nati nel 2010, al fine di radunare il meglio della pittura emergente intorno ad un tema: “La città e l’umano”, che sarà sempre il riferimento di tutte le edizioni future. E ciò intende farlo seriamente, fin troppo seriamente, visti i disorientamenti e la babele dell’attuale panorama artistico e culturale. Individuando antichi insediamenti urbani per ogni edizione, con millenni di storia nel proprio territorio e strutture monumentali importanti (come centro del dibattito artistico sulla ormai ineluttabile convivenza dell’uomo con una città “diffusa”, invasiva, in un legame ambientale ed esistenziale sempre più evidente e in continua espansione) si vuole alimentare un approfondimento di carattere culturale ed artistico, dai risvolti anche sociologici ed antropologici. Il tema viene, di edizione in edizione, affrontato dalla creatività degli autori ed artisti invitati e i suoi contorni ed aspetti analizzati, non più da un punto di vista di indagine scientifica, bensì da quello della libera interpretazione, tipica della creatività e dell’arte. Questa particolarissima intuizione del mondo da parte degli artisti vedrà, in futuro, il contributo di altre forme espressive e creative, quali la musica, la letteratura, la poesia, la cinematografia. Crogiolo di confronti di i intellettuali, artisti, filosofi, giornalisti, religiosi, esponenti di associazioni con fini antropologici e sociali, di organizzazioni che operano nei campi della promozione umana, del superamento delle differenze, dell’assistenza e dell’azione sociale, la potenzialità dell’Esposizione appare di notevole interesse e fonte di novità al momento ancora non prevedibili. Con eventi collaterali sempre più numerosi e coerenti con la tematica della rassegna, si cercherà di arricchire tali eventi di risultati importanti, sul piano culturale,sulle finalità e gli scopi individuati. Nel tempo, molti territori, dove “la città” ha assunto dimensioni e valori diversi a seconda dell’epoca, dei costumi e delle tradizioni, dalle sue origini ai giorni nostri, saranno scelti come sedi per l’Esposizione, alla ricerca di valori comuni e condivisi per tutto il territorio nazionale e internazionale. Gli atti e la documentazione storica, letteraria ed artistica saranno il prezioso archivio di riferimento per questa narrazione, che ascriverà a suo merito contributi sempre più numerosi e densi di significati e valori, formando man mano l’esatta e completa identità dell’iniziativa. Fine principale è quindi quello di cogliere “tutti gli aspetti relazionali tra l’umanità di ieri e di oggi e la sua permanenza in un abitato sempre più diffuso, dove le relazioni interpersonali a volte trovano vantaggi e in altre trovano difficoltà per essere e svolgere il loro essenziale ruolo. La stessa presenza di edifici, strutture viarie e ferroviarie, industriali, residenziali e d’alloggio, hanno dato vita a una città composta dal suo centro, dalle sue periferie e dal territorio ad essa esterno e questo in modo esteso e quasi totale. Ciò denatura fortemente la conoscenza del vero ambiente, l’originale, con cui l’essere umano dovrebbe comunque convivere e confrontarsi, ricevendo da esso tutti quegli stimoli necessari a contornare la sua “naturale” dimensione esistenziale. Ogni artista o protagonista di questa Rassegna avrà quindi l’occasione di interpretare questi dati, affrontarli e analizzarli attraverso la sua capacità creativa e il suo bagaglio di esperienze culturali, esistenziali. Avrà modo di rapportarli alla sua fantasia, al suo sogno, alla sua razionalità. A queste finalità di contenuti si affiancherà anche il raggiungimento di altri scopi, quali sono quelli della conoscenza e divulgazione di storia, arte, cultura, tradizioni, bellezze naturali e paesaggistiche dei centri interessati e che ospiteranno le varie manifestazioni.
L’Esposizione Nazionale delle Arti Contemporanee e il collegato Premio Centro sono nati nel 2010, al fine di radunare il meglio della pittura emergente intorno ad un tema: “La città e l’umano”, che sarà sempre il riferimento di tutte le edizioni future. E ciò intende farlo seriamente, fin troppo seriamente, visti i disorientamenti e la babele dell’attuale panorama artistico e culturale. Individuando antichi insediamenti urbani per ogni edizione, con millenni di storia nel proprio territorio e strutture monumentali importanti (come centro del dibattito artistico sulla ormai ineluttabile convivenza dell’uomo con una città “diffusa”, invasiva, in un legame ambientale ed esistenziale sempre più evidente e in continua espansione) si vuole alimentare un approfondimento di carattere culturale ed artistico, dai risvolti anche sociologici ed antropologici. Il tema viene, di edizione in edizione, affrontato dalla creatività degli autori ed artisti invitati e i suoi contorni ed aspetti analizzati, non più da un punto di vista di indagine scientifica, bensì da quello della libera interpretazione, tipica della creatività e dell’arte. Questa particolarissima intuizione del mondo da parte degli artisti vedrà, in futuro, il contributo di altre forme espressive e creative, quali la musica, la letteratura, la poesia, la cinematografia. Crogiolo di confronti di i intellettuali, artisti, filosofi, giornalisti, religiosi, esponenti di associazioni con fini antropologici e sociali, di organizzazioni che operano nei campi della promozione umana, del superamento delle differenze, dell’assistenza e dell’azione sociale, la potenzialità dell’Esposizione appare di notevole interesse e fonte di novità al momento ancora non prevedibili. Con eventi collaterali sempre più numerosi e coerenti con la tematica della rassegna, si cercherà di arricchire tali eventi di risultati importanti, sul piano culturale,sulle finalità e gli scopi individuati. Nel tempo, molti territori, dove “la città” ha assunto dimensioni e valori diversi a seconda dell’epoca, dei costumi e delle tradizioni, dalle sue origini ai giorni nostri, saranno scelti come sedi per l’Esposizione, alla ricerca di valori comuni e condivisi per tutto il territorio nazionale e internazionale. Gli atti e la documentazione storica, letteraria ed artistica saranno il prezioso archivio di riferimento per questa narrazione, che ascriverà a suo merito contributi sempre più numerosi e densi di significati e valori, formando man mano l’esatta e completa identità dell’iniziativa. Fine principale è quindi quello di cogliere “tutti gli aspetti relazionali tra l’umanità di ieri e di oggi e la sua permanenza in un abitato sempre più diffuso, dove le relazioni interpersonali a volte trovano vantaggi e in altre trovano difficoltà per essere e svolgere il loro essenziale ruolo. La stessa presenza di edifici, strutture viarie e ferroviarie, industriali, residenziali e d’alloggio, hanno dato vita a una città composta dal suo centro, dalle sue periferie e dal territorio ad essa esterno e questo in modo esteso e quasi totale. Ciò denatura fortemente la conoscenza del vero ambiente, l’originale, con cui l’essere umano dovrebbe comunque convivere e confrontarsi, ricevendo da esso tutti quegli stimoli necessari a contornare la sua “naturale” dimensione esistenziale. Ogni artista o protagonista di questa Rassegna avrà quindi l’occasione di interpretare questi dati, affrontarli e analizzarli attraverso la sua capacità creativa e il suo bagaglio di esperienze culturali, esistenziali. Avrà modo di rapportarli alla sua fantasia, al suo sogno, alla sua razionalità. A queste finalità di contenuti si affiancherà anche il raggiungimento di altri scopi, quali sono quelli della conoscenza e divulgazione di storia, arte, cultura, tradizioni, bellezze naturali e paesaggistiche dei centri interessati e che ospiteranno le varie manifestazioni.
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