BUONGIORNO CERAMICA! 2021
Dal 15 Maggio 2021 al 16 Maggio 2021
Viterbo
Luogo: 45 Città della Ceramica in tutta Italia
Indirizzo: Sedi varie
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.buongiornoceramica.it
E' Viola Emaldi, giovane critica d'arte specialista nella ceramica e curatore indipendente per gallerie e istituzioni internazionali, organizzatrice di residenze d'artista, ma soprattutto docente in una scuola d'eccellenza in Italia proprio per le Arti Ceramiche, uno di quei poli avanzati per la formazione tecnica sui quali puntare per la Next Generation, a darci il senso dell'unicità e della assoluta "attualità" dell'arte ceramica.
Viola è faentina e a Faenza vive e lavora.
E proprio Faenza, città giovane, in fermento e dalla forte creatività diffusa, intorno alla ceramica è stata capace di creare un vero HUB culturale.
E' capitale nel mondo della ceramica, è sede del museo più importante al mondo per le opere in ceramica, qui 1919 nacque il primo Istituto d'Arte italiano e cento anni dopo nasceva qui il primo Istituto nazionale post diploma sulla ceramica.
E ancora, è qui che c'è l'unico ISIA specializzato su design della ceramica e tecnopolo insieme al CNR con master universitari e start up innovative.
Con Viola partiamo da un evento come Buongiorno Ceramica che prende avvio da Faenza sette anni fa e coinvolge 45 città di antica e contemporanea tradizione ceramica attraverso tutta l'Italia. Una grande festa delle eccellenze italiane che torna dopo un'edizione solo on line a tenersi anche dal vivo quest'anno.
"Buongiorno Ceramica il 15 e 16 maggio offre la possibilità unica e rara, tanto più in questo momento storico, di entrare nel cuore del Made in Italy dell'Alto artigianato ceramico, di andare a visitare fisicamente i laboratori, gli studi, le botteghe, fucine contemporanee di idee dove ogni giorno vengono realizzati prodotti unici dai Maestri Artigiani d’Italia.
E' un'occasione per fare esperienza diretta con la magia della terra che porta alla creazione di un oggetto: si parte da un disegno, uno schizzo, per passare alla fase di modellazione e foggiatura, poi la decorazione ed infine la cottura. Decori, racconti visivi astratti e figurativi da ascoltare ed osservare.
Andare a 'casa' di un artigiano, entrare all'interno dell'atélier è qualcosa di speciale, sia perché da tempo non era più possibile, sia perché gli artigiani in questo tempo sospeso hanno creato ancora con più alacrità, passione.
In quel weekend di metà maggio ascolteremo la genesi delle opere direttamente dalla voce degli stessi artigiani. La bellezza dell'andare per botteghe infatti sta anche nel fatto che sono luoghi che raccontano l'identità di ogni città attraverso le sue tipicità ceramiche.
Dal nord al sud, ogni bottega si racconta attraverso la propria identità storica, territoriale e ceramica, ogni Maestro artigiano ci illustrera le fasi del suo processo produttivo.
Città che incontri, stile di ceramica che trovi. Quindi, per fare qualche esempio, come a Montelupo fiorentino, a Deruta, a San Lorenzello o a Cerreto Sannita, troviamo la maiolica, a Napoli e a Sesto fiorentino scopriamo i virtuosismi della porcellana, in Veneto tra Nove e Bassano del Grappa incontriamo la terraglia, versatile e raffinata, in Sardegna avremo il piacere di osservare le liquide smaltature di potenti forme in terracotta che a Squillace diventa graffita e ingobbiata. Così come in Puglia la troveremo dipinta da fresche pennellate che diventano ampie e sgargianti vicino al mare di Vietri sul Mare, a Cava dei Tirreni, a Caltagirone e altre ancora. A Gubbio invece solo il bucchero nero mentre a Gualdo Tadino il lustro. E poi il grès…. e così via."
Ma la ceramica artistica oggi in Italia non è solo uno scenario storicizzato, i manufatti non sono esclusivamente dentro i musei, i laboratori non sono soltanto fucine tradizionali.
E' dentro una tradizione ancora così vitale che si innesta il futuro.
Ed è proprio su questo che l'esperienza più avanzata di Viola Emaldi ci viene incontro nel tratteggiare lo scenario più contemporaneo di una delle più intriganti industrie creative del nostro Paese.
"Il settore artigianale della ceramica artistica è oggi in rapida evoluzione, spinto da un lato dai cambiamenti dati dall’epidemia, dall’altro dal fatto che in Italia viviamo un momento storico cruciale in cui l’ultima generazione di Maestri artigiani con competenze tecniche, tecnologiche e culturali proprie del secolo scorso è nella terza fase di età. Il ricambio generazionale è in corso grazie a Maestri capaci di trasferire un sapere pratico e orale prezioso da non perdere e all’azione delle Istituzioni per garantire una formazione specifica (dai Licei artistici ai corsi IFTS ai corsi Accademici) che consideri attraverso esperienze di stage e scuola-lavoro il passaggio del sapere in campo artigianale.
Le generazioni nate negli anni settanta-ottanta, e maggiormente quelle under 30, sono già figlie di un altro tipo di formazione che genera attività artigiane concentrate su un tipo di prodotto realizzato sulla base di un processo e un target di mercato ben definito.
L’artigianato artistico contemporaneo (per non dire 4.0) si esprime attraverso uno stile riconoscibile spesso applicato ad una tipologia di prodotto ben definito (tavola, arredo casa, oggetti d'arredo, gioielleria etc), ma pur sempre operando in maniera olistica, gestendo tutto il ciclo di vita dei propri prodotti hand made. Dal progetto al prodotto, dalla comunicazione alla vendita. Oggi si progetta, si prototipa, si comunica, si vende e poi si produce. La produzione è legata alla sostenibilità in primis e ad una richiesta di mercato definita a monte.
In generale oggi è in atto in Italia (sulla scia di paesi come l'Inghilterra) una trasformazione tecnologica ricca di grande vitalità e solidarietà tra i suoi protagonisti, questo deriva da una necessità di risposta e da un naturale adattamento alle richieste del mercato, composto non solo da “clienti di prodotto” - intercettati via web o di persona - ma anche da un numero sempre crescente di “clienti di sevizio” come designer e artisti alla ricerca di esecutori materiali delle proprie idee e progetti. Capita poi sempre più spesso che la bottega divenga luogo di incontro per corsi, workshop dedicati a tecniche, alla produzione di un lavoro con un artista. Nascono co-working e associazioni culturali con laboratori, anche in accordo con le istituzioni museali: tante sono le iniziative che arricchiscono i sistemi culturali di tante città AICC, per citarne alcune, Laterza con MesoLab, Cerreto Sannita con il Laboratorio all'interno del Museo, Faenza con FaCC e lo spazio appena rinato di Gino Geminiani - Mondial Tornianti e tanti altri ancora.
Grazie a strumenti semplici e facilmente accessibili quali i social media per la comunicazione, e le tecnologie informatiche e strumentali per la modellazione 3D, il rendering e la stampa digitale 3D, sia polimerica che ceramica, gli artigiani rispondono alle richieste sopra elencate, perchè possono oggi evitare operazioni che richiederebbero tempo e denaro, agevolando il servizio e la fluidità del lavoro creativo.
Molte sono oggi le botteghe, soprattutto quelle di produzione forme (tornianti e stampatori) che dispongono di scanner e stampanti 3D. Come sono sempre di più le botteghe che riescono a vendere i propri prodotti gestendo personalmente la propria pagina Facebook o Instagram, mentre altri usano piattaforme come Etsy che permettono di gestire autonomamente la comunicazione."
Le 45 città di antica tradizione ceramica sono:Albisola Superiore, Albissola Marina, Appignano, Ariano Irpino, Ascoli Piceno, Assemini, Bassano del Grappa, Borgo San Lorenzo, Burgio, Calitri, Caltagirone, Castellamonte, Castelli, Cava de’ Tirreni, Celle Ligure, Cerreto Sannita, Città di Castello, Civita Castellana, Cutrofiano, Deruta, Este, Faenza, Grottaglie, Gualdo Tadino, Gubbio, Impruneta, Laterza, Laveno Mombello, Lodi, Monreale, Montelupo Fiorentino, Napoli-Capodimonte, Nove, Oristano, Orvieto, Pesaro, San Lorenzello, Santo Stefano di Camastra, Savona, Sciacca, Sesto Fiorentino, Squillace, Urbania, Vietri sul Mare, Viterbo.
Viola è faentina e a Faenza vive e lavora.
E proprio Faenza, città giovane, in fermento e dalla forte creatività diffusa, intorno alla ceramica è stata capace di creare un vero HUB culturale.
E' capitale nel mondo della ceramica, è sede del museo più importante al mondo per le opere in ceramica, qui 1919 nacque il primo Istituto d'Arte italiano e cento anni dopo nasceva qui il primo Istituto nazionale post diploma sulla ceramica.
E ancora, è qui che c'è l'unico ISIA specializzato su design della ceramica e tecnopolo insieme al CNR con master universitari e start up innovative.
Con Viola partiamo da un evento come Buongiorno Ceramica che prende avvio da Faenza sette anni fa e coinvolge 45 città di antica e contemporanea tradizione ceramica attraverso tutta l'Italia. Una grande festa delle eccellenze italiane che torna dopo un'edizione solo on line a tenersi anche dal vivo quest'anno.
"Buongiorno Ceramica il 15 e 16 maggio offre la possibilità unica e rara, tanto più in questo momento storico, di entrare nel cuore del Made in Italy dell'Alto artigianato ceramico, di andare a visitare fisicamente i laboratori, gli studi, le botteghe, fucine contemporanee di idee dove ogni giorno vengono realizzati prodotti unici dai Maestri Artigiani d’Italia.
E' un'occasione per fare esperienza diretta con la magia della terra che porta alla creazione di un oggetto: si parte da un disegno, uno schizzo, per passare alla fase di modellazione e foggiatura, poi la decorazione ed infine la cottura. Decori, racconti visivi astratti e figurativi da ascoltare ed osservare.
Andare a 'casa' di un artigiano, entrare all'interno dell'atélier è qualcosa di speciale, sia perché da tempo non era più possibile, sia perché gli artigiani in questo tempo sospeso hanno creato ancora con più alacrità, passione.
In quel weekend di metà maggio ascolteremo la genesi delle opere direttamente dalla voce degli stessi artigiani. La bellezza dell'andare per botteghe infatti sta anche nel fatto che sono luoghi che raccontano l'identità di ogni città attraverso le sue tipicità ceramiche.
Dal nord al sud, ogni bottega si racconta attraverso la propria identità storica, territoriale e ceramica, ogni Maestro artigiano ci illustrera le fasi del suo processo produttivo.
Città che incontri, stile di ceramica che trovi. Quindi, per fare qualche esempio, come a Montelupo fiorentino, a Deruta, a San Lorenzello o a Cerreto Sannita, troviamo la maiolica, a Napoli e a Sesto fiorentino scopriamo i virtuosismi della porcellana, in Veneto tra Nove e Bassano del Grappa incontriamo la terraglia, versatile e raffinata, in Sardegna avremo il piacere di osservare le liquide smaltature di potenti forme in terracotta che a Squillace diventa graffita e ingobbiata. Così come in Puglia la troveremo dipinta da fresche pennellate che diventano ampie e sgargianti vicino al mare di Vietri sul Mare, a Cava dei Tirreni, a Caltagirone e altre ancora. A Gubbio invece solo il bucchero nero mentre a Gualdo Tadino il lustro. E poi il grès…. e così via."
Ma la ceramica artistica oggi in Italia non è solo uno scenario storicizzato, i manufatti non sono esclusivamente dentro i musei, i laboratori non sono soltanto fucine tradizionali.
E' dentro una tradizione ancora così vitale che si innesta il futuro.
Ed è proprio su questo che l'esperienza più avanzata di Viola Emaldi ci viene incontro nel tratteggiare lo scenario più contemporaneo di una delle più intriganti industrie creative del nostro Paese.
"Il settore artigianale della ceramica artistica è oggi in rapida evoluzione, spinto da un lato dai cambiamenti dati dall’epidemia, dall’altro dal fatto che in Italia viviamo un momento storico cruciale in cui l’ultima generazione di Maestri artigiani con competenze tecniche, tecnologiche e culturali proprie del secolo scorso è nella terza fase di età. Il ricambio generazionale è in corso grazie a Maestri capaci di trasferire un sapere pratico e orale prezioso da non perdere e all’azione delle Istituzioni per garantire una formazione specifica (dai Licei artistici ai corsi IFTS ai corsi Accademici) che consideri attraverso esperienze di stage e scuola-lavoro il passaggio del sapere in campo artigianale.
Le generazioni nate negli anni settanta-ottanta, e maggiormente quelle under 30, sono già figlie di un altro tipo di formazione che genera attività artigiane concentrate su un tipo di prodotto realizzato sulla base di un processo e un target di mercato ben definito.
L’artigianato artistico contemporaneo (per non dire 4.0) si esprime attraverso uno stile riconoscibile spesso applicato ad una tipologia di prodotto ben definito (tavola, arredo casa, oggetti d'arredo, gioielleria etc), ma pur sempre operando in maniera olistica, gestendo tutto il ciclo di vita dei propri prodotti hand made. Dal progetto al prodotto, dalla comunicazione alla vendita. Oggi si progetta, si prototipa, si comunica, si vende e poi si produce. La produzione è legata alla sostenibilità in primis e ad una richiesta di mercato definita a monte.
In generale oggi è in atto in Italia (sulla scia di paesi come l'Inghilterra) una trasformazione tecnologica ricca di grande vitalità e solidarietà tra i suoi protagonisti, questo deriva da una necessità di risposta e da un naturale adattamento alle richieste del mercato, composto non solo da “clienti di prodotto” - intercettati via web o di persona - ma anche da un numero sempre crescente di “clienti di sevizio” come designer e artisti alla ricerca di esecutori materiali delle proprie idee e progetti. Capita poi sempre più spesso che la bottega divenga luogo di incontro per corsi, workshop dedicati a tecniche, alla produzione di un lavoro con un artista. Nascono co-working e associazioni culturali con laboratori, anche in accordo con le istituzioni museali: tante sono le iniziative che arricchiscono i sistemi culturali di tante città AICC, per citarne alcune, Laterza con MesoLab, Cerreto Sannita con il Laboratorio all'interno del Museo, Faenza con FaCC e lo spazio appena rinato di Gino Geminiani - Mondial Tornianti e tanti altri ancora.
Grazie a strumenti semplici e facilmente accessibili quali i social media per la comunicazione, e le tecnologie informatiche e strumentali per la modellazione 3D, il rendering e la stampa digitale 3D, sia polimerica che ceramica, gli artigiani rispondono alle richieste sopra elencate, perchè possono oggi evitare operazioni che richiederebbero tempo e denaro, agevolando il servizio e la fluidità del lavoro creativo.
Molte sono oggi le botteghe, soprattutto quelle di produzione forme (tornianti e stampatori) che dispongono di scanner e stampanti 3D. Come sono sempre di più le botteghe che riescono a vendere i propri prodotti gestendo personalmente la propria pagina Facebook o Instagram, mentre altri usano piattaforme come Etsy che permettono di gestire autonomamente la comunicazione."
Le 45 città di antica tradizione ceramica sono:Albisola Superiore, Albissola Marina, Appignano, Ariano Irpino, Ascoli Piceno, Assemini, Bassano del Grappa, Borgo San Lorenzo, Burgio, Calitri, Caltagirone, Castellamonte, Castelli, Cava de’ Tirreni, Celle Ligure, Cerreto Sannita, Città di Castello, Civita Castellana, Cutrofiano, Deruta, Este, Faenza, Grottaglie, Gualdo Tadino, Gubbio, Impruneta, Laterza, Laveno Mombello, Lodi, Monreale, Montelupo Fiorentino, Napoli-Capodimonte, Nove, Oristano, Orvieto, Pesaro, San Lorenzello, Santo Stefano di Camastra, Savona, Sciacca, Sesto Fiorentino, Squillace, Urbania, Vietri sul Mare, Viterbo.
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