Argilla. Storie di incontri
Dal 12 Ottobre 2023 al 08 Settembre 2024
Vicenza
Luogo: Gallerie d'Italia
Indirizzo: Contra’ S. Corona 25
Curatori: Monica Salvadori, Monica Baggio, Luca Zamparo
Enti promotori:
- Intesa Sanpaolo
- Università degli Studi di Padova
- In collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova
Telefono per informazioni: 800 167 619
E-Mail info: vicenza@gallerieditalia.com
Sito ufficiale: http://gallerieditalia.com
Il progetto scientifico e didattico Argilla. Storie di incontri, a cura di Monica Salvadori, Monica Baggio e Luca Zamparo, nasce nell’ambito della collaborazione fra la Direzione Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova, in seno alle ricerche sviluppate dal Progetto MemO. La memoria degli oggetti. Un approccio multidisciplinare per lo studio, la digitalizzazione e la valorizzazione della ceramica greca e magnogreca in Veneto, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
L’iniziativa prende spunto dalla collezione Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche, costituita da oltre cinquecento reperti provenienti da Ruvo di Puglia, fiorente centro antico nell’attuale provincia di Bari. I vasi, che nel loro insieme forniscono una preziosa testimonianza della cultura della Grecia d’Occidente, furono importati da Atene o prodotti in Puglia e in Lucania tra VI e III secolo a.C. La collezione, originariamente di proprietà della famiglia Caputi che ne evitò la dispersione consegnando ai posteri una raccolta unica e proveniente dal medesimo complesso necropolare, appartiene al patrimonio d’arte della Banca sin dal 1999 ed è conservata nella sua interezza nelle Gallerie d’Italia di Napoli. Il museo di Vicenza è sede di un’attività di valorizzazione incentrata su piccoli nuclei di ceramiche selezionate dalla raccolta e giunta oggi al terzo allestimento, intitolato Argilla. Storie di incontri (dopo Argilla. Storie di viaggi e Argilla. Storie di vasi ospitati negli anni scorsi).
Il progetto Argilla. Storie di incontri costituisce la terza tappa di un percorso di approfondimento che, grazie alle suggestioni ispirate alla raccolta di vasi Intesa Sanpaolo, intende avvicinare il grande pubblico al patrimonio archeologico ceramicoevidenziandone aspetti di ancora grande attualità.
Il percorso prende avvio dalle pluriennali ricerche condotte dall’Ateneo patavino e sviluppate in particolar modo a partire dal 2018 dal Progetto MemO. Si tratta dell’ultima fase di un percorso espositivo e didattico, ideato e sviluppato durante la ben nota emergenza sanitaria internazionale da COVID-19, che giunge ora a conclusione recando un messaggio di speranza e ripresa, emblema della resilienza dimostrata dalla società contemporanea: il ritorno all’incontro.
Le due istituzioni promotrici – Intesa Sanpaolo e l’Università degli Studi di Padova - hanno permesso, in questi anni, l’incontro fra numerosi enti museali del territorio regionale e nazionale, l’unione di intenti fra l’ambito della ricerca accademica e quello della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, l’apertura a nuovi pubblici e l’incontro con materiali non sempre di semplice comprensione e fruizione, spesso riposti nei depositi museali.
Dopo i racconti sulle modalità della produzione dei vasi e sui viaggi che accorciano le distanze fra tempi e luoghi, questa terza esposizione descrive l’incontro fra uomini, donne, divinità ed eroi: gli incontri che cambiano la vita delle persone, oggi come nel tempo antico, che ne cambiano la storia.
Il percorso narrativo ed espositivo (che presenta, accanto a un gruppo di ceramiche dalla collezione Intesa Sanpaolo, opere in prestito da importanti musei del Veneto e della Puglia, con il progetto di allestimento di Michele Franzina) si caratterizza per una decisa finalità didattica e una particolare attenzione ai pubblici e si contraddistingue per un linguaggio semplice ma allo stesso tempo specifico, che intende fornire le basi di un lessico per la conoscenza della produzione ceramica greca e magnogreca, attraverso un’esperienza educativa che dal mondo antico giunge sino al mondo contemporaneo.
Grazie alla collaborazione fra le Galleria d’Italia -Vicenza e l’Università di Padova, l’esposizione è dotata di supporti audio, video (realizzati con la traduzione nella Lingua Italiana dei Segni) e tattili (con i libri tattili ideati da Elisa Lodolo) realizzati appositamente per l’esposizione, al fine di risultare ampiamente inclusiva e accessibile, con l’obiettivo di ridurre, se non abbattere, le barriere culturali, motorie e sensoriali e, al contempo, di creare uno spazio condiviso e confortevole.
Attraverso il ricorso alle più innovative tecnologie per il rilievo 3D, l’allestimento si è dotato di un supporto tattile realizzato per agevolare sempre più l’accesso al patrimonio archeologico ceramico conservato da Intesa Sanpaolo, sempre ideato dall’architetto Michele Franzina.
L’esposizione si avvale della collaborazione della Direzione Regionale Musei Puglia - Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, dei Musei Civici di Bassano del Grappa, dei Musei Civici - Museo Archeologico di Padova, del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte di Padova e del Centro d’Ateneo per i Musei dell’Università di Padova.
L’iniziativa prende spunto dalla collezione Intesa Sanpaolo di ceramiche attiche e magnogreche, costituita da oltre cinquecento reperti provenienti da Ruvo di Puglia, fiorente centro antico nell’attuale provincia di Bari. I vasi, che nel loro insieme forniscono una preziosa testimonianza della cultura della Grecia d’Occidente, furono importati da Atene o prodotti in Puglia e in Lucania tra VI e III secolo a.C. La collezione, originariamente di proprietà della famiglia Caputi che ne evitò la dispersione consegnando ai posteri una raccolta unica e proveniente dal medesimo complesso necropolare, appartiene al patrimonio d’arte della Banca sin dal 1999 ed è conservata nella sua interezza nelle Gallerie d’Italia di Napoli. Il museo di Vicenza è sede di un’attività di valorizzazione incentrata su piccoli nuclei di ceramiche selezionate dalla raccolta e giunta oggi al terzo allestimento, intitolato Argilla. Storie di incontri (dopo Argilla. Storie di viaggi e Argilla. Storie di vasi ospitati negli anni scorsi).
Il progetto Argilla. Storie di incontri costituisce la terza tappa di un percorso di approfondimento che, grazie alle suggestioni ispirate alla raccolta di vasi Intesa Sanpaolo, intende avvicinare il grande pubblico al patrimonio archeologico ceramicoevidenziandone aspetti di ancora grande attualità.
Il percorso prende avvio dalle pluriennali ricerche condotte dall’Ateneo patavino e sviluppate in particolar modo a partire dal 2018 dal Progetto MemO. Si tratta dell’ultima fase di un percorso espositivo e didattico, ideato e sviluppato durante la ben nota emergenza sanitaria internazionale da COVID-19, che giunge ora a conclusione recando un messaggio di speranza e ripresa, emblema della resilienza dimostrata dalla società contemporanea: il ritorno all’incontro.
Le due istituzioni promotrici – Intesa Sanpaolo e l’Università degli Studi di Padova - hanno permesso, in questi anni, l’incontro fra numerosi enti museali del territorio regionale e nazionale, l’unione di intenti fra l’ambito della ricerca accademica e quello della tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, l’apertura a nuovi pubblici e l’incontro con materiali non sempre di semplice comprensione e fruizione, spesso riposti nei depositi museali.
Dopo i racconti sulle modalità della produzione dei vasi e sui viaggi che accorciano le distanze fra tempi e luoghi, questa terza esposizione descrive l’incontro fra uomini, donne, divinità ed eroi: gli incontri che cambiano la vita delle persone, oggi come nel tempo antico, che ne cambiano la storia.
Il percorso narrativo ed espositivo (che presenta, accanto a un gruppo di ceramiche dalla collezione Intesa Sanpaolo, opere in prestito da importanti musei del Veneto e della Puglia, con il progetto di allestimento di Michele Franzina) si caratterizza per una decisa finalità didattica e una particolare attenzione ai pubblici e si contraddistingue per un linguaggio semplice ma allo stesso tempo specifico, che intende fornire le basi di un lessico per la conoscenza della produzione ceramica greca e magnogreca, attraverso un’esperienza educativa che dal mondo antico giunge sino al mondo contemporaneo.
Grazie alla collaborazione fra le Galleria d’Italia -Vicenza e l’Università di Padova, l’esposizione è dotata di supporti audio, video (realizzati con la traduzione nella Lingua Italiana dei Segni) e tattili (con i libri tattili ideati da Elisa Lodolo) realizzati appositamente per l’esposizione, al fine di risultare ampiamente inclusiva e accessibile, con l’obiettivo di ridurre, se non abbattere, le barriere culturali, motorie e sensoriali e, al contempo, di creare uno spazio condiviso e confortevole.
Attraverso il ricorso alle più innovative tecnologie per il rilievo 3D, l’allestimento si è dotato di un supporto tattile realizzato per agevolare sempre più l’accesso al patrimonio archeologico ceramico conservato da Intesa Sanpaolo, sempre ideato dall’architetto Michele Franzina.
L’esposizione si avvale della collaborazione della Direzione Regionale Musei Puglia - Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, dei Musei Civici di Bassano del Grappa, dei Musei Civici - Museo Archeologico di Padova, del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte di Padova e del Centro d’Ateneo per i Musei dell’Università di Padova.
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