Xu Ke | Cristina Gori: 路口-Crossroad
Dal 24 Marzo 2017 al 09 Aprile 2017
Venezia
Luogo: Scuola Grande di San Teodoro
Indirizzo: San Marco 4810
Orari: Tutti i giorni 10 - 18
Enti promotori:
- Patrocinio di Comune di Venezia
- Istituto Italiano di Cultura di Shanghai
- Camera di Commercio Italiana in Cina
- Istituto Confucio presso l'Università Ca' Foscari Venezia
Costo del biglietto: Ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 331 4227898
E-Mail info: info@crossroadproject.it
Sito ufficiale: http://www.crossroadproject.it
Dal 24 marzo al 9 aprile la suggestiva cornice della Scuola Grande di San Teodoro ospiterà la mostra路口 – Crossroad(opening: giovedì 23 marzo, ore 18) che vedrà esposte insieme le opere ad inchiostro acquerellato su carta del pittore cinese Xu Ke, per la prima volta in Italia, e l’installazione ambientale di Cristina Gori, Flow, che raggiunge Venezia direttamente da Pechino, dove è stata esposta in occasione della IV Biennale Italia – Cina.
Nel cuore culturale ed economico della città, Rialto, si incontrano i lavori di due autori apparentemente agli opposti per genere, provenienza, linguaggi, tecniche e tradizioni; ciò che gli accumuna è il punto di partenza della loro ricerca artistica, che nasce da una profonda meditazione sull'ambiente naturale, insieme alla particolare importanza che ricoprono la manualità, la tecnica e il tempo nella realizzazione delle loro opere.
Lo studio attento e minuzioso delle reazioni dell'inchiostro sulla carta di riso nelle opere di Xu Ke, è analogo alla cura e alla pazienza necessarie per realizzare i 130 elementi di stoffa di Flow, tagliati e cuciti a mano da Cristina Gori.
Il titolo 路口 – Crossroad indica il crocevia tra due culture ed è, insieme, una metafora sulla comunicazione; giocando sul significato della parola cinese 路口 (lu kou), dove il secondo carattere - kou - significa anche “bocca”, si allude ad un incontro da cui nasce, spontaneamente, un dialogo; l’asse su cui avviene è quella via, non solo simbolica, che unisce da secoli Venezia all’Oriente.
La mostra è realizzata in collaborazione con la galleria FQ Projects di Shanghai, con il patrocinio del Comune di Venezia, dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, della Camera di Commercio Italiana in Cina e dell’Istituto Confucio presso l'Università Ca' Foscari Venezia.
I due autori non si sono mai incontrati di persona; si sono confrontati da lontano, studiandosi reciprocamente, attraverso i propri lavori. Tramite i progetti, le immagini, la pianificazione dell’installazione Xu Ke ha percepito - la solennità e l’incredibile atmosfera del luogo, percorsa da uno scorrere costante di energia, rappresentata dal bellissimo lavoro di Cristina, “Flow” - mentre Cristina Gori individua- un percorso sinergico con l’artista Xu Ke, la cui sensibilità e forza del segno e del colore, emergono dai lavori su carta per entrare in dialogo diretto con l’istallazione a terra - .
Per Xu Ke, le cui opere fanno parte della collezione del Palazzo Reale e della Città di Bruxelles, oltre che dello Space Center di Mosca, si tratta della prima mostra in Italia,
Nato nel 1958 a Shanghai cresce artisticamente nel contesto della Grande Rivoluzione Culturale. Si avvicina alla pittura, studiando e copiando i poster della propaganda sovietica, resta affascinato dalla secolare tradizione della pittura cinese di paesaggio e dalla sua tecnica: shuǐmò (水墨), letteralmente “acqua e inchiostro”, steso con pennelli su carta di riso xuan. Durante gli studi alla scuola d’arte, sperimenta gli effetti visivi prodotti dall’inchiostro sulla carta, mischia diversi toni di nero, osserva le reazioni dell’acqua. Nonostante questo forte legame con la tradizione e la cultura cinese, Xu Ke fantastica su paesi lontani, sull’Europa e mentre dipinge, lascia che a guidarlo siano le note della “musica proibita” delle orchestre sinfoniche occidentali.
Ispirato da lunghi viaggi nel paese, tra le vette di Huangshan, di fronte all’oceano di Zhuhai, le sue opere si fanno atmosferiche. Ogni tocco di pennello, ogni goccia e aggiunta di colore è il frutto di una riflessione sull’essenza profonda di quei luoghi, sulla loro natura corporea e incorporea. Al centro del suo lavoro, c’è la ricerca della risonanza dello spirito, uno dei Sei Principi della Pittura Cinese, stabiliti nel V secolo dallo storico d’arte Xie He: la vitalità, il flusso di energia trasmessa nell’opera e nel tema dall’artista. Solo così, secondo Xu Ke, le immagini possono raggiungere uno spirito aperto, semplice e puro, libero da associazioni.
Xu Ke diventa così un interprete e un importante esponente di questo nuovo linguaggio: una tradizione centenaria, declinata e tradotta in un lessico contemporaneo.
Accanto ai lavori di Xu Ke “scorre” l’installazione di Cristina Gori, Flow.
Il lavoro dell’artista di origine padovana, che opera nel campo della fotografia e dell’installazione ambientale, si compone di decine di elementi in feltro, l'uno diverso dall'altro, pazientemente tagliati e cuciti a mano da lei stessa. Interpretando il dualismo natura/artificio, tema al centro della sua ricerca, Cristina Gori parte dall’osservazione dell’ambiente naturale e sviluppa una visione artificiale della natura, ricercando materiali industriali che la possano imitare. Flow si presenta come una distesa di unità organiche, ibridazione tra cellule vegetali e neuronali, i cui flussi sinaptici stanno alla base della comunicazione. Rappresentano lo scambio energetico, lo scorrere linfatico di cui il colore verde è reminiscenza del processo fotosintetico, fonte di energia e di vita di tutti gli organismi viventi.
Per Cristina Gori, questo continuo scambio di informazioni porta alla mutazione del pensiero in ognuno di noi e, di conseguenza, alla conoscenza. Flow diventa metafora di una visione macroscopica della trasformazione del pensiero stesso globale.
Con 路口 – Crossroad, Cristina Gori Venezia torna a Venezia, dove ha vissuto gli anni della formazione artistica e lo fa legandosi nuovamente alla Cina, - un paese che ho amato dal 2008 e che è stata fonte di ispirazione di alcuni progetti - Infatti, affascinata dalla storia millenaria del paese nel 2013, in seguito ad un viaggio a Xi'an, realizza il progetto fotografico Vault Over, una serie di autoritratti in cui l'artista, coperta di argilla, si trasforma in alcune figure chiave dell’armata di terracotta dell'imperatore Qin Shi Huang.
Inoltre, tra le sue partecipazioni ricordiamo la mostra Olympic Fine Arts che si tenne a Pechino durante le Olimpiadi del 2008 e successivamente nel 2014 e 2016 in occasione della prima e seconda edizione cinese della Biennale Italia - Cina tenutasi presso la 798 Art District della capitale.
Quella di Venezia è la prima tappa di un progetto espositivo nato in viaggio, “on the road”, sulla rotta Venezia-Shanghai e che proseguirà nel 2017 in varie città di Italia. Prossima fermata: Ferrara.
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