Venezia si difende 1915-1918
Dal 13 Settembre 2014 al 11 Gennaio 2015
Venezia
Luogo: Casa dei Tre Oci
Indirizzo: Fondamenta delle Zitelle 43
Orari: 10-18; chiuso martedì
Curatori: Claudio Franzini
Telefono per informazioni: +39 041 2412332
E-Mail info: info@treoci.org
Sito ufficiale: http://www.treoci.org
Alcune parole sulla provenienza e sugli autori delle immagini.
In tutti i territori dichiarati zona di guerra era fatto assoluto divieto di eseguire delle fotografie. Anche Venezia non sfuggì a questa imposizione: molte immagini in mostra, soprattutto quelle della mobili- tazione generale del 1915 siano esse fotografie o cartoline postali vennero, come recita una dicitura manoscritta ad inchiostro rosso, Sequestrate dalle Autorità. Salvo quindi poche fotografie “firmate”, come quelle di Tommaso Filippi di Venezia, professionista, già operatore e direttore dello Stabilimen- to Naya, e di Aldo Cortellazzo, altro professionista veneziano, sono da addebitare a Giovanni Caprioli, fotografo della Soprintendenza di Venezia quelle relative ai primi mesi del 1915, da maggio a luglio; le altre in mancanza di indicazioni sono difficilmente attribuibili. La gran parte recano nel verso il timbro del Gabinetto del Ministro dell’Ufficio Speciale del Ministero della Marina, e quindi rientrano nel novero delle fotografie di autore anonimo ascrivibili agli addetti militari della terza sezione del Servizio fotografico del Comando di Piazza Marittima di Venezia, posta in essere all’inizio del conflitto dal Comando Supremo.
La fondazione di Venezia considera il settore “beni e attività culturali” un settore prioritario nell’am- bito dei propri interventi realizzati sia direttamente sia in compartecipazione con importanti istitu- zioni pubbliche e private. Promuove e sviluppa, da sempre, molteplici progetti per la conservazione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali.
Proprietaria di una importante collezione di fotografie, suddivise in due fondi principali, il fondo de Maria e il fondo italo zannier, ha dato vita presso la casa dei Tre Oci, alla Giudecca, ad un spazio interamente dedicato alla valorizzazione e fruizione della fotografia, che ospita i due fondi fotografici ed è sede espositiva per importanti mostre e appuntamenti di approfondimento sulla tecnica e sulla storia fotografica.
Ritiene pertanto molto feconda questa avviata collaborazione con un’istituzione importante come la Fondazione Musei Civici, proprietaria di diversi fondi fotografici di importanza nazionale.
fondazione Musei civici di Venezia. Istituita nel 2008 dal Consiglio Comunale al fine di valorizzare l’immenso patrimonio culturale e artistico dei Musei Civici Veneziani, la fondazione Musei civici di Venezia gestisce e promuove uno dei più importanti sistemi museali d’Europa. Attualmente il Presi- dente è Walter Hartsarich mentre la Direzione è affidata a Gabriella Belli.
Il sistema dei Musei Civici di Venezia è un insieme organico di sedi e collezioni di enorme valore ar- tistico e storico. Grande macchina di elaborazione e produzione culturale, conta su un’altissima fre- quenza di pubblico a livello internazionale, richiamato dalle collezioni permanenti e dalle esposizioni temporanee. Comprende 11 musei con le loro ricchissime collezioni (da Palazzo Ducale al Museo Correr, dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’Pesaro a Palazzo Fortuny, dal Museo del Vetro di Murano al Ca’ Rezzonico - Museo del Settecento Veneziano), 5 biblioteche specialistiche, l’ar- chivio fotografico, un attrezzato deposito esterno che presto sarà anche laboratorio di restauro (Vega Stock).
Una realtà innovativa nel panorama dei Beni Culturali in Italia e, anche in cifre, un sistema di stra- ordinaria rilevanza: 10 secoli di architetture e decorazioni; 500.000 opere d’arte nelle collezioni; 2.000.000 di reperti naturalistici; 250.000 volumi conservati nelle biblioteche; 500.000 pezzi nelle collezioni numismatiche; 40.000 mq di spazi espositivi visitabili; 1 portale e 11 siti internet; 750.000 utenti individuali dei siti internet nel 2013 ; 56.000 schede nel catalogo informatizzato delle collezio- ni; 500 addetti circa a servizio del sistema museale gestito dalla Fondazione; 2.300.000 l’affluenza dei visitatori nelle 11 sedi del sistema nel 2013.
L’Archivio Fotografico Storico della Fondazione Musei Civici di Venezia, fu trasferito in gran parte nel 2000 a Palazzo Fortuny, sede museale che sin dai primi anni dalla sua apertura si è sempre dedicata alla Fotografia e dove già sono depositati altri preziosi fondi fotografici. L’archivio fotografico è un imponente corpus di negativi e positivi che nel corso degli anni sin dalla costituzione delle raccolte di Teodoro Correr si è sedimentato attraverso donazioni e acquisti.
Ma va ricordato che importanti nuclei di fotografie storiche sono ancora conservate nell’Archivio foto- grafico del Museo Correr, di Palazzo Ducale e della Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Molti nuclei fotografici di questi fondi, sono oggi visibili e consultabili on line nel sito della Fondazione dei Musei Civici di Venezia, grazie alla pluriennale campagna di catalogazione informatizzata.
La mostra è prodotta e organizzata da Civita Tre Venezie e verrà corredata da un catalogo di Marsilio Editori, a cura di Claudio Franzini con saggi di Cesare De Michelis, Camillo Tonini e Claudio Franzini.
In tutti i territori dichiarati zona di guerra era fatto assoluto divieto di eseguire delle fotografie. Anche Venezia non sfuggì a questa imposizione: molte immagini in mostra, soprattutto quelle della mobili- tazione generale del 1915 siano esse fotografie o cartoline postali vennero, come recita una dicitura manoscritta ad inchiostro rosso, Sequestrate dalle Autorità. Salvo quindi poche fotografie “firmate”, come quelle di Tommaso Filippi di Venezia, professionista, già operatore e direttore dello Stabilimen- to Naya, e di Aldo Cortellazzo, altro professionista veneziano, sono da addebitare a Giovanni Caprioli, fotografo della Soprintendenza di Venezia quelle relative ai primi mesi del 1915, da maggio a luglio; le altre in mancanza di indicazioni sono difficilmente attribuibili. La gran parte recano nel verso il timbro del Gabinetto del Ministro dell’Ufficio Speciale del Ministero della Marina, e quindi rientrano nel novero delle fotografie di autore anonimo ascrivibili agli addetti militari della terza sezione del Servizio fotografico del Comando di Piazza Marittima di Venezia, posta in essere all’inizio del conflitto dal Comando Supremo.
La fondazione di Venezia considera il settore “beni e attività culturali” un settore prioritario nell’am- bito dei propri interventi realizzati sia direttamente sia in compartecipazione con importanti istitu- zioni pubbliche e private. Promuove e sviluppa, da sempre, molteplici progetti per la conservazione, valorizzazione e fruizione dei beni culturali.
Proprietaria di una importante collezione di fotografie, suddivise in due fondi principali, il fondo de Maria e il fondo italo zannier, ha dato vita presso la casa dei Tre Oci, alla Giudecca, ad un spazio interamente dedicato alla valorizzazione e fruizione della fotografia, che ospita i due fondi fotografici ed è sede espositiva per importanti mostre e appuntamenti di approfondimento sulla tecnica e sulla storia fotografica.
Ritiene pertanto molto feconda questa avviata collaborazione con un’istituzione importante come la Fondazione Musei Civici, proprietaria di diversi fondi fotografici di importanza nazionale.
fondazione Musei civici di Venezia. Istituita nel 2008 dal Consiglio Comunale al fine di valorizzare l’immenso patrimonio culturale e artistico dei Musei Civici Veneziani, la fondazione Musei civici di Venezia gestisce e promuove uno dei più importanti sistemi museali d’Europa. Attualmente il Presi- dente è Walter Hartsarich mentre la Direzione è affidata a Gabriella Belli.
Il sistema dei Musei Civici di Venezia è un insieme organico di sedi e collezioni di enorme valore ar- tistico e storico. Grande macchina di elaborazione e produzione culturale, conta su un’altissima fre- quenza di pubblico a livello internazionale, richiamato dalle collezioni permanenti e dalle esposizioni temporanee. Comprende 11 musei con le loro ricchissime collezioni (da Palazzo Ducale al Museo Correr, dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’Pesaro a Palazzo Fortuny, dal Museo del Vetro di Murano al Ca’ Rezzonico - Museo del Settecento Veneziano), 5 biblioteche specialistiche, l’ar- chivio fotografico, un attrezzato deposito esterno che presto sarà anche laboratorio di restauro (Vega Stock).
Una realtà innovativa nel panorama dei Beni Culturali in Italia e, anche in cifre, un sistema di stra- ordinaria rilevanza: 10 secoli di architetture e decorazioni; 500.000 opere d’arte nelle collezioni; 2.000.000 di reperti naturalistici; 250.000 volumi conservati nelle biblioteche; 500.000 pezzi nelle collezioni numismatiche; 40.000 mq di spazi espositivi visitabili; 1 portale e 11 siti internet; 750.000 utenti individuali dei siti internet nel 2013 ; 56.000 schede nel catalogo informatizzato delle collezio- ni; 500 addetti circa a servizio del sistema museale gestito dalla Fondazione; 2.300.000 l’affluenza dei visitatori nelle 11 sedi del sistema nel 2013.
L’Archivio Fotografico Storico della Fondazione Musei Civici di Venezia, fu trasferito in gran parte nel 2000 a Palazzo Fortuny, sede museale che sin dai primi anni dalla sua apertura si è sempre dedicata alla Fotografia e dove già sono depositati altri preziosi fondi fotografici. L’archivio fotografico è un imponente corpus di negativi e positivi che nel corso degli anni sin dalla costituzione delle raccolte di Teodoro Correr si è sedimentato attraverso donazioni e acquisti.
Ma va ricordato che importanti nuclei di fotografie storiche sono ancora conservate nell’Archivio foto- grafico del Museo Correr, di Palazzo Ducale e della Galleria d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Molti nuclei fotografici di questi fondi, sono oggi visibili e consultabili on line nel sito della Fondazione dei Musei Civici di Venezia, grazie alla pluriennale campagna di catalogazione informatizzata.
La mostra è prodotta e organizzata da Civita Tre Venezie e verrà corredata da un catalogo di Marsilio Editori, a cura di Claudio Franzini con saggi di Cesare De Michelis, Camillo Tonini e Claudio Franzini.
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