The Game. Il ruolo di Emergency

The Game. Il ruolo di Emergency, Venezia
Dal 15 Febbraio 2023 al 30 Marzo 2023
Venezia
Luogo: Emergency Venezia
Indirizzo: Giudecca 212
Orari: dal mercoledì al venerdì dalle 11.00 alle 16.00
Telefono per informazioni: +338 7236793
E-Mail info: infovenice@emergency.it
Sito ufficiale: http://www.emergency.it
Università Iuav di Venezia ed EMERGENCY presentano The Game. Il ruolo di Emergency. La mostra è l’esito del Laboratorio di Design della Comunicazione 3, del Corso di Laurea Magistrale in Design della Comunicazione, condotto dalla prof.ssa Paola Fortuna e dal prof. Luciano Perondi con la collaborazione di Damiano Fraccaro e Lorenzo Toso.
Gli studenti hanno lavorato alternandosi tra le aule dell’Università e la sede di EMERGENCY alla Giudecca, dove hanno realizzato una serie di giochi da tavolo didattici.
La mostra è intitolata The Game, nome con cui in gergo viene indicato il tentativo dei migranti di superare i confini ed evitare i respingimenti. Una coincidenza semantica troppo significativa per non rimarcarla.
Gli studenti hanno consultato documenti, fatto ricerche, letto libri, interrogato gli operatori sul tema delle migrazioni, per raccontare le storie di chi scappa dalla guerra, dalla siccità, dalla povertà. C’è chi parte dalla zona subsahariana e si dirige verso la costa libica per tentare di attraversare il Mediterraneo; chi invece prende la rotta balcanica.
Gli studenti hanno trasformato quanto appreso in giochi da tavolo concepiti con lo scopo di raccontare queste esperienze. I giochi descrivono anche i contesti in cui EMERGENCY opera e l’idea di cura e di uguaglianza che EMERGENCY promuove e applica. Può sembrare improprio usare il gioco come strumento narrativo di un’esperienza così delicata e complessa da descrivere, ma si ritiene che l’esperienza immersiva connaturata al giocare permetta di trasmettere emozioni ed esperienze in modo significativo e profondo. Chi partecipa alla mostra si deve infatti mettere in gioco e immedesimare in situazioni anche drammatiche non sempre facili da descrivere a parole.
I visitatori fruiscono di questa esperienza immersi in un allestimento realizzato con materiali di recupero (sacchi di juta, tubi di cartone), una ambientazione evocativa dei luoghi rappresentati nei giochi. Gli oggetti di scarto, materiali di rifiuto ormai privi di funzionalità, entrano in risonanza con altri elementi che assumono e conferiscono all’insieme nuovi significati. A rafforzare questo processo di immedesimazione, un audio che raccoglie suoni - rumori di boschi e acqua alternati a voci umane - accoglie i visitatori.
Gli studenti hanno lavorato alternandosi tra le aule dell’Università e la sede di EMERGENCY alla Giudecca, dove hanno realizzato una serie di giochi da tavolo didattici.
La mostra è intitolata The Game, nome con cui in gergo viene indicato il tentativo dei migranti di superare i confini ed evitare i respingimenti. Una coincidenza semantica troppo significativa per non rimarcarla.
Gli studenti hanno consultato documenti, fatto ricerche, letto libri, interrogato gli operatori sul tema delle migrazioni, per raccontare le storie di chi scappa dalla guerra, dalla siccità, dalla povertà. C’è chi parte dalla zona subsahariana e si dirige verso la costa libica per tentare di attraversare il Mediterraneo; chi invece prende la rotta balcanica.
Gli studenti hanno trasformato quanto appreso in giochi da tavolo concepiti con lo scopo di raccontare queste esperienze. I giochi descrivono anche i contesti in cui EMERGENCY opera e l’idea di cura e di uguaglianza che EMERGENCY promuove e applica. Può sembrare improprio usare il gioco come strumento narrativo di un’esperienza così delicata e complessa da descrivere, ma si ritiene che l’esperienza immersiva connaturata al giocare permetta di trasmettere emozioni ed esperienze in modo significativo e profondo. Chi partecipa alla mostra si deve infatti mettere in gioco e immedesimare in situazioni anche drammatiche non sempre facili da descrivere a parole.
I visitatori fruiscono di questa esperienza immersi in un allestimento realizzato con materiali di recupero (sacchi di juta, tubi di cartone), una ambientazione evocativa dei luoghi rappresentati nei giochi. Gli oggetti di scarto, materiali di rifiuto ormai privi di funzionalità, entrano in risonanza con altri elementi che assumono e conferiscono all’insieme nuovi significati. A rafforzare questo processo di immedesimazione, un audio che raccoglie suoni - rumori di boschi e acqua alternati a voci umane - accoglie i visitatori.
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