Tana liberi tutti
Dal 29 Maggio 2013 al 02 Giugno 2013
Venezia
Luogo: Mensa di San Martino
Indirizzo: Campo della Tana 2129
Enti promotori:
- Comune di Venezia
Telefono per informazioni: +39 06 87765104/ 349 7092096
E-Mail info: press@phlegmatics.com
Sito ufficiale: http://tanaliberitutti.tumblr.com/
A Venezia, dal 29 Maggio al 2 Giugno 2013, “Tana liberi Tutti” anima la Mensa Caritas di San Martino, situata in Campo della Tana, proprio a due passi dall’ingresso dell’Arsenale.
Organizzata da Studio Public, Slow Food Venezia e DROME magazine, in collaborazione con la Caritas Veneziana - Diocesi Patriarcato di Venezia e con il patrocinio del Comune di Venezia, l’originale iniziativa, concepita come piattaforma di mediazione socio-culturale, intende coinvolgere gli ospiti del refettorio, i cittadini veneziani e le migliaia di addetti ai lavori del sistema dell’arte internazionale in un’esperienza altamente partecipativa, attraverso atelier, eventi e sperimentazioni gastronomiche, durante i giorni della Vernice della 55. Esposizione Internazionale d’Arte.
Vernice dopo vernice, il mondo dell’arte si agita proprio accanto a uno spazio piuttosto peculiare che rimane, però, invisibile al fiume di visitatori della Biennale che, come una marea anomala, lo lambisce senza farsene contaminare: la Mensa della Caritas Veneziana, che ha sede a due passi dall’Arsenale, uno degli spazi espositivi principali della Biennale d’Arte. Da qui l’idea di “Tana liberi Tutti”, un progetto che già nel nome invita chi ne prenderà parte a liberarsi dai preconcetti per apprezzare con uno sguardo altro un momento così importante per la città di Venezia. Cibo e arte: si può partire da questo connubio per suscitare riflessioni attuali e urgenti tra le mura di uno spazio, come quello di una mensa popolare, cui l’evento vuole dare la giusta visibilità rimettendo in gioco il valore della struttura, oltre che i ruoli di “residente/visitatore”. Se la Biennale vuole essere un momento di crescita culturale, e quindi civile, per la città e per i suoi abitanti e visitatori, l’iniziativa si propone di ridisegnare gli interni del refettorio grazie alla collaborazione dei suoi utenti, dando loro la possibilità di diventare attori di un processo creativo, trovando occasioni di scambio con nuovi interlocutori provenienti da tutto il mondo. Caratterizzato da un forte valore socio-culturale e da una carica sperimentale, “Tana liberi Tutti” propone una programmazione culturale interdisciplinare.
Dopo alcuni interventi di ristrutturazione con l’ausilio di volontari e professionisti coinvolti, la mensa popolare, chiamata anche “La Tana”, apre le sue porte a tutti dalle ore 14.00 dopo la distribuzione regolare del pranzo, ispirato alle ricette della tradizione veneta. Ai fornelli, l’esperto chef Galdino Zara della rete SlowFood si alternerà alle giovani promesse dell’Università di Scienze Gastronomiche - UNISG, garantendo la qualità del cibo attraverso la filiera locale che intreccia solidarietà a prodotti tipici e stagionalità. Sempre destinato ai fruitori del refettorio anche l’atelier fotografico che, secondo le modalità del LogBook (diario di bordo), racconterà con un intreccio di percorsi tematici, legati alla Biennale d’Arte, la loro identità e quotidianità. Il materiale prodotto verrà poi restituito in maniera permanente in rete attraverso un blog creato ad hoc, tanaliberitutti.tumblr.com e, successivamente, presentato in un’esposizione nel mese di Settembre 2013. Inoltre, con altrettanto approccio artistico e la volontà di offrire un’esperienza creativa realmente stimolante, nella settimana precedente un atelier curato da giovani designer si propone di realizzare nuove sedute per la Mensa, attraverso il recupero di vecchi mobili rinvenuti dal mare, trovati nella discarica comunale e nei depositi della Caritas, o di altri conservati nei magazzini della Biennale. A Canedicoda e Andrea Magnani è affidata la trasformazione del giardino, e allo Studio Bartoletti e Cicognani il rinnovo degli spazi interni. Mentre un laboratorio di scrittura vedrà la partecipazione di autori e si chiuderà con una performance.
Rivolti a tutti, ogni giorno dalle ore 14.00, negli spazi interni ed esterni della Tana si susseguiranno atelier e incontri, con una sana e ghiotta Merenda servita alle ore 17.00. Infine, l’evento collaterale Orto Balera, a cura della Rete giovani di Slow Food (SFYN) e con la partecipazione dei Giovani di COOP, nell’ottica dell’educazione al buon cibo e alla sensibilizzazione sulle cause e conseguenze dello spreco, vedrà l’attraversamento delle calli veneziane per la raccolta delle verdure destinate alla preparazione di una “zuppa primaverile”, da cucinare insieme e a suon di musica negli spazi della Tana. Tra i partner sostenitori degli allestimenti e dei workshop, Marsèll aderisce anche con un intervento a cura di Mirko Rizzi. Le creazioni del brand, in continuo dialogo con l’arte e il design, esprimono ancora un nuovo sentimento e significato: la scarpiera della Tana si trasformerà e verrà riempita con scarpe da collezione, in vendita ad un costo speciale a sostegno del progetto. Coerentemente con l’idea di scambio alla base del progetto, durante i primi giorni di apertura al pubblico, ai partecipanti dei workshop e ai volontari verrà riservato un tour guidato alla Biennale d’Arte.
Organizzata da Studio Public, Slow Food Venezia e DROME magazine, in collaborazione con la Caritas Veneziana - Diocesi Patriarcato di Venezia e con il patrocinio del Comune di Venezia, l’originale iniziativa, concepita come piattaforma di mediazione socio-culturale, intende coinvolgere gli ospiti del refettorio, i cittadini veneziani e le migliaia di addetti ai lavori del sistema dell’arte internazionale in un’esperienza altamente partecipativa, attraverso atelier, eventi e sperimentazioni gastronomiche, durante i giorni della Vernice della 55. Esposizione Internazionale d’Arte.
Vernice dopo vernice, il mondo dell’arte si agita proprio accanto a uno spazio piuttosto peculiare che rimane, però, invisibile al fiume di visitatori della Biennale che, come una marea anomala, lo lambisce senza farsene contaminare: la Mensa della Caritas Veneziana, che ha sede a due passi dall’Arsenale, uno degli spazi espositivi principali della Biennale d’Arte. Da qui l’idea di “Tana liberi Tutti”, un progetto che già nel nome invita chi ne prenderà parte a liberarsi dai preconcetti per apprezzare con uno sguardo altro un momento così importante per la città di Venezia. Cibo e arte: si può partire da questo connubio per suscitare riflessioni attuali e urgenti tra le mura di uno spazio, come quello di una mensa popolare, cui l’evento vuole dare la giusta visibilità rimettendo in gioco il valore della struttura, oltre che i ruoli di “residente/visitatore”. Se la Biennale vuole essere un momento di crescita culturale, e quindi civile, per la città e per i suoi abitanti e visitatori, l’iniziativa si propone di ridisegnare gli interni del refettorio grazie alla collaborazione dei suoi utenti, dando loro la possibilità di diventare attori di un processo creativo, trovando occasioni di scambio con nuovi interlocutori provenienti da tutto il mondo. Caratterizzato da un forte valore socio-culturale e da una carica sperimentale, “Tana liberi Tutti” propone una programmazione culturale interdisciplinare.
Dopo alcuni interventi di ristrutturazione con l’ausilio di volontari e professionisti coinvolti, la mensa popolare, chiamata anche “La Tana”, apre le sue porte a tutti dalle ore 14.00 dopo la distribuzione regolare del pranzo, ispirato alle ricette della tradizione veneta. Ai fornelli, l’esperto chef Galdino Zara della rete SlowFood si alternerà alle giovani promesse dell’Università di Scienze Gastronomiche - UNISG, garantendo la qualità del cibo attraverso la filiera locale che intreccia solidarietà a prodotti tipici e stagionalità. Sempre destinato ai fruitori del refettorio anche l’atelier fotografico che, secondo le modalità del LogBook (diario di bordo), racconterà con un intreccio di percorsi tematici, legati alla Biennale d’Arte, la loro identità e quotidianità. Il materiale prodotto verrà poi restituito in maniera permanente in rete attraverso un blog creato ad hoc, tanaliberitutti.tumblr.com e, successivamente, presentato in un’esposizione nel mese di Settembre 2013. Inoltre, con altrettanto approccio artistico e la volontà di offrire un’esperienza creativa realmente stimolante, nella settimana precedente un atelier curato da giovani designer si propone di realizzare nuove sedute per la Mensa, attraverso il recupero di vecchi mobili rinvenuti dal mare, trovati nella discarica comunale e nei depositi della Caritas, o di altri conservati nei magazzini della Biennale. A Canedicoda e Andrea Magnani è affidata la trasformazione del giardino, e allo Studio Bartoletti e Cicognani il rinnovo degli spazi interni. Mentre un laboratorio di scrittura vedrà la partecipazione di autori e si chiuderà con una performance.
Rivolti a tutti, ogni giorno dalle ore 14.00, negli spazi interni ed esterni della Tana si susseguiranno atelier e incontri, con una sana e ghiotta Merenda servita alle ore 17.00. Infine, l’evento collaterale Orto Balera, a cura della Rete giovani di Slow Food (SFYN) e con la partecipazione dei Giovani di COOP, nell’ottica dell’educazione al buon cibo e alla sensibilizzazione sulle cause e conseguenze dello spreco, vedrà l’attraversamento delle calli veneziane per la raccolta delle verdure destinate alla preparazione di una “zuppa primaverile”, da cucinare insieme e a suon di musica negli spazi della Tana. Tra i partner sostenitori degli allestimenti e dei workshop, Marsèll aderisce anche con un intervento a cura di Mirko Rizzi. Le creazioni del brand, in continuo dialogo con l’arte e il design, esprimono ancora un nuovo sentimento e significato: la scarpiera della Tana si trasformerà e verrà riempita con scarpe da collezione, in vendita ad un costo speciale a sostegno del progetto. Coerentemente con l’idea di scambio alla base del progetto, durante i primi giorni di apertura al pubblico, ai partecipanti dei workshop e ai volontari verrà riservato un tour guidato alla Biennale d’Arte.
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