sense of community #3

sense of community #3, Museo del Paesaggio, Torre di Mosto (VE)
Dal 13 Gennaio 2014 al 02 Febbraio 2014
Torre di Mosto | Venezia
Luogo: Museo del Paesaggio
Indirizzo: via Boccafossa
Curatori: Silvia Petronici
Telefono per informazioni: +39 0421 324440
E-Mail info: gavagai.art@gmail.com
Sito ufficiale: http://museodelpaesaggio.ve.it
Dopo Venezia all'Officina delle Zattere, Pontassieve alla Galleria SpazioOFF e al Parco Fluviale dell'Arno e Bologna alla Galleria ADIACENZE, il progetto sense of community procede verso la sua successiva tappa al Museo del Paesaggio di Torre di Mosto (Ve), che ospita questo progetto e consentirà una riflessione sul tema delle connessioni tra gli uomini e l’ambiente indagando la nozione di paesaggio come territorio di scambio. Le forme non esistono di per sé ma “è il nostro sguardo che le crea ritagliandole nello spessore del visibile” (sostiene Nicolas Bourriaud, innestando il ragionamento estetico su una riflessione che procede da Kant fino ai fenomenologi moderni).
Il visibile (la realtà a nostra disposizione), che in altre occasioni chiamiamo mondo, è esso stesso un risultato prodotto dall’incontro tra ciò che sappiamo/desideriamo, il confuso insieme delle nostre percezioni e ciò che siamo in grado di mediare e condividere con gli altri attraverso il linguaggio – medium precipuo per gli scambi tra gli uomini.
L’opera d’arte crea, attivando relazioni e intervenendo sulla percezione delle forme, un paesaggio ogni volta nuovo in cui ambientare il nostro senso della realtà. La pratica dell’arte è in grado di escogitare strategie conoscitive di analisi delle dinamiche sociali alla base del contemporaneo “pagus” (villaggio) che sostiene etimologicamente il termine paesaggio. In questo workshop potremmo chiederci se l'arte così intesa sia ecologica, cioè in grado di sviluppare un ragionamento su cosa si intende per “oikos”, casa, luogo favorevole alla vita. In entrambi i termini – paesaggio ed ecologia – il riferimento è all’umano e al suo cercare un posto, una casa, in cui poter vivere. Il lavoro di ricerca che gli artisti saranno invitati a condurre durante questo workshop sarà orientato da queste riflessioni anticipate dalla domanda sulla capacità dell’arte di trovare e/o ristabilire equilibri tra le persone e il loro ambiente favorendo dinamiche vitali simboliche.
Durata workshop: 13 - 19 gennaio 2014
Durata della mostra: 19 gennaio - 2 febbraio 2014
Il visibile (la realtà a nostra disposizione), che in altre occasioni chiamiamo mondo, è esso stesso un risultato prodotto dall’incontro tra ciò che sappiamo/desideriamo, il confuso insieme delle nostre percezioni e ciò che siamo in grado di mediare e condividere con gli altri attraverso il linguaggio – medium precipuo per gli scambi tra gli uomini.
L’opera d’arte crea, attivando relazioni e intervenendo sulla percezione delle forme, un paesaggio ogni volta nuovo in cui ambientare il nostro senso della realtà. La pratica dell’arte è in grado di escogitare strategie conoscitive di analisi delle dinamiche sociali alla base del contemporaneo “pagus” (villaggio) che sostiene etimologicamente il termine paesaggio. In questo workshop potremmo chiederci se l'arte così intesa sia ecologica, cioè in grado di sviluppare un ragionamento su cosa si intende per “oikos”, casa, luogo favorevole alla vita. In entrambi i termini – paesaggio ed ecologia – il riferimento è all’umano e al suo cercare un posto, una casa, in cui poter vivere. Il lavoro di ricerca che gli artisti saranno invitati a condurre durante questo workshop sarà orientato da queste riflessioni anticipate dalla domanda sulla capacità dell’arte di trovare e/o ristabilire equilibri tra le persone e il loro ambiente favorendo dinamiche vitali simboliche.
Durata workshop: 13 - 19 gennaio 2014
Durata della mostra: 19 gennaio - 2 febbraio 2014
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