Salon Suisse: S.O.S. DADA – The World Is A Mess
Dal 09 Maggio 2015 al 22 Novembre 2015
Venezia
Luogo: Palazzo Trevisan degli Ulivi
Indirizzo: Dorsoduro 810
Orari: Da giovedì a sabato dalle ore 19
Curatori: Juri Steiner, Stefan Zweifel
Enti promotori:
- LAUFEN Bathrooms AG
Evento collaterale della 56. Esposizione Internazionale d'Arte - la Biennale di Venezia
In concomitanza con la mostra allestita nel Padiglione svizzero per la 56. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia organizza un evento collaterale intitolato «Salon Suisse». Giunto ormai al quarto anno di vita, il «Salon Suisse» è un programma di eventi e dibattiti che offre una piattaforma di scambio dedicata all’arte e al pensiero contemporaneo, in un’atmosfera rilassata.
Quest’anno la responsabilità del «Salon Suisse» è stata affidata a due specialisti del movimento dadaista, Juri Steiner e Stefan Zweifel, che hanno ideato un ambizioso cartellone di eventi incentrato sulla forza trascendentale e atemporale di Dada per esplorare il passato, presente e futuro di Dada.
A tutt’oggi Dada rappresenta il tentativo per antonomasia, radicale e avanguardista, di spingersi oltre ai limiti, al di fuori da schemi preconfezionati e idee preconcette. Lo spirito dadaista, più che mai d’attualità nell’affrontare tematiche sociali e culturali, si propone ancora come ponte ideale tra ieri e oggi.
Ma in un «mondo incasinato» come il nostro, come ha dichiarato la segretaria di Stato americana Madeleine Albright («The World Is A Mess»), il dadaismo riuscirà davvero ad avere un effetto salvifico sull’arte e sulla letteratura, dopo movimenti come l’Internazionale Situazionista, dopo Fluxus, dopo il Pop o il Punk?
«Salon Suisse» lancia il suo S.O.S. DADA per esplorare il potere dionisiaco di Dada con ospiti provenienti dal mondo intero nello storico Palazzo Trevisan degli Ulivi, sull’arco di cinque weekend.
L’evento inaugurale si terrà il 9 maggio alle ore 11:00 negli spazi antistanti Palazzo Trevisan dove sarà servito un brunch. A partire dalle 22:00, durante una seduta spirituale notturna in collaborazione con Manifesta 11, i «Salonniers» affideranno i loro messaggi spontanei ad alcune bottiglie.
Il primo Salone «Collective Experiments» (4 - 6 giugno) sarà dedicato alla pratica della «deriva». Rintracceremo le chiacchiere babilonesi, lampi di genio e spirito di squadra nei bar di Venezia per poi essere condotti da Matteo Bertelé a un oscuro salone da biliardo. Approfondiremo anche i complessi meccanismi che muovono l’arte e la politica con risotto al nero di seppia e una selezione di film.
Il secondo «Salon Suisse» (10 - 12 settembre) intitolato «Dionysius redivivus» esplorerà i luoghi del pensiero dionisiaco non con un banale approccio ex cathedra o discorsivo, ma attraversandone tutti i significati, sensati e assurdi, con un programma di film, letture performative, danza, allestimenti sonori e il lancio di un libro in collaborazione con il Cabaret Voltaire.
Il terzo Salone (15 - 17 ottobre) denominato «YES and NO» tratterà il tema della negazione della negazione, tipica di Dada, e al grande NO dei dadaisti Rastaquères, duplicando DA-DA-YES. Sarà anche l’occasione di analizzare la relazione ancora inesplorata tra il dadaismo e il continente africano per sviluppare scenari futuri alternativi ed instaurare possibili collegamenti tra il sistema di riferimento elvetico della «Ginevra internazionale», le istituzioni come la Croce Rossa e le Nazioni Unite e il sottotitolo stesso del Salone «The World Is A Mess», preso in prestito a una celebre dichiarazione di Madeleine Albright.
Per l’ultimo weekend della Biennale di Venezia, il «Salon Suisse» «Speculation» / «Speculatio mystica» (19 - 21 novembre) lascerà ancora una volta Palazzo Trevisan per addentrarsi tra le chiese alla ricerca dello spirito universale di Dada tra fantasia, ragione, ricordi, nostalgie e speculazioni in una cerimonia di chiusura al tempo stesso poetica e spirituale. La festa di chiusura riunirà una manciata di artisti e curatori attorno a un tavolo per celebrare Robert Filliou, artista, poeta e impresario. L’ultimo weekend è patrocinato da SWATCH.
La società LAUFEN Bathrooms AG, partner del «Salon Suisse», sostiene gli eventi a Palazzo Trevisan tramite un contributo nell’auspicio di istaurare e incoraggiare un dialogo internazionale nel campo dell’arte e dell’architettura.
Per tutta la durata di questa serie di eventi il «Salon Suisse» è aperto tre giorni a settimana, da giovedì a sabato, dalle 19:00 in poi. Il programma dettagliato di ciascun evento del «Salon Suisse» sarà pubblicato una settimana in anticipo su www.biennials.ch.
Per il «Salon Suisse» di quest’anno la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e i «Salonniers», operano congiuntamente con il collaboratore locale Matteo Bertelé e con il Flanders Arts Institute che patrocina per S.O.S. DADA gli interventi del prof. Hans De Wolf (VUB, Bruxelles), curatore della mostra collaterale «The Revenge of the Common Place», di Anders Kreuger (Muhka, Anversa) e di Phillip Van den Bossche (Mu.ZEE, Ostenda).
In concomitanza con la mostra allestita nel Padiglione svizzero per la 56. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia organizza un evento collaterale intitolato «Salon Suisse». Giunto ormai al quarto anno di vita, il «Salon Suisse» è un programma di eventi e dibattiti che offre una piattaforma di scambio dedicata all’arte e al pensiero contemporaneo, in un’atmosfera rilassata.
Quest’anno la responsabilità del «Salon Suisse» è stata affidata a due specialisti del movimento dadaista, Juri Steiner e Stefan Zweifel, che hanno ideato un ambizioso cartellone di eventi incentrato sulla forza trascendentale e atemporale di Dada per esplorare il passato, presente e futuro di Dada.
A tutt’oggi Dada rappresenta il tentativo per antonomasia, radicale e avanguardista, di spingersi oltre ai limiti, al di fuori da schemi preconfezionati e idee preconcette. Lo spirito dadaista, più che mai d’attualità nell’affrontare tematiche sociali e culturali, si propone ancora come ponte ideale tra ieri e oggi.
Ma in un «mondo incasinato» come il nostro, come ha dichiarato la segretaria di Stato americana Madeleine Albright («The World Is A Mess»), il dadaismo riuscirà davvero ad avere un effetto salvifico sull’arte e sulla letteratura, dopo movimenti come l’Internazionale Situazionista, dopo Fluxus, dopo il Pop o il Punk?
«Salon Suisse» lancia il suo S.O.S. DADA per esplorare il potere dionisiaco di Dada con ospiti provenienti dal mondo intero nello storico Palazzo Trevisan degli Ulivi, sull’arco di cinque weekend.
L’evento inaugurale si terrà il 9 maggio alle ore 11:00 negli spazi antistanti Palazzo Trevisan dove sarà servito un brunch. A partire dalle 22:00, durante una seduta spirituale notturna in collaborazione con Manifesta 11, i «Salonniers» affideranno i loro messaggi spontanei ad alcune bottiglie.
Il primo Salone «Collective Experiments» (4 - 6 giugno) sarà dedicato alla pratica della «deriva». Rintracceremo le chiacchiere babilonesi, lampi di genio e spirito di squadra nei bar di Venezia per poi essere condotti da Matteo Bertelé a un oscuro salone da biliardo. Approfondiremo anche i complessi meccanismi che muovono l’arte e la politica con risotto al nero di seppia e una selezione di film.
Il secondo «Salon Suisse» (10 - 12 settembre) intitolato «Dionysius redivivus» esplorerà i luoghi del pensiero dionisiaco non con un banale approccio ex cathedra o discorsivo, ma attraversandone tutti i significati, sensati e assurdi, con un programma di film, letture performative, danza, allestimenti sonori e il lancio di un libro in collaborazione con il Cabaret Voltaire.
Il terzo Salone (15 - 17 ottobre) denominato «YES and NO» tratterà il tema della negazione della negazione, tipica di Dada, e al grande NO dei dadaisti Rastaquères, duplicando DA-DA-YES. Sarà anche l’occasione di analizzare la relazione ancora inesplorata tra il dadaismo e il continente africano per sviluppare scenari futuri alternativi ed instaurare possibili collegamenti tra il sistema di riferimento elvetico della «Ginevra internazionale», le istituzioni come la Croce Rossa e le Nazioni Unite e il sottotitolo stesso del Salone «The World Is A Mess», preso in prestito a una celebre dichiarazione di Madeleine Albright.
Per l’ultimo weekend della Biennale di Venezia, il «Salon Suisse» «Speculation» / «Speculatio mystica» (19 - 21 novembre) lascerà ancora una volta Palazzo Trevisan per addentrarsi tra le chiese alla ricerca dello spirito universale di Dada tra fantasia, ragione, ricordi, nostalgie e speculazioni in una cerimonia di chiusura al tempo stesso poetica e spirituale. La festa di chiusura riunirà una manciata di artisti e curatori attorno a un tavolo per celebrare Robert Filliou, artista, poeta e impresario. L’ultimo weekend è patrocinato da SWATCH.
La società LAUFEN Bathrooms AG, partner del «Salon Suisse», sostiene gli eventi a Palazzo Trevisan tramite un contributo nell’auspicio di istaurare e incoraggiare un dialogo internazionale nel campo dell’arte e dell’architettura.
Per tutta la durata di questa serie di eventi il «Salon Suisse» è aperto tre giorni a settimana, da giovedì a sabato, dalle 19:00 in poi. Il programma dettagliato di ciascun evento del «Salon Suisse» sarà pubblicato una settimana in anticipo su www.biennials.ch.
Per il «Salon Suisse» di quest’anno la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e i «Salonniers», operano congiuntamente con il collaboratore locale Matteo Bertelé e con il Flanders Arts Institute che patrocina per S.O.S. DADA gli interventi del prof. Hans De Wolf (VUB, Bruxelles), curatore della mostra collaterale «The Revenge of the Common Place», di Anders Kreuger (Muhka, Anversa) e di Phillip Van den Bossche (Mu.ZEE, Ostenda).
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