Misty clouds scattered colours II

Sun Xun, Still from Time Spy, 2016 | © Sean Kelly, New York

 

Dal 10 Novembre 2017 al 08 Dicembre 2017

Venezia

Luogo: Spazio Ridotto

Indirizzo: Calle del Ridotto - San Marco 1388

Orari: Mar - Dom 10 - 18 | Lun chiuso

Costo del biglietto: Ingresso libero

Telefono per informazioni: +39 041 240 6840

E-Mail info: marica@zueccaprojectspace.com

Sito ufficiale: http://zueccaprojects.org



Direttamente da Liverpool dove ha riscosso un grandissimo successo, approda a Venezia, allo Spazio Ridotto, la mostra MISTY CLOUDS SCATTERED COLOURS II, che presenta video di artisti asiatici che si interrogano sul senso di appartenenza nazionale. In un’epoca in cui impera il disorientamento e i cambiamenti climatici cancellano i confini chiedendo politiche sovranazionali, un gruppo di videomaker riflette sulle contrapposizioni tra identità nazionali a partire dal viaggio che il monaco buddista realizza nel racconto del XVI secolo ‘Viaggio verso Ovest’, pietra miliare nella cultura cinese.
 
Prendendo come spunto il romanzo scritto durante la dinastia Ming ‘Viaggio verso Ovest’ (incentrato sulla ricerca del diverso), MISTY CLOUDS SCATTERED COLOURS II è la seconda edizione di un progetto visivo basato sui video realizzati da artisti residenti in Asia o dispersi nel resto del mondo.

Inizialmente il progetto è consistito in tre giorni di proiezioni e una mostra fotografica in un piccolo cinema nel cuore di Liverpool. Per l’esposizione lagunare, invece, - che si inaugura il 10 novembre allo Spazio Ridotto a Venezia in collaborazione con Zuecca Project - è stata realizzata una mostra multi-channel con una selezione dei video presentati in Inghilterra, incentrati sul tema identità/spazio/nazione. Lo scopo che si prefigge l’installazione, visitabile fino all’8 Dicembre, è dissipare l’idea di ‘alterità’ e la retorica della contrapposizione tra Est e Ovest.

MISTY CLOUDS SCATTERED COLOURS II, 
infatti, è una frase tratta dal primo capitolo di ‘Viaggio verso Ovest’ e descrive la grotta iniziale dove entra il protagonista Sun Wukong da cui prende avvio il suo pellegrinaggio della coscienza. Riconoscendo che per sconfiggere il senso di alterità occorre prima guardare a se stessi, la parte iniziale della mostra presenta due artisti: Wong Ping (1984, Hong Kong), che crea animazioni in cui l’elemento volgare si somma all’uso del colore per parlare di sessualità repressa, sentimenti e repressioni politiche; e Zheng Bo (1974, China), artista che si dedica all’arte impegnata su fronti sociali e ambientali, investiga il passato e immagina il futuro attraverso il punto di vista delle comunità più ai margini.

La seconda parte dell’esposizione analizza lo spazio e presenta insieme i lavori di Tromarama (deceduto nel 1991, Indonesia), João Vasco Paiva (1979, Portugal/Hong Kong) and Suki Chan (1977, Hong Kong/United Kingdom). Utilizzando humor, psicologia ed elementi politici, il lavoro collettivo degli artisti cerca di spiegare il nostro ambiente attraverso una molteplicità di punti di vista, in cui le opere indagano gli oggetti che usiamo quotidianamente e le esperienze fisiche che facciamo dello spazio attorno a noi.

A concludere il progetto è un’ampia sezione incentrata sul concetto di Nazione. In un’epoca di disorientamento collettivo e cambiamenti climatici, i video di Sun Xun (b. 1980, China), Samson Young (b. 1979, Hong Kong) and Ho Tzu Nyen (b. 1976, Singapore) ci interrogano sul concetto di continenti e paesi, su chi e cosa ci definisce.

Inaugurazione 10 Novembre ore 18-21

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