Mirco Marchelli. Scena muta per nuvole basse
Dal 09 Febbraio 2013 al 08 Aprile 2013
Venezia
Luogo: Palazzo Fortuny
Indirizzo: San Marco 3780
Orari: 10-18; chiuso il martedì
Curatori: Paolo Bolpagni, Elena Povellato
Enti promotori:
- Galleria Traghetto Venezia
- Marco Rossi Artecontemporanea Milano
- Cardelli&Fontana Artecontemporanea Sarzana
Costo del biglietto: intero € 10, ridotto € 8
Telefono per informazioni: 848082000
E-Mail info: info@fmcvenezia.it
Sito ufficiale: http://fortuny.visitmuve.it
A Palazzo Fortuny, la mostra Fortuny e Wagner. Il wagnerismo nelle arti visive in Italia, con cui la Fondazione Musei Civici di Venezia ha inteso rendere omaggio al grande compositore tedesco nell’anno del bicentenario della nascita, dando conto anche dell’influenza che la sua musica e la sua arte hanno significato per gli artisti, primo fra tutti Mariano Fortuny, si arricchisce del contributo dell’artista italiano contemporaneo Mirco Marchelli, che, per l’occasione, presenta un’installazione musicale e una serie di dipinti e sculture dal titolo Scena muta per nuvole basse .
A cura di Paolo Bolpagni e Elena Povellato e promossa in collaborazione con Galleria Traghetto, Venezia, Marco Rossi Artecontemporanea, Milano e Cardelli&Fontana Artecontemporanea, Sarzana, la mostra si sviluppa principalmente al terzo piano, in quella che generalmente è conosciuta come la “soffitta”del Palazzo.
È questo il luogo che tradizionalmente in una “casa” raccoglie la memoria di chi vi ha vissuto e così è anche per la casa-atelier di Mariano Fortuny, un deposito di materiali diversi, che Marchelli sceglie per comporre le sue opere: fogli strappati con scritture sbiadite, stoffe polverose, cartoni e fotografie, rimodellati e ricomposti con un ordine di musicale equilibrio in nuove forme.
In questo spazio suggestivo e luminoso l’artista propone un’installazione musicale inedita in omaggio a Wagner e Fortuny intitolata Nuvole basse. Un ampio cilindro dalle pareti nere diventa “cassa di risonanza” per dodici tromboni e dodici flauti che dialogano contrapponendosi, mentre grandi dipinti policromi e panchetti in “muto” colloquio con libri, cartoni e tele immerse nella cera e rimodellate come inediti fagotti, sagome incerate di forme che, rivivendo il passato, lo trasformano, vanno a completare l’esposizione. Lungo il percorso, invece, che conduce all’ultimo piano, accanto alle opere di Mariano, ai suoi velluti, ai cartoni del Ciclo Wagneriano, “timidamente” si affacciano piccoli manufatti in tela e cera, sgabelli con misteriosi pacchi legati con lo spago, sottili ceramiche dalle luminose trasparenze che vanno a creare quel trait d'union a completamento dell’indagine della mostra sulle influenze del wagnerismo, in cui tutte le forme artistiche, musica in primis, concorrono allo stesso obiettivo: “l’opera d’arte totale”.
Mirco Marchelli (Novi Ligure, 1963), poliedrico artista visivo e musicista, dà voce da sempre alla sua creatività esprimendola in musica, poesia e pittura. La sua formazione spirituale traspare nei suoi lavori che si possono definire “pure opere di pittura ‘travestite’ da oggetto, concentrato di storie intime e personali”.
Il catalogo, a cura di Paolo Bolpagni e Elena Povellato con foto di Mario Vidor è edito da Punto Marte editore.
A cura di Paolo Bolpagni e Elena Povellato e promossa in collaborazione con Galleria Traghetto, Venezia, Marco Rossi Artecontemporanea, Milano e Cardelli&Fontana Artecontemporanea, Sarzana, la mostra si sviluppa principalmente al terzo piano, in quella che generalmente è conosciuta come la “soffitta”del Palazzo.
È questo il luogo che tradizionalmente in una “casa” raccoglie la memoria di chi vi ha vissuto e così è anche per la casa-atelier di Mariano Fortuny, un deposito di materiali diversi, che Marchelli sceglie per comporre le sue opere: fogli strappati con scritture sbiadite, stoffe polverose, cartoni e fotografie, rimodellati e ricomposti con un ordine di musicale equilibrio in nuove forme.
In questo spazio suggestivo e luminoso l’artista propone un’installazione musicale inedita in omaggio a Wagner e Fortuny intitolata Nuvole basse. Un ampio cilindro dalle pareti nere diventa “cassa di risonanza” per dodici tromboni e dodici flauti che dialogano contrapponendosi, mentre grandi dipinti policromi e panchetti in “muto” colloquio con libri, cartoni e tele immerse nella cera e rimodellate come inediti fagotti, sagome incerate di forme che, rivivendo il passato, lo trasformano, vanno a completare l’esposizione. Lungo il percorso, invece, che conduce all’ultimo piano, accanto alle opere di Mariano, ai suoi velluti, ai cartoni del Ciclo Wagneriano, “timidamente” si affacciano piccoli manufatti in tela e cera, sgabelli con misteriosi pacchi legati con lo spago, sottili ceramiche dalle luminose trasparenze che vanno a creare quel trait d'union a completamento dell’indagine della mostra sulle influenze del wagnerismo, in cui tutte le forme artistiche, musica in primis, concorrono allo stesso obiettivo: “l’opera d’arte totale”.
Mirco Marchelli (Novi Ligure, 1963), poliedrico artista visivo e musicista, dà voce da sempre alla sua creatività esprimendola in musica, poesia e pittura. La sua formazione spirituale traspare nei suoi lavori che si possono definire “pure opere di pittura ‘travestite’ da oggetto, concentrato di storie intime e personali”.
Il catalogo, a cura di Paolo Bolpagni e Elena Povellato con foto di Mario Vidor è edito da Punto Marte editore.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family
-
Dal 31 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Arezzo | Galleria d’Arte Contemporanea / Sala Sant’Ignazio
Vasari. Il Teatro delle Virtù
-
Dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025
Roma | Scuderie del Quirinale
Guercino. L’era Ludovisi a Roma
-
Dal 01 novembre 2024 al 15 febbraio 2025
Torino | PAV - Parco Arte Vivente
Adrián Balseca. Cambio de fuerza
-
Dal 29 ottobre 2024 al 02 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Un capolavoro per Milano 2024 - Sandro Botticelli. Adorazione dei Magi
-
Dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Venezia | Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Roberto Matta 1911 - 2002