Lo schermo dell’arte 10 anni tra arte contemporanea e cinema 2008-2018
Dal 12 Giugno 2019 al 12 Giugno 2019
Venezia
Luogo: Teatrino di Palazzo Grassi
Indirizzo: San Marco 3260
Orari: H 18
Costo del biglietto: Ingresso libero fino a esaurimento posti
Sito ufficiale: http://www.palazzograssi.it
Lo schermo dell’arte celebra i suoi dieci anni di attività nel campo delle immagini in movimento con la pubblicazione del volume Lo schermo dell’arte 10 anni tra arte contemporanea e cinema 2008-2018. Curato da Silvana Fiorese e Valeria Mancinelli e pubblicato da Giunti Editore, il libro è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione CR Firenze/OAC Osservatorio arti contemporanee, sostenitore del festival fin dalla sua prima edizione.
L’intento e la speranza è che questa pubblicazione possa costituire un utile strumento d’informazione e approfondimento non solo delle moving images che hanno rivoluzionato il panorama delle arti visive contemporanee, ma anche una riflessione sul valore dell’arte come irrinunciabile elemento di crescita della comunità sociale.
La presentazione si terrà il 12 giugno alle ore 18.00 presso il Teatrino di Palazzo Grassi a Venezia, consolidando così la lunga collaborazione, iniziata nel 2013, tra Palazzo Grassi e Lo schermo dell’arte. Negli ultimi sei anni, il Teatrino di Palazzo Grassi ha proposto al suo pubblico una programmazione curata dallo Schermo dell’arte e da Palazzo Grassi con una selezione di video e film d’artista presentati al Festival fiorentino arricchendo e rinnovando ogni volta l’offerta culturale con incontri con artisti e registi.
Interverranno alla presentazione Philippe-Alain Michaud, curatore delle collezioni cinema del Musée national d'art moderne del Centre Pompidou, Silvia Lucchesi, direttrice Lo schermo dell’arte, Gabriele Gori, direttore Fondazione CR Firenze, e le curatrici del volume e collaboratrici del festival, Valeria Mancinelli e Silvana Fiorese.
A seguire, quale anticipazione del programma dello Schermo dell’arte 2019, verrà proiettato il film commissionato e prodotto da Frieze e Gucci Everybody in the Place: An Incomplete History of Britain 1984-1992 (Regno Unito, 2018, 61 min) di Jeremy Deller, l’artista al quale sarà dedicato il Focus della XII edizione del festival che si terrà a Firenze nel prossimo mese di novembre.
Il libro, pubblicato sia in italiano che in inglese, è strutturato in differenti sezioni.
Una conversazione tra i fondatori dello Schermo dell’arte Massimo Carotti, Luca Dini e Silvia Lucchesi fa il punto sulle ragioni che hanno portato alla sua costituzione e sui possibili sviluppi futuri del progetto. Seguono i contributi originali di quindici curatori italiani e stranieri Leonardo Bigazzi, Adam Budak, Barbara Casavecchia, Stefano Collicelli Cagol, Alfredo Cramerotti, Eva Fabbris, Solange Farkas, Silvana Fiorese, Omar Kholeif, Valeria Mancinelli, Sarah Perks, Ana Teixeira Pinto, Marco Senaldi, Francesca Giulia Tavanti, Desdemona Ventroni che, riflettendo su contenuti ricorrenti nei film e nei video presentati dal festival in questi anni, affrontano temi sociali, politici ed etici del tempo in cui siamo immersi nonché aspetti dell'incontro tra cinema e arte contemporanea quali la relazione tra opera, dispositivo, spazio espositivo e sala cinematografica.
Il volume si conclude con l’indice e le schede degli oltre 270 film proiettati tra il 2008 e il 2018, delle persone che hanno lavorato allo Schermo dell’arte, degli artisti e professionisti che hanno partecipato ai due programmi VISIO European Programme on Artists’ Moving Images e Feature Expanded European Art Film Strategies, dei sostenitori, dei partner e dei progetti realizzati nei dieci anni di attività.
Struttura della pubblicazione
Introduzione di Silvia Lucchesi, direttrice del Festival
Conversazione tra Massimo Carotti, Luca Dini, Silvia Lucchesi
I tre fondatori dello Schermo dell’arte discutono le ragioni che hanno portato alla creazione del Festival nel 2008, riflettendo sulle principali tappe e delineando possibili sviluppi futuri del progetto.
Document or Die. L’irresistibile ascesa del documentario d’arte
di Marco Senaldi - critico d’arte e ricercatore indipendente
Il saggio traccia l’evoluzione del documentario d’arte dalle sue origini, come svelamento sovversivo delle logiche stesse del fare artistico, al consolidarsi del genere come una regione discorsiva autonoma, fino all’appropriazione della forma espressiva da parte degli artisti.
Il serpente africano mangiatore di uova può disarticolare la mascella inferiore da quella superiore: un sistema scardinato dalla sua stessa performance. Un saggio in tre movimenti
di Alfredo Cramerotti - curatore e scrittore, direttore MOSTYN (Llandudno, Regno Unito)
Il contributo analizza come negli ultimi anni gli artisti che lavorano con le immagini in movimento hanno mostrato un crescente interesse verso la possibilità documentarie dell’arte. L’immagine in movimento diventa per l’artista materiale per condurre possibili studi, veri e propri “saggi visivi” che, riflettendo sulla complessità del mondo che ci circonda, contribuiscono alla ridefinizione del rapporto tra opera e spettatore.
Imperfetto e presente
di Eva Fabbris - curatrice e storica dell’arte
Negli ultimi vent’anni gli artisti hanno utilizzato sempre più frequentemente immagini d’archivio e materiali found-footage. Il testo offre uno sguardo sulle modalità con cui vengono trattati questi materiali nelle opere filmiche di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, Runa Islam, Deimantas Narkevičius, Adrian Paci e Oliver Pietsch.
Le distorsioni dell’immagine in movimento
di Omar Kholeif - scrittore, curatore, editor
La concezione dell’immagine e del suo rapporto con la realtà sono state profondamente trasformate dall’influenza di internet e dall’impatto dei nuovi mezzi tecnologici. Il testo è una riflessione sulle modalità con cui una generazione di artisti ha utilizzato l’immagine in movimento per proporre una nuova forma di cinema espanso.
Too Big To Fail
di Barbara Casavecchia - critica e curatrice
A partire dai film di Libia Castro & Ólafur Ólafsson, Rebecca Digne, Jan Peter Hammer, Adrian Paci e Amie Siegel, il saggio tratta il modo in cui gli artisti hanno saputo riflettere sul rapporto complesso tra società attuale e economia globale alla luce della crisi iniziata nel 2008 con il crack finanziario delle banche statunitensi.
Etica nell’opera cinematografica di Renzo Martens
di Adam Budak - curatore National Gallery Prague
Approfondimento sull’approccio etico nell’opera dell’artista olandese Renzo Martens. A partire dai film Episode 1 ed Episode 3, l’autore affronta il complesso tema della vulnerabilità umana in relazione alla violenza globale. Intesa come una convocazione al dialogo, questa precarietà deve essere riconosciuta, compresa, ascoltata per permettere un incontro etico.
Statue, strade e specchi del nostro tempo
di Valeria Mancinelli - ricercatrice e curatrice
Dal crollo dell’ideologia marxista all’avvento della società post-capitalistica contemporanea. Statue, strade e specchi, rispettivamente nell’opera di Deimantas Narkevičius, Anri Sala e Hiwa K., diventano possibili tropii per indagare i cambiamenti socio-politici in atto.
Arte, cinema e video. L’esperienza di Videobrasil
di Solange Farkas - curatrice Contemporary Art Festival SESC-Videobrasil
Il saggio offre uno sguardo sull’esperienza trentennale di Videobrasil da parte della sua direttrice. Festival creato nel 1983 per accogliere la nascente produzione video brasiliana, Videobrasil è oggi una biennale d’arte contemporanea focalizzata sulla produzione di film e video del sud geopolitico del mondo.
Sugli esperimenti scientifici o di altro genere
di Ana Teixeira Pinto - scrittrice e curatrice
I film Urth di Ben River e Black Drop di Simon Starling a prima vista sembrano essere semplicemente accomunati dall’interesse per la ricerca scientifica. Il saggio svela i sottotesti di queste missioni portando alla luce le logiche poco confortanti che si celano sotto le mentite spoglie del progresso scientifico.
La questione animale: una riflessione ecologica sulla coesistenza
di Silvana Fiorese - curatrice e produttrice
Sempre di più notiamo come nell’arte contemporanea si stia rinnovando un interesse senza precedenti per il regno animale. I film di Pierre Huyghe, Luca Trevisani e Phillip Warnell considerati in questo saggio riflettono sulle basi di una naturalità perduta in un momento in cui le condizioni di esistenza sul pianeta appaiono sempre più fragili e precarie.
Backstory. Where is Rocky II? Controfigura. Scenari di cinema d’artista
di Desdemona Ventroni - storica dell’arte e curatrice
Il saggio analizza tre esperienze meta-cinematografiche nell’opera di Mark Lewis, Pierre Bismuth e Rä di Martino, artisti che si sono appropriati creativamente del formato del lungometraggio per narrare alcune storie di protagonisti e vicende del mondo dell’arte e del cinema.
La dimensione performativa nel cinema d’artista
di Francesca Giulia Tavanti - storica dell’arte, docente Istituto Marangoni Firenze e IED Firenze
Se il cinema d’artista è multidisciplinare per vocazione, il rapporto tra immagini in movimento e performance ne costituisce il suo momento fondativo. Omer Fast, Hassan Khan e Gillian Wearing nelle loro opere hanno incorporato in maniera differente il carattere generativo e in evoluzione tipico della performance.
La responsabilità della scelta: progetti espositivi e programmi di formazione
di Leonardo Bigazzi - curatore
VISIO European Programme on Artists’ Moving Images e Feature Expanded sono due progetti dello Schermo dell’arte nati da una presa di coscienza circa la necessità di costruire dei programmi specifici di sostegno agli artisti che lavorano con il cinema. Il saggio ripercorre le idee all’origine e l’evoluzione nel tempo di questi due progetti.
Formazione e Networking: VISIO come caso studio
di Stefano Collicelli Cagol - curatore La Quadriennale di Roma
Nato nel 2010, VISIO è un progetto di formazione rivolto ad artisti under 35 che lavorano con le moving images, che negli anni ha contribuito allo sviluppo di un network internazionale di professionisti e artisti. Il saggio affronta la questione della mobilità e della formazione dei giovani artisti europei partendo dall’esperienza maturata nelle sette edizioni del progetto.
Sulla distribuzione. Il film d’artista e la svolta cinematografica
di Sarah Perks - curatrice, scrittrice, produttrice e docente Manchester School of Art
Feature Expanded, progetto rivolto ad artisti che vogliono realizzare il loro primo lungometraggio, si inserisce nel dibattito sull’ideazione, la produzione e la distribuzione del cinema d’artista nei circuiti diversi da quelli dell’arte contemporanea. Dall’installazione al feature film, questo contributo affronta il tema della produzione delle moving images e della loro circuitazione nei contesti del cinema e dell’arte contemporanea.
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