INCONTRO CON AHMED ALSOUDANI

© © Palazzo Grassi | Ahmed Alsoudani - Untitled (2010)
Dal 14 Dicembre 2011 al 14 Dicembre 2011
Venezia
Luogo: Palazzo Grassi
Indirizzo: Campo San Samuele
Orari: ore 18
Costo del biglietto: Ingresso libero
Sito ufficiale: http://www.palazzograssi.it/
MERCOLEDI’ 14 DICEMBRE 2011 ore 18.00
Palazzo Grassi
INCONTRO CON AHMED ALSOUDANI
in conversazione con Mario Codognato, scrittore e curatore.
Presentazione di Caroline Bourgeois.
Ingresso libero sino a esaurimento posti.
Prosegue la serie di incontri promossa dalla François Pinault Foundation che, a cadenza mensile, ospita speciali appuntamenti aperti al pubblico con gli artisti le cui opere sono presentate nelle mostre “Elogio del Dubbio” a Punta della Dogana e “Il Mondo vi appartiene” a Palazzo Grassi.
Ciascun incontro, presentato da Caroline Bourgeois, curatrice di entrambe le esposizioni, permetterà all’artista di dialogare con intellettuali, critici d’arte, curatori, direttori di istituzioni del mondo dell'arte contemporanea italiano.
Mercoledì 14 dicembre 2011 alle ore 18 a Palazzo Grassi, l’artista iracheno Ahmed Alsoudani (Bagdad, 1975), tra i protagonisti dell’esposizione “Il Mondo vi appartiene“ in corso sino al 21 febbraio 2011 a Palazzo Grassi, incontrerà il pubblico nell’ambito di una conversazione con Mario Codognato, scrittore e curatore.
Mario Codognato chiederà ad Ahmed Alsoudani, iracheno rifugiato negli Stati Uniti, di descrivere il rapporto tra guerra e opera d’arte, memoria e storia. Influenzato da opere che sono diventate testimonianze visive delle atrocità del XIX e XX secolo, come I disastri della guerra di Goya o Guernica di Picasso, l’artista mescola disegno e pittura alla maniera di Gorky e Bacon, realizzando immagini sofferte e inquietanti di un paese devastato dall’occupazione e dalla violenza.
Ahmed Alsoudani è nato a Bagdad, in Iraq, nel 1975. Nel 1995, durante la prima guerra del Golfo, dopo aver sfregiato un murale di Saddam Hussein ha dovuto fuggire dall’Iraq per evitare le rappresaglie, chiedendo asilo negli Stati Uniti. Oggi vive e lavora a New York. Influenzato da opere che sono diventate testimonianze visive delle atrocità del XIX e XX secolo, come I disastri della guerra di Goya o Guernica di Picasso, Alsoudani si propone di tenere vive nel presente la storia e la memoria. L’artista mescola disegno e pittura alla maniera di Gorky e Bacon, realizzando immagini sofferte e inquietanti di un paese devastato dall’occupazione e dalla guerra. La violenza si rivela solo dopo che lo spettatore entra in conversazione con i dipinti. Alsoudani utilizza colori vivaci per guidare lo spettatore verso le sue opere, spingendolo a collegare i frammenti di composizioni più grande che costituiscono una riflessione sulla guerra e sulla violenza, non solo in Iraq ma in tutti i paesi e in tutti i tempi.
Tutte le informazioni sugli appuntamenti sono aggiornate in tempo reale sul sito www.palazzograssi.it.
Palazzo Grassi
INCONTRO CON AHMED ALSOUDANI
in conversazione con Mario Codognato, scrittore e curatore.
Presentazione di Caroline Bourgeois.
Ingresso libero sino a esaurimento posti.
Prosegue la serie di incontri promossa dalla François Pinault Foundation che, a cadenza mensile, ospita speciali appuntamenti aperti al pubblico con gli artisti le cui opere sono presentate nelle mostre “Elogio del Dubbio” a Punta della Dogana e “Il Mondo vi appartiene” a Palazzo Grassi.
Ciascun incontro, presentato da Caroline Bourgeois, curatrice di entrambe le esposizioni, permetterà all’artista di dialogare con intellettuali, critici d’arte, curatori, direttori di istituzioni del mondo dell'arte contemporanea italiano.
Mercoledì 14 dicembre 2011 alle ore 18 a Palazzo Grassi, l’artista iracheno Ahmed Alsoudani (Bagdad, 1975), tra i protagonisti dell’esposizione “Il Mondo vi appartiene“ in corso sino al 21 febbraio 2011 a Palazzo Grassi, incontrerà il pubblico nell’ambito di una conversazione con Mario Codognato, scrittore e curatore.
Mario Codognato chiederà ad Ahmed Alsoudani, iracheno rifugiato negli Stati Uniti, di descrivere il rapporto tra guerra e opera d’arte, memoria e storia. Influenzato da opere che sono diventate testimonianze visive delle atrocità del XIX e XX secolo, come I disastri della guerra di Goya o Guernica di Picasso, l’artista mescola disegno e pittura alla maniera di Gorky e Bacon, realizzando immagini sofferte e inquietanti di un paese devastato dall’occupazione e dalla violenza.
Ahmed Alsoudani è nato a Bagdad, in Iraq, nel 1975. Nel 1995, durante la prima guerra del Golfo, dopo aver sfregiato un murale di Saddam Hussein ha dovuto fuggire dall’Iraq per evitare le rappresaglie, chiedendo asilo negli Stati Uniti. Oggi vive e lavora a New York. Influenzato da opere che sono diventate testimonianze visive delle atrocità del XIX e XX secolo, come I disastri della guerra di Goya o Guernica di Picasso, Alsoudani si propone di tenere vive nel presente la storia e la memoria. L’artista mescola disegno e pittura alla maniera di Gorky e Bacon, realizzando immagini sofferte e inquietanti di un paese devastato dall’occupazione e dalla guerra. La violenza si rivela solo dopo che lo spettatore entra in conversazione con i dipinti. Alsoudani utilizza colori vivaci per guidare lo spettatore verso le sue opere, spingendolo a collegare i frammenti di composizioni più grande che costituiscono una riflessione sulla guerra e sulla violenza, non solo in Iraq ma in tutti i paesi e in tutti i tempi.
Tutte le informazioni sugli appuntamenti sono aggiornate in tempo reale sul sito www.palazzograssi.it.
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