Giuseppe Gonella. Evidence Of Time
Dal 28 Aprile 2013 al 14 Maggio 2013
Venezia
Luogo: Chiostro Madonna dell'Orto
Indirizzo: Cannaregio 3522
Orari: da martedì a domenica 10-12.30/ 15-19
Curatori: Carlo Sala
Enti promotori:
- Assessorato alle Attività Culturali
- Città di Venezia
- Fondazione Francesco Fabbri
Telefono per informazioni: +39 041 719933
E-Mail info: info@madonnadellorto.org
Sito ufficiale: http://www.chiostromadonnadellorto.com
In mostra il nuovo corpus di lavori dell’autore tra eventi collaterali musicali e incontri sull’arte.
La Chiesa della Madonna dell’Orto è un luogo di straordinario fascino architettonico, impreziosito da alcuni capolavori del rinascimento italiano con opere, tra gli altri, di Tintoretto, Tiziano e Cima da Conegliano. Nell’adiacente chiostro va di scena la mostra personale del pittore Giuseppe Gonella, creando così un ideale dialogo tra passato e contemporaneità all’insegna dell’espressione pittorica. L’esposizione, intitolata Evidence of Time, è curata da Carlo Sala con il patrocinio del Comune di Venezia e della Fondazione Francesco Fabbri. Con questo progetto l’artista torna a esporre nella città lagunare a cui è profondamente legato fin dagli anni in cui era titolare dello studio della Fondazione Bevilacqua La Masa, che lo videro protagonista di varie rassegne in città. Nel suo studio di Berlino ha realizzato un corpus di lavori inediti che unitamente ad una selezione delle tele degli ultimi due anni comporranno l’esposizione veneziana.
La pittura dell’artista entra nel novero di quelle ricerche odierne che attribuiscono un nuovo senso alla figurazione: le sue opere non giungono mai ad un naturalismo compiuto, semmai gli aspetti iconici sono alternati da grandi lampi di colore e superfici astratte. Il risultato sono delle scene composte da vari racconti sovrapposti in cui si uniscono figure umane, oggetti che sembrano non avere un nesso tra loro e contesti ibridi. E’ infatti impossibile riconoscere dei luoghi della realtà, se non per qualche vago particolare che è citato nella costruzione di un paesaggio dai contorni più interiori che descrittivi.
Anche in questa mostra, il grande protagonista delle opere di Gonella è l’uomo odierno portatore di stati emotivi e tensioni che non necessitano di una iconicità evidente. All’interno dell’architettura del quadro le figure possono apparire marginali e talvolta velate da tocchi di pittura. La loro centralità non è di tipo formale, ma nella profonda riflessione sulla loro condizione che viene messa in atto da ogni elemento che compone la scena pittorica.
In molti casi troviamo personaggi compressi in una materia coloristica in continuo movimento volta a simboleggiare i mutamenti della vita. E’ un uomo contemporaneo che deve far fronte ad una pluralità di tensioni che metaforicamente sono espresse da oggetti sospesi, materie indefinibili e folate di vento improvvise. Nello scorrere della mostra è chiaro come sia narrato un uomo che alterna momenti di inquietudine a slanci di vitalità che scorrono all’interno di una quotidianità ricca di sfumature.
Da dove derivano le immagini che vediamo nelle opere di Gonella? In fondo potremmo rinvenire frammenti di fotografie pubblicitarie, frames televisivi o semplicemente attimi di vita dall’artista che si proiettano nell’opera. In questo modo viene messo in atto un discorso corale sulla memoria, che non vuole avere alcunché di retorico e celebrativo. Semmai questo insieme di elementi visivi ed emotivi sono la base per vivere coscientemente il presente e per proiettarsi nel futuro affrontando le incertezze e le sfide che questo comporta.
Nel corso della mostra si svolgeranno alcuni eventi collaterali a partire dal vernissage del 27 aprile che sarà seguito dal concerto elettronico dell’artista visuale e sonoro tedesco Mark Matthes con il suo Kammerorchester.
Sabato 11 Maggio alle ore 18.30 ci sarà Sentire l'arte, metodo ideato dalla storica dell'arte Silvia Gramigna, che farà scoprire la mostra attraverso le contaminazioni con la letteratura, danza, musica e il linguaggio dei segni. L’evento è realizzato in collaborazione con la Residenza Universitaria Istituto Ciliota.
Alle ore 20.30 ci sarà il concerto di Jean Guillou, organista di fama internazionale della Chiesa di Saint Eustache di Parigi. Il musicista suonerà per l'occasione il neo restaurato organo della Chiesa della Madonna dell'Orto, uno dei più antichi d’Europa, dedicando la serata a Lady Clarck.
Jean Guillou sarà in Italia per una serie di concerti che si terranno a Padova nella Basilica del Santo, a Venezia e Vicenza.
La Chiesa della Madonna dell’Orto è un luogo di straordinario fascino architettonico, impreziosito da alcuni capolavori del rinascimento italiano con opere, tra gli altri, di Tintoretto, Tiziano e Cima da Conegliano. Nell’adiacente chiostro va di scena la mostra personale del pittore Giuseppe Gonella, creando così un ideale dialogo tra passato e contemporaneità all’insegna dell’espressione pittorica. L’esposizione, intitolata Evidence of Time, è curata da Carlo Sala con il patrocinio del Comune di Venezia e della Fondazione Francesco Fabbri. Con questo progetto l’artista torna a esporre nella città lagunare a cui è profondamente legato fin dagli anni in cui era titolare dello studio della Fondazione Bevilacqua La Masa, che lo videro protagonista di varie rassegne in città. Nel suo studio di Berlino ha realizzato un corpus di lavori inediti che unitamente ad una selezione delle tele degli ultimi due anni comporranno l’esposizione veneziana.
La pittura dell’artista entra nel novero di quelle ricerche odierne che attribuiscono un nuovo senso alla figurazione: le sue opere non giungono mai ad un naturalismo compiuto, semmai gli aspetti iconici sono alternati da grandi lampi di colore e superfici astratte. Il risultato sono delle scene composte da vari racconti sovrapposti in cui si uniscono figure umane, oggetti che sembrano non avere un nesso tra loro e contesti ibridi. E’ infatti impossibile riconoscere dei luoghi della realtà, se non per qualche vago particolare che è citato nella costruzione di un paesaggio dai contorni più interiori che descrittivi.
Anche in questa mostra, il grande protagonista delle opere di Gonella è l’uomo odierno portatore di stati emotivi e tensioni che non necessitano di una iconicità evidente. All’interno dell’architettura del quadro le figure possono apparire marginali e talvolta velate da tocchi di pittura. La loro centralità non è di tipo formale, ma nella profonda riflessione sulla loro condizione che viene messa in atto da ogni elemento che compone la scena pittorica.
In molti casi troviamo personaggi compressi in una materia coloristica in continuo movimento volta a simboleggiare i mutamenti della vita. E’ un uomo contemporaneo che deve far fronte ad una pluralità di tensioni che metaforicamente sono espresse da oggetti sospesi, materie indefinibili e folate di vento improvvise. Nello scorrere della mostra è chiaro come sia narrato un uomo che alterna momenti di inquietudine a slanci di vitalità che scorrono all’interno di una quotidianità ricca di sfumature.
Da dove derivano le immagini che vediamo nelle opere di Gonella? In fondo potremmo rinvenire frammenti di fotografie pubblicitarie, frames televisivi o semplicemente attimi di vita dall’artista che si proiettano nell’opera. In questo modo viene messo in atto un discorso corale sulla memoria, che non vuole avere alcunché di retorico e celebrativo. Semmai questo insieme di elementi visivi ed emotivi sono la base per vivere coscientemente il presente e per proiettarsi nel futuro affrontando le incertezze e le sfide che questo comporta.
Nel corso della mostra si svolgeranno alcuni eventi collaterali a partire dal vernissage del 27 aprile che sarà seguito dal concerto elettronico dell’artista visuale e sonoro tedesco Mark Matthes con il suo Kammerorchester.
Sabato 11 Maggio alle ore 18.30 ci sarà Sentire l'arte, metodo ideato dalla storica dell'arte Silvia Gramigna, che farà scoprire la mostra attraverso le contaminazioni con la letteratura, danza, musica e il linguaggio dei segni. L’evento è realizzato in collaborazione con la Residenza Universitaria Istituto Ciliota.
Alle ore 20.30 ci sarà il concerto di Jean Guillou, organista di fama internazionale della Chiesa di Saint Eustache di Parigi. Il musicista suonerà per l'occasione il neo restaurato organo della Chiesa della Madonna dell'Orto, uno dei più antichi d’Europa, dedicando la serata a Lady Clarck.
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