Art Night | Luc Tuymans, uno sguardo sul cinema
Dal 22 Giugno 2019 al 22 Giugno 2019
Venezia
Luogo: Teatrino di Palazzo Grassi
Indirizzo: Campo San Samuele 3231
Orari: 20-05
Curatori: Luc Tuymans
Costo del biglietto: Ingresso libero sino a esaurimento posti
Sito ufficiale: http://www.palazzograssi.it
In occasione di Art Night Venezia, il Teatrino di Palazzo Grassi presenta Luc Tuymans, uno sguardo sul cinema, un ciclo di proiezioni lungo tutta la notte curato dallo stesso Tuymans, artista protagonista della mostra La Pelle che cura insieme a Caroline Bourgeois, a Palazzo Grassi. Nella stessa serata, l’esposizione resterà aperta al pubblico gratuitamente dalle ore 20.00 alla mezzanotte.
Sabato 22 giugno, dalle 23.00 alle 05.00, sugli schermi del Teatrino si succederanno 3 titoli selezionati da Luc Tuymans. Opere caratterizzate da un approccio visionario all’immagine in cui trionfa un linguaggio straniante e raggelante, utilizzato per raccontare le deviazioni della psiche e gli orrori della vita umana.
Il primo film scelto dall’artista è un classico dell’horror anni Settanta, Don’t Look Now diretto da Nicolas Roeg (Regno Unito, 1973, 1h50’).
Ambientata in una Venezia cupa e uggiosa, la trama racconta della disperazione di una famiglia in seguito alla morte della figlia più piccola e ne indaga la vicenda, approfondendo la psicologia del dolore. La depressione, porterà la coppia ad avvicinarsi a due anziane veggenti, dando il via a una serie di eventi dal tragico epilogo.
Il film è un capolavoro unanimemente riconosciuto per il montaggio sperimentale per l’epoca e la particolare fotografia impressionista.
A seguire, la proiezione di Rundskop, film d’esordio del regista belga Michaël R. Roskam (Belgio, 2001, 2h04’), presentato alla 61° Berlinale 2011. La vicenda è ambientata nella provincia di Linde si sviluppa in seno all’ambiente malavitoso fiammingo, impegnato nello smercio di ormoni destinati all’allevamento. Quella del mafia-movie è in realtà solo la cornice di un dramma grottesco, il vero soggetto del film è l’indagine sulla personalità del protagonista, solitario, violento, afflitto dalla colpa e segnato da un episodio doloroso che lo spingerà sino ad estreme conseguenze.
La fotografia, incentrata su tonalità fredde, dipinge un piccolo mondo da cui i colori sono completamente banditi.
L’ultima opera in calendario è il documentario Caniba (Francia, 2017, 1h30’), diretto da Véréna Paravel e Lucien Castaing-Taylor nel 2017 e dedicato a Issei Sagawa. Non si tratta di una ricostruzione della vicenda del cannibale giapponese, divenuto una star. Il film è piuttosto un’indagine sulla sua figura, ripresa in maniera ossessiva, morbosa, sul rapporto misterioso con il fratello, Jun Sagawa (anch’esso in preda a una strana perversione), su carne e desiderio. Il ‘mostro’ parla in più lingue, mentre la camera lo cerca e lo riprende come in una pulsazione costante, al suo fianco il fratello racconta di una altrettanto sorprendente ossessione personale.
Nel 1981, Issei Sagawa è studente alla Sorbona e viene arrestato dalla polizia, dopo essere stato trovato con i resti della compagna di corso olandese Renée Hartevelt, dei quali si cibava. Dichiarato insano di mente, riesce a ottenere l’estradizione in Giappone, dove diviene celebre come scrittore di romanzi e fumettista, partecipa a ospitate televisive, documentari e film porno, proprio grazie al suo crimine. La curiosità intorno alla sua persona gli permette a un certo punto anche di cimentarsi come critico gastronomico.
Luc Tuymans ha dedicato al necrofago Issei Sagawa alcune opere, tra cui due ritratti esposti nell’ambito della monografica - la prima dedicata alla sua opera in Italia - “La Pelle – Luc Tuymans”, in corso a Palazzo Grassi sino al 6 gennaio 2020. Il primo, Issei Sagawa, 2014 (Tate), ritrae il cannibale giapponese prima del suo delitto con indosso una maschera e un cappello che ne rendono i tratti del viso indefiniti, risaltando invece gli occhi allucinati. Issei Sagawa, 2012 (collezione privata), raffigura l’uomo con profili sfuocati, il volto e in particolare la bocca scompaiono in una macchia bianca, mentre gli occhiali sembrano essere l’unico elemento caratterizzante. I due dipinti rientrano nella serie di tele che Tuymans ha dedicato a gesta o personaggi storici particolarmente violenti e sono state realizzate con una pittura che appare frettolosa, nel corso di un’unica giornata. Le immagini riprodotte derivano da frame di un documentario sulla vita del cannibale, fotografati dall’artista con uno smartphone. In occasione di Art Night Venezia la mostra resterà aperta al pubblico gratuitamente dalle ore 20.00 alla mezzanotte.
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