Anselm Kiefer. Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po' di luce

Ritratto di Anselm Kiefer I Foto: Georges Poncet

 

Dal 26 Marzo 2022 al 06 Gennaio 2023

Venezia

Luogo: Palazzo Ducale

Indirizzo: Piazza San Marco 1

Costo del biglietto: Incluso nel biglietto del Museo: 25 € | 13 €

Telefono per prevendita: 848 082 000

Telefono per informazioni: +39 041 2715911

E-Mail info: prenotazionivenezia@coopculture.it

Sito ufficiale: http://palazzoducale.visitmuve.it


Anselm Kiefer esporrà una serie di nuove opere nella Sala dello Scrutinio e nella Sala della Quarantia Civil Nova di Palazzo Ducale a Venezia in occasione della 59ª Biennale d’Arte.

Kiefer è stato invitato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) a presentare un'installazione di dipinti site-specific che dialogano con uno degli spazi più importanti di Palazzo Ducale e con la storia di Venezia.
A volte succede che ci sia una convergenza tra momenti passati e presenti, e quando questi si incontrano si sperimenta qualcosa di simile all’immobilità nell’incavo dell’onda che sta per infrangersi. Avendo origine nel passato ma appartenendo in fondo a qualcosa di più di esso, questi momenti fanno parte tanto del presente quanto del passato, e ciò che generano è importantissimo.
Anselm Kiefer
Palazzo Ducale ha accolto generazioni di artisti tra i quali Giovanni Bellini, Vittore Carpaccio, Tiziano, Veronese, Tintoretto e molti altri. Lo spazio monumentale e le pareti della Sala dello Scrutinio, la sede designata all’elezione del Doge, sono riccamente decorati da dipinti che celebrano il potere della Serenissima Repubblica di Venezia.
I riferimenti filosofici e letterari sono sempre stati centrali per la comprensione del lavoro di Anselm Kiefer. La mostra prende il titolo Anselm Kiefer. Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo) dalle parole del filosofo veneto Andrea Emo (1901-1983), i cui scritti Kiefer ha incontrato per la prima volta sei anni fa. Il metodo artistico di Kiefer ha infatti profonde consonanze con il pensiero filosofico di Andrea Emo.
Nell’installazione a Palazzo Ducale Anselm Kiefer riflette inoltre sulla posizione unica di Venezia posta tra il Nord e il Sud e sulla sua interazione tra Oriente ed Occidente trovando connessioni altrettanto significative tra queste differenti culture, la storia della città e il testo dell'opera tragica di Goethe, Faust: Seconda parte (1832).
La mostra sarà accompagnata da un catalogo riccamente illustrato, pubblicato da Marsilio, contenente testi dei curatori Gabriella Belli e Janne Sirén e altri illustri autori: Salvatore Settis, Massimo Donà, Jean de Loisy, Elisabetta Barisoni e una conversazione tra Hans Ulrich Obrist e Anselm Kiefer.

Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, ha detto: “Lo scopo di questa grande opera è capire quanta necessità oggi abbiamo negli spazi pubblici di testimoniare il nostro tempo, di costruire una epifania della nostra era contemporanea, di 'mettere in scena' il tempo presente e i valori universali”.

Sala dello Scrutinio

Anselm Kiefer
Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), 2020-2021
Emulsione, acrilico, olio, gommalacca, resina, acciaio, zinco, piombo, filo metallico, foglia d'oro, legno cauterizzato, tessuto, terra, paglia, corda, carta, carta cerata, scarpe e carboncino su tela

Sala della Quarantia Civil Nova

Anselm Kiefer
Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), 2020-2021
Emulsione, acrilico, olio, gommalacca, legno cauterizzato, carboncino, libri bruciati e filo metallico su tela, dipinti in 7 parti
Dimensioni dell'installazione: 560 x 620 x 500 cm   Anselm Kiefer

Il monumentale corpus di lavoro di Anselm Kiefer rappresenta un microcosmo della memoria collettiva, incapsulando visivamente una vasta gamma di allusioni culturali, letterarie e filosofiche - dal Vecchio e Nuovo Testamento, al misticismo della Cabala, alla mitologia nordica e il ciclo dei Ring di Wagner, alla poesia di Ingeborg Bachmann e Paul Celan.
Nato durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, Kiefer riflette sull'identità e la storia della Germania del Dopoguerra, alle prese con la mitologia nazionale del Terzo Reich. Fondendo arte e letteratura, pittura e scultura, Kiefer coinvolge i complessi eventi della storia e le epopee ancestrali della vita, della morte e del cosmo. Il suo sconfinato repertorio di immagini è parallelo solo all'ampiezza delle tecniche presenti nel suo lavoro.

L’opera di Kiefer comprende dipinti, vetrine, installazioni, libri d'artista e una serie di lavori su carta come disegni, acquerelli, collage e fotografie alterate. Gli elementi fisici della sua pratica - dal piombo, al cemento, dal vetro ai tessuti, alle radici d'albero ai libri bruciati - sono tanto simbolicamente risonanti quanto vasti. Integrando, espandendo e rigenerando immagini e tecniche, Kiefer porta alla luce l'importanza del sacro e dello spirituale, del mito e della memoria.
Anselm Kiefer è nato nel 1945 a Donaueschingen, in Germania. Dopo aver studiato legge e lingue romanze, ha frequentato la Scuola di Belle Arti di Friburgo in Brisgovia e l'Accademia d'Arte di Karlsruhe, mantenendosi in contatto con Joseph Beuys.

L'opera di Kiefer è stata esposta e collezionata dai maggiori musei del mondo, e tra le principali mostre si annoverano: "Bilder und Bücher," Kunsthalle Bern, Svizzera (1978); "Verbrennen, verholzen, versenken, versanden," West German Pavilion, 39a Biennale di Venezia, Italia (1980); "Margarete-Sulamith," Museum Folkwang, Germania (1981); Kunsthalle Düsseldorf, Germania (1984, poi all’ARC Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Francia; e all’Israel Museum, Gerusalemme); "Peintures 1983-1984," Musée d'Art Contemporain, Bordeaux (1984); e Art Institute of Chicago, Illinois (1987, poi al Philadelphia Museum of Art, Pennsylvania; Museum of Contemporary Art, Los Angeles; e Museum of Modern Art, New York, fino al 1989).

Tra le mostre museali si includono inoltre: "Bücher 1969-1990", Kunsthalle Tübingen, Germania (1990, poi al Kunstverein München, Germania; e al Kunsthaus Zürich, Svizzera, fino al 1991); Neue Nationalgalerie Berlin, Germania (1991); "Melancholia", Sezon Museum of Art, Tokyo (1993, poi al Kyoto National Museum of Art, Giappone; e all’Hiroshima Museum of Contemporary Art, Giappone); "Himmel-Erde", Museo Correr, Venezia (1997); e "El viento, el tiempo, el silencio", Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid (1998). Tra le mostre personali più recenti di Anselm Kiefer si annoverano: Guggenheim Museum Bilbao, Spagna (2000); "Maleri 1998-2000," Louisiana Museum of Modern Art, Humlebkæk, Danimarca (2001); "Die sieben Himmelspaläste," Fondation Beyeler, Basilea (2001); "I sette palazzi celesti", Fondazione Pirelli, Milano (2004); "Heaven and Earth", Modern Art Museum of Fort Worth, Texas (2005, poi al Musée d'Art Contemporain de Montréal, Québec; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D. C. e al San Francisco Museum of Modern Art, California, fino al 2007); Guggenheim Museum Bilbao, Spagna (2007); "Sternenfall / Chute d'étoiles," Monumenta, Grand Palais, Parigi (2007); "Anselm Kiefer au Louvre," Musée du Louvre, Parigi (2007); Louisiana Museum of Modern Art, Humlebkæk, Danimarca (2010); "Shevirat Hakelim," Tel Aviv Museum of Art, Israele (2011); "Beyond Landscape", Albright-Knox Art Gallery, Buffalo (2013); Royal Academy of Arts, Londra (2014); "l'alchimie du livre", Bibliothèque Nationale de France, Parigi (2015); Centre Georges Pompidou, Parigi (2015); "Kiefer Rodin", Musée Rodin, Parigi (2017, poi alla Barnes Foundation, Philadelphia, fino al 2018); "For Velimir Khlebnikov - Fates of Nations,” State Hermitage Museum, San Pietroburgo (2017); and “Provocations,” The Met Breuer, New York (2017); “Uraeus,” Rockefeller Center, New York (2018); “Livres et xylographies,” Fondation Jan Michalski, Montricher, Svizzera (2019); “Bøker og tresnitt,” Astrup Fearnley Museum, Oslo (2019); “Anselm Kiefer à La Tourette,” Couvent de La Tourette, Éveux, Francia (2019); “Hommage à Maurice Genevoix,” Panthéon, Parigi (2020, in corso); “Pour Paul Celan,” Grand Palais Éphémère, Parigi (2021).

Con il supporto di Gagosian. Con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna.

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