Aldo Manuzio e la costruzione del mito
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Aldo Manuzio e la costruzione del mito, Venezia
Dal 26 Febbraio 2015 al 28 Febbraio 2015
Venezia
Luogo: Ca' Foscari in Ca' Dolfin / Biblioteca Nazionale Marciana
Indirizzo: Calle Larga Foscari, 3246, Dorsoduro
Enti promotori:
- Regione Veneto
- Comitato per le celebrazioni attivato dalla Regione Veneto
- Università Ca' Foscari
- Biblioteca Marciana
Telefono per informazioni: +39 041 2201267
E-Mail info: valeria.regazzoni@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.unive.it
Il 6 febbraio 2015 è ricorso il 5°centenario della morte di Aldo Manuzio, il tipografo ed editore più importante del rinascimento, grande umanista a cui si deve la riscoperta della cultura filosofica greca e l'invenzione di tutta una serie di dispositivi che hanno reso il libro a stampa il principale e più razionale strumento per l'accumulo e la trasmissione delle conoscenze umane degli ultimi cinque secoli.
Tra le iniziative messe in cantiere in Italia e all'estero per l'occasione il Comitato per le celebrazioni attivato dalla Regione Veneto (con l'Università Ca Foscari e la Biblioteca Marciana) ha promosso un convegno di studi con l'intenzione di verificare lo stato delle ricerche attorno ad una figura che da sempre ha interessato studiosi di ogni paese.
Il convegno dal titolo Aldo Manuzio e la costruzione del mito si terrà tra il 26 e il 28 febbraio nell'aula magna di Ca Foscari a Ca Dolfin e nella Sala Sansovino in Marciana e vedrà la partecipazione di specialisti provenienti da Canada, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Italia. Nei tre giorni di lavori si prenderanno in considerazione le principali tematiche legate allattività editoriale di Manuzio: la stampa in lingua greca, il modo di fare i libri, leredità che Manuzio ha lasciato nel tempo sino ai giorni nostri. Le edizioni aldine, infatti, oltre ad essere da sempre oggetto di estrema attenzione da parte dei collezionisti, hanno continuato sino a tutto il Novecento a fornire un punto di riferimento importante e ineludibile per editori e tipografi.
Fu infatti Manuzio a maturare la perfetta comprensione delle potenzialità della stampa e, di conseguenza a pensare una serie di innovazioni che hanno reso l'oggetto libro quello che è sostanzialmente rimasto sino ad ora, nelluso e nella forma dei caratteri e dellimpaginazione, nella definizione si di una serie di accorgimenti per rendere più agevole la lettura. L'invenzione, del carattere tipografico corsivo, la stampa a caratteri mobili, il libro umanistico di piccolo formato, che Aldo incomincia a produrre a partire dal 1500, il classico tascabile messo in commercio diviene in pochi anni un vero e proprio status symbol delle classi colte italiane ed europee, il primo enchiridio, vale a dire stampato in 8 e in caratteri corsivi, è il Virgilio del 1501.
Programma in allegato.
La mostra, Manuzio, le arti, il libro. Il Rinascimento di Venezia a cura di Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Giulio Manieri Elia, avrà luogo invece presso le Gallerie dellAccademia a Venezia dall 8 ottobre al 10 gennaio 2016.
Un omaggio a Manuzio il primo editore moderno della storia, ma anche un racconto affascinante di come il libro cambiò la storia della cultura in Europa e un viaggio nelle arti a Venezia al tempo di Aldo Manuzio. Stagione straordinaria che vede protagonisti pittori come Giovanni Bellini, Carpaccio e il più giovane Giorgione con gli allievi Tiziano e Sebastiano del Piombo, o scultori come Tullio Lombardo o Cristoforo Solaro, incisori come Benedetto Bordon e Giulio Campagnola, illustri stranieri come Albrecht Dürer intellettuali di respiro europeo come Erasmo da Rotterdam e Luca Pacioli.
Tra le iniziative messe in cantiere in Italia e all'estero per l'occasione il Comitato per le celebrazioni attivato dalla Regione Veneto (con l'Università Ca Foscari e la Biblioteca Marciana) ha promosso un convegno di studi con l'intenzione di verificare lo stato delle ricerche attorno ad una figura che da sempre ha interessato studiosi di ogni paese.
Il convegno dal titolo Aldo Manuzio e la costruzione del mito si terrà tra il 26 e il 28 febbraio nell'aula magna di Ca Foscari a Ca Dolfin e nella Sala Sansovino in Marciana e vedrà la partecipazione di specialisti provenienti da Canada, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Italia. Nei tre giorni di lavori si prenderanno in considerazione le principali tematiche legate allattività editoriale di Manuzio: la stampa in lingua greca, il modo di fare i libri, leredità che Manuzio ha lasciato nel tempo sino ai giorni nostri. Le edizioni aldine, infatti, oltre ad essere da sempre oggetto di estrema attenzione da parte dei collezionisti, hanno continuato sino a tutto il Novecento a fornire un punto di riferimento importante e ineludibile per editori e tipografi.
Fu infatti Manuzio a maturare la perfetta comprensione delle potenzialità della stampa e, di conseguenza a pensare una serie di innovazioni che hanno reso l'oggetto libro quello che è sostanzialmente rimasto sino ad ora, nelluso e nella forma dei caratteri e dellimpaginazione, nella definizione si di una serie di accorgimenti per rendere più agevole la lettura. L'invenzione, del carattere tipografico corsivo, la stampa a caratteri mobili, il libro umanistico di piccolo formato, che Aldo incomincia a produrre a partire dal 1500, il classico tascabile messo in commercio diviene in pochi anni un vero e proprio status symbol delle classi colte italiane ed europee, il primo enchiridio, vale a dire stampato in 8 e in caratteri corsivi, è il Virgilio del 1501.
Programma in allegato.
La mostra, Manuzio, le arti, il libro. Il Rinascimento di Venezia a cura di Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Giulio Manieri Elia, avrà luogo invece presso le Gallerie dellAccademia a Venezia dall 8 ottobre al 10 gennaio 2016.
Un omaggio a Manuzio il primo editore moderno della storia, ma anche un racconto affascinante di come il libro cambiò la storia della cultura in Europa e un viaggio nelle arti a Venezia al tempo di Aldo Manuzio. Stagione straordinaria che vede protagonisti pittori come Giovanni Bellini, Carpaccio e il più giovane Giorgione con gli allievi Tiziano e Sebastiano del Piombo, o scultori come Tullio Lombardo o Cristoforo Solaro, incisori come Benedetto Bordon e Giulio Campagnola, illustri stranieri come Albrecht Dürer intellettuali di respiro europeo come Erasmo da Rotterdam e Luca Pacioli.
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