Adolf Loos, Our Contemporary. The House at the Michaelerplatz in Vienna

Adolf Loos, fronte Michaelerplatz

 

Dal 01 Giugno 2016 al 24 Luglio 2016

Venezia

Luogo: Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana

Indirizzo: piazza San Marco

Orari: 10-19 (biglietteria 10-18)

Enti promotori:

  • Con il patrocinio dell’Università IUAV di Venezia e della Columbia University di New York

Telefono per informazioni: +39 0412407211

E-Mail info: biblioteca@marciana.venezia.sbn.it

Sito ufficiale: http://marciana.venezia.sbn.it/



Una mostra dedicata all’architetto Adolf Loos, interprete della modernità del primo Novecento, a Venezia, piazza San Marco sponsorizzata da Secco Sistemi che da più di 60 anni lavora con i maestri dell’architettura. Da visitare fino al 24 luglio 2016.
 
Un incontro naturale quello tra l’architettura modernista di Adolf Loos e Secco Sistemi che adopera esclusivamente materiali nobili quali acciaio zincato, acciaio inox, corten e ottone per produrre infissi dall’estetica impeccabile e dalle prestazioni ottimali. La mostra intitolata Adolf Loos Our Contemporary,  si tiene nelle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana alle quali si accedono dal Museo Correr, piazza San Marco. Una location prestigiosa per una mostra con il patrocinio dell’Università IUAV di Venezia e della Columbia University di New York organizzata in concomitanza con la Biennale di Architettura 2016. 
 
Adolf Loos: un pensiero contemporaneo
La mostra dedicata all’architetto di origine moravo, viennese di adozione è divisa in due parti: la prima, a cura di Yehuda Safran (docente alla Columbia University GSAPP, New York) presenta 11 videointerviste a eminenti architetti internazionali sull’attualità dell’insegnamento di Adolf Loos per il progetto contemporaneo. La seconda parte, a cura di Marco Pogacnik (docente all’Università IUAV di Venezia), analizza esponendo 70 disegni di progetto il capolavoro di Loos. la celebre Casa sulla Michaelerplatz a Vienna costruita nel 1909 che per l’innovazione delle sue linee semplici e pulite, suscitò una violenta campagna di opposizione.
 
I materiali “solidi e preziosi”: una passione comune
La modernità del pensiero di Adolf Loos che posa le basi di un progettare contemporaneo, si trova in piena adeguazione con i valori e la missione di Secco Sistemi. Da cui la decisione di sponsorizzare la mostra a lui dedicata in una città, Venezia, votata al bello. Loos preconizzava di utilizzare materiali di costruzione “solidi e preziosi” e di lavorarli mostrando e rispettando la loro natura. Un approccio che coincide con la passione di Secco per i materiali nobili e il costante perfezionamento dei processi di produzione che definiscono l’identità dell’azienda.  Le nobili leghe metalliche impiegate - acciaio zincato, acciaio inox, acciaio corten e ottone -  sono eco-sostenibili e resistenti, integre e sicure, versatili e riciclabili, e rispondono  alla varietà delle richieste estetiche e funzionali nelle loro diverse superfici e finiture.
 
Secco Sistemi al servizio dell’architettura contemporanea
Secco Sistemi lavora a fianco degli architetti in Italia e nel mondo per offrire le soluzioni più adatte ad ogni singolo progetto. Produce grazie alla varietà dei suoi sistemi le porte e finestre d’eccellenza destinate ad opere prestigiose di restauro di edifici storico-monumentali o di nuova costruzione rispondendo con la massima flessibilità alle richieste specifiche dei progettisti. Secco Sistemi si pone al servizio dell’architettura in tutte le sue dimensioni, dalla residenza privata alla struttura albergheria, dalla struttura museale storica fino ai progetti contemporanei di ampio respiro.  Il tutto fondato sulla profonda conoscenza delle proprietà dei materiali, sulla ricerca e l’innovazione tecnologica continua grazie al laboratorio interno Secco Lab e sempre puntando sulla cura artigianale del prodotto.  Un approccio che accomuna l’architetto Adolf Loos e l’azienda Secco Sistemi. Sponsorizzando la mostra che mette in luce la forza progettuale dell’architetto mitteleuropeo, l’azienda veneta conferma la propria missione: tradurre e interpretare in opera costruita il pensiero progettuale. 

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